Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 19


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Udita che ebbe la cosa, il re Ezechia si stracciò le vesti, si cinse di sacco ed entrò nel tempio del Signore.1 Le quali parole udite, il re Ezechia squarciò le sue vestimenta, e copersesi di sacco, ed entrò nella casa di Dio.
2 Poi inviò il maestro di palazzo Eliakìm, lo scriba Sebna e gli anziani dei sacerdoti, cinti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amoz.2 E mandò Eliacim fattore della casa, e Sobna scrivano, e gli antichi sacerdoti, vestiti di sacco, ad Isaia profeta, figliuolo d' Amos.
3 Questi gli dissero: "Così parla Ezechia: "Giorno di angoscia, di castigo e di obbrobrio è questo, perché i figli stanno per nascere ma la partoriente è priva di forza!3 I quali dissero: questo dice Ezechia: questo dì sì è dì di tribulazione e di reprensione e di biasteme; i figliuoli vennero insino al parto, e non avea forza (di partorire) quella che dovea partorire.
4 Che il Signore, tuo Dio, possa aver udito tutte le parole del gran coppiere che il re di Assiria, suo signore, ha mandato per ingiuriare il Dio vivente e punisca a motivo delle parole che il Signore tuo Dio ha udito! Tu pertanto innalza una preghiera in favore del resto che ancora sussiste".4 Se forse il tuo Signore intendesse le parole di Rabsace, il quale mandò il re degli Assirii suo signore ad improperare a Dio vivente, e reprendere di parole, le quali hae udite il tuo Signore Iddio; onde fa orazione per le reliquie che si trovano.
5 I servi del re Ezechia vennero da Isaia5 E vennero i servi del re Ezechia ad Isaia.
6 e questi disse loro: "Direte al vostro signore: "Così parla il Signore: Non temere per le parole che hai udito e con le quali i servi del re di Assiria mi hanno oltraggiato.6 E disse loro Isaia: direte così al vostro signore: questo dice il Signore: non abbiate paura delle parole le quali voi avete udite, per le quali i servi del re degli Assirii hanno blasfemato me.
7 Ecco, io porrò in lui uno spirito ed egli, udita che avrà una certa notizia, ritornerà al suo paese dove lo farò cadere di spada".7 Ecco ch' io manderò loro spirito, e intenderanno messaggi; e ritornerà nella terra sua, e farollo cadere di coltello nella sua terra.
8 Il gran coppiere ritornò e trovò il re di Assiria impegnato in battaglia contro Libna. Aveva infatti udito che il suo re aveva levato il campo da Lachis,8 E tornò Rabsace, e trovò il re degli Assirii che combattea Lobna; però che lui avea udito, che s'era partito di Lachis.
9 perché era venuto a sapere a proposito di Tiraca, re di Etiopia: "Ecco, è uscito per combattere contro di te". Di nuovo Sennàcherib inviò messaggeri ad Ezechia dicendo:9 E avendo udito (il re degli Assirii) di Taraca re di Etiopia, per quegli che l' avvisò dicendo: ecco che l'è uscito per combattere con te, e andando contro a lui, mandò messaggi ad Ezechia dicendo:
10 "Così direte ad Ezechia, re di Giuda: "Il tuo Dio, in cui tu riponi fiducia, non ti inganni col dirti: `Gerusalemme non verrà data in mano del re di Assiria!'.10 questo dite ad Ezechia re di Giuda: non t'inganni il tuo Dio, nel quale tu hai speranza, e non dire Ierusalem non sarà data nelle mani del re degli Assirii.
11 Ecco, tu hai udito quello che i re di Assiria hanno fatto a tutti i paesi, votandoli alla distruzione; e tu solo saresti salvato?11 Tu medesimo hai udito quello che gli re degli Assirii hanno fatto a tutte le terre, sì come le hanno disfatte; però potrai iscampare tu solo?
12 Gli dèi delle genti che i miei padri hanno distrutto hanno forse liberato Gozan, Carran, Rezef e i figli di Eden che abitavano a Telassàr?12 Or hanno li dii delle genti ciascuno liberato le loro terre, le quali hanno disfatte li miei padri, cioè Gozan e Aran e Resef, e i figliuoli di Eden i quali erano in Telassar?
13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Avva?".13 Dov'è il re di Emat, e il re di Arfat, e il re della città di Sefarvaim, Ana e Ava?
14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse. Poi salì al tempio del Signore, l'aprì davanti al Signore14 E tolte Ezechia le lettere di mano de' messaggi, e lettele, andossene alla casa di Dio, e sparsele nel cospetto di Dio.
15 e pregò al suo cospetto dicendo: "Signore, Dio d'Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra, tu solo hai fatto i cieli e la terra.15 E orò dinanzi a lui, dicendo: Signore Iddio d' Israel, il quale siedi sopra i cherubini, tu solo se' Iddio di tutti i re della terra; tu facesti il cielo e la terra.
16 Tendi l'orecchio, o Signore, e ascolta; apri gli occhi, o Signore, e guarda. Ascolta le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente.16 Inchina le orecchie tue, e intendi; apri gli occhi tuoi, e vedi; intendi tutte le parole di Sennacherib, il quale mandò ad improperare a noi lo Iddio vivente.
17 E' vero, o Signore, che i re di Assiria hanno distrutto le genti e i loro territori,17 Veramente, Signore, gli re degli Assirii dissiparono le genti e le terre di tutti.
18 hanno dato alle fiamme i loro dèi, perché questi non erano veri dèi, bensì opera delle mani d'uomo, legno o pietra; per questo hanno potuto distruggerli.18 I loro iddii misergli nel fuoco; imperciò che non erano iddii, anzi erano opere delle mani degli uomini, legni e pietre; e disfecergli.
19 Ora, o Signore, Dio nostro, salvaci dalle mani di lui; così tutti i regni della terra sapranno che tu solo sei Dio, o Signore!".19 Ora, Signore nostro Iddio, facci salvi delle mani sue, acciò che sappiano tutti li reami della terra, che tu solo se' Iddio.
20 Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: "Così parla il Signore, Dio d'Israele: "Ho udito la preghiera che tu mi hai rivolto a motivo di Sennàcherib, re di Assiria.20 E Isaia figliuolo d' Amos mandò dicendo ad Ezechia: questo dice il Signore Iddio d' Israel: quello tu hai pregato a me di Sennacherib re degli Assirii, ho udito.
21 Questa è la parola che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza, ti beffeggia la vergine figlia di Sion. Dietro di te scuote il capo la figlia di Gerusalemme.21 Questo è quello che Iddio ha detto di lui: egli t'ha spregiata, e hatti rembrottata, vergine figliuola di Sion! egli muove il suo capo dietro a te, figliuola di Ierusalem.
22 Chi hai tu insultato e schernito, contro chi hai tu alzata la voce e hai levato i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele!22 Cui hai tu rimproperato (cui hai tu rimbrottato) cui hai tu biastemato? contro cui hai tu levato la voce tua, e hai levato in alto gli occhi tuoi? contro al santo d' Israel.
23 Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il mio Signore; hai detto: `Con moltitudine di carri sono salito in cima ai monti, sulle ultime cime del Libano. Ho tagliato i suoi cedri più alti, i suoi cipressi più belli. Sono giunto fino al suo rifugio più remoto, nella sua foresta lussureggiante.23 Per mano de' tuoi servi remproperasti al Signore, e dicesti: con la moltitudine delle mie carra montai in altezza de' monti, nella sua sommità del Libano, e tagliai i suoi alti cedri e i suoi eletti abeti; ed entrai insino ai suoi termini, e tagliai il bosco suo di Carmelo.
24 Io ho scavato e ho bevuto acque straniere, ho disseccato sotto la pianta dei miei piedi tutti i fiumi d'Egitto'.24 E hoe bevute dell' acque d' altrui, e con le vestigie de' miei piedi io ho seccate l'acque serrate.
25 Non l'hai tu forse udito? Da tempo l'ho preparato, dai tempi antichi l'ho progettato ed ora lo realizzo. Il tuo destino fu quello di ridurre in mucchi di rovine città fortificate.25 Non hai tu udito quello ch' io feci nel principio? dal tempo antico io il feci, e [ora] hollo menato; e saranno in ruina de' poggi de' combattitori delle città fornite.
26 I loro abitanti, stremati di forze, furono spaventati e confusi, divennero come l'erba del campo, come le foglioline dell'erbetta, come l'erba dei tetti e il maggese dinanzi al vento orientale.26 E quelli che seggono in esse, umili di mano, tremarono e sono confusi, e sono fatti sì come il fieno de' campi, e come l'erba de' tetti verde, la quale disecca prima che venga a maturità.
27 Innanzi a me sei quando ti alzi e quando siedi; io ti conosco quando esci e quando entri.27 Il tuo abitacolo, il tuo entrare, il tuo uscire e la tua via, io la seppi dinanzi, e anche il tuo furore contro a me.
28 Poiché il tuo furore è contro di me e la tua arroganza mi è giunta alle orecchie, porrò il mio anello alle tue narici, il mio morso alle tue labbra, e ti ricondurrò per la strada per cui sei venuto!".28 Tu se' fatto furioso in me, e la tua superbia si è ascesa negli orecchii miei; e però io ti porrò uno cerchiello nel naso tuo, e lo freno nelle labbra tue, e rimenerotti per la via per la quale tu venisti.
29 Questo sarà il segno per te: quest'anno si mangerà il raccolto cresciuto spontaneamente, l'anno prossimo quello che vi ricrescerà, ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete i frutti.29 E a te, Ezechia, questo sarà segnale: mangia questo anno quello che tu trovi; e nel secondo quello che nascerà da sè stesso; e nel terzo anno seminate e mietete, e ponete le vigne, e mangiate lo frutto loro.
30 Il resto superstite della casa di Giuda getterà nuove radici in basso e farà frutti in alto,30 E tutto quello che è rimaso della casa di Giuda, metterà le radici di sotto, e farà il frutto di sopra.
31 perché da Gerusalemme uscirà un resto, e superstiti dal monte Sion. Lo zelo del Signore degli eserciti farà questo!31 E di Ierusalem usciranno le reliquie, e cosa che si salvi del monte di Sion; il zelo del Signore degli eserciti farà questo.
32 Perciò così parla il Signore al re di Assiria: "Egli non entrerà in questa città né vi scoccherà una freccia; non l'affronterà con lo scudo né alzerà contro di essa un terrapieno.32 Per la quale cosa questo dice il Signore del re degli Assirii: non entrerà in questa città, e non manderà saetta, e non la occuperà iscudo, e non la circonderà munizione.
33 Per la strada onde è venuto se ne ritornerà, né entrerà in questa città, oracolo del Signore!33 Per la via che venne tornerà, e [in] questa città non entrerà, dice il Signore.
34 Io proteggerò questa città e la salverò per amor mio e per amore di Davide, mio servo".34 E difenderò questa città, e salverolla per me, e per David servo mio.
35 Ora, in quella notte, l'angelo del Signore uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando gli altri si levarono al mattino, ecco che quelli erano tutti cadaveri.35 E in quella notte intervenne, che l' angiolo di Dio venne, e percosse il campo degli Assirii, e uccisene CLXXXV milia. E levandosi la mattina, vidde tutti i corpi de' morti; e partendosi, se n' andò,
36 Allora Sennàcherib, re di Assiria, levò il campo e partì per far ritorno a Ninive dove rimase.36 e ritornossene (il re) Sennacherib re degli Assirii, e istette in Ninive.
37 Mentre egli si trovava in adorazione nel tempio del suo dio Nisroch, i suoi figli Adram-Mèlech e Sarèzer lo uccisero di spada e si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regnò suo figlio Assarhàddon.37 E adorando lui nel tempio di Nesroc suo iddio, Adramelec e Sarasar suoi figliuoli l'ucciseno di coltello, e fuggirono nella terra degli Armeni; e Asaraddon suo figliuolo regnò per lui.