Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Riguardo poi alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo scienza. La scienza gonfia, mentre la carità edifica;1 Di quelle cose che son sacrificate alli idoli sapemo che noi avemo ogni scienza; la scienza si enfia, e la carità sì dà edificamento.
2 se alcuno crede saper qualcosa, non ha ancora saputo come bisogna conoscere;2 Ma se alcuno si crede di sapere alcuna cosa, non sa ancora in che modo gli conviene sapere.
3 ma se uno ama Dio, egli è riconosciuto da Dio;3 Imperò che quelli che ama Dio, quelli è conosciuto da lui.
4 adunque intorno al mangiar le carni degli idoli, noi sappiamo bene che nessun idolo esiste al mondo; e non vi è nessun Dio se non quell'uno.4 Ma delli mangiari che son sacrificati alli idoli (così vi rispondo che) noi sapemo che l'idolo non è niuna cosa in questo mondo, e che non è niuno Dio, se non uno.
5 Poichè se vi sono esseri che son detti dèi in cielo e sulla terra, (come ci sono molti dèi e molti signori),5 Ma egli son alcuni che sono chiamati dii ovver in cielo ovver in terra; certo dicovi che (a' pagani) son molti dii e molti signori.
6 ma per noi c'è un unico Dio Padre, da cui ogni cosa è, e noi in lui, e un solo Signore Gesù Cristo, per cui tutte le cose, e noi per lui.6 Ma noi non avemo, se non uno Dio padre, dal quale vegnono tutte le cose, e noi semo in lui; e uno si è lo Signore Iesù Cristo, per lo quale sono tutte le cose, e noi semo per lui.
7 Ma non in tutti è tal scienza; alcuni per l'idea sinora avuta dell'idolo, mangiano quella carne sacrificata a un idolo; e la coscienza loro essendo debole n'è contaminata.7 Ma la scienza [non] è in tutte le persone; e alquanti hanno conscienza insino ad ora, e manducano quello che manducano colla conscienza che sia sacrificato alli idoli; e così, conciosia cosa che la loro conscienza sia inferma, sì diventa polluta.
8 Certo non un cibo qualunque ci raccomanderà a Dio; nè, se ce ne asteniamo, abbiamo qualcosa di meno, nè, se ne mangiamo, qualcosa di più.8 Chè il manducare non ci mena a Dio; nè se noi non manducheremo) di quello che è sacrificato alli idoli), non verremo però meno; nè se noi (non) manducheremo, non saremo però più ricchi.
9 Ma badate che questa vostra piena libertà non divenga un inciampo pei deboli;9 Guardate che per la ventura questa licenza non vi sia offendimento a coloro che non son ben fermi.
10 giacchè se uno vede te che hai scienza seduto a mensa in un luogo d'idoli, la coscienza di costui che è debole, non sarà indotta a mangiare le carni sacrificate agli idoli?10 Che se alcuno (che non è ben fermo) vederà. manducare a un altro ch' è più savio (non abbia conscienza sappiendo che l'idolo non è nulla), quel tale fratello infermo si corrompe la conscienza a manducare di quel medesimo.
11 questo debole perisce per la scienza tua, lui il fratello per cui Cristo è morto.11 E così perisce il fratello infermo per tua conscienza, per il qual Cristo fu morto.
12 Così peccando verso i fratelli e offendendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo.12 E se voi peccate ne' fratelli, e fate la conscienza loro inferma, e voi sì peccate in Cristo.
13 Per conseguenza, se il cielo è di scandalo a un mio fratello, piuttosto non voglio più mangiar carne mai e poi mai, per non dar scandalo al mio fratello.13 Per la qual cosa (io dico così: che) se il mio manducare fa alcuno scandolo al mio fratello, (che) io già mai non voglio manducare carne, perchè io non scandolezzi il fratello mio.