Sapienza 19
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BIBBIA RICCIOTTI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 - Ma sugli empi, sino alla fine, s’avventò spietato furore; perchè [Dio] sapeva in anticipo anche il loro futuro, | 1 Sugli empi sovrastò sino alla fine una collera senza pietà, perché Dio prevedeva anche ciò che avrebbero fatto, |
2 come [cioè], dopo d’aver permesso [agli Ebrei] di partire, e averli con gran premura licenziati, lì avrebbero poi, pentitisi, inseguiti. | 2 cioè che, dopo aver loro permesso di andarsene e averli fatti partire in fretta, cambiato proposito, li avrebbero inseguiti. |
3 Mentre infatti avevano ancor tra mano il lutto e si lamentavano sulle tombe de’ morti, ad altro stolto consiglio s’appigliarono; e quelli che con suppliche avevan mandati via, quegli stessi come fuggiaschi [ora] inseguivano. | 3 Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti e piangevano sulle tombe dei morti, presero un’altra decisione insensata e inseguirono come fuggitivi quelli che già avevano pregato di partire. |
4 Li spingeva a tal estremo il meritato fato, che ad essi di quant’era avvenuto fece perder la memoria; affinchè la punizione compisse quanto mancava ai [loro] tormenti: | 4 A questo estremo li spingeva un meritato destino, che li gettò nell’oblio delle cose passate, perché colmassero la punizione che ancora mancava ai loro tormenti, |
5 e mentre il tuo popolo farebbe un miracoloso passaggio, quelli incontrassero una morte strana. | 5 e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario, essi incappassero in una morte singolare. |
6 Tutta la creazione invero era daccapo riformata nella sua natura, servendo ai tuoi ordini, perchè illesi fossero conservati i tuoi figliuoli. | 6 Tutto il creato fu modellato di nuovo nella propria natura come prima, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi. |
7 Così la nuvola faceva ombra al loro accampamento, e dove prima era l’acqua apparve la terra asciutta, e una via senza intoppi [s’aprì] per mezzo al mar Rosso, e un verdeggiante prato [sorse] su dalla immensa profondità. | 7 Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento, terra asciutta emergere dove prima c’era acqua: il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli e flutti violenti una pianura piena d’erba; |
8 per cui tutto il popolo passò, protetto dalla tua mano, spettatori di meraviglie e di portenti. | 8 coloro che la tua mano proteggeva passarono con tutto il popolo, contemplando meravigliosi prodigi. |
9 Come cavalli essi pascolarono, e come agnelli saltellarono, celebrando te, o Signore, loro liberatore. | 9 Furono condotti al pascolo come cavalli e saltellarono come agnelli esultanti, celebrando te, Signore, che li avevi liberati. |
10 Chè si ricordavano ancor le cose accadute nel loro esìlio, come, invece della generazione d’[altri] animali, la terra produsse zanzare, e in luogo dì pesci 11 fiume diè fuori una moltitudine di ranocchi. | 10 Ricordavano ancora le cose avvenute nel loro esilio: come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare, come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane. |
11 Più tardi videro anche una nuova progenie d’uccelli, quando spinti da bramosia domandarono cibi squisiti: | 11 Più tardi videro anche una nuova generazione di uccelli, quando, spinti dall’appetito, chiesero cibi delicati; |
12 a soddisfare invero il loro desiderio si levaron per essi dal mare le quaglie. E i castighi piombarono sui peccatori, non senza precedenti indizi per mezzo della violenza de’ fulmini. E giustamente soffriron per le loro malvagità, | 12 poiché, per appagarli, dal mare salirono quaglie. |
13 chè più detestabile inospitalità avevan dimostrato [che non i Sodomiti]. Quelli invero non vollero ricevere sconosciuti forestieri: ma questi fecero schiavi ospiti benemeriti. | 13 Sui peccatori invece piombarono i castighi non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per le loro malvagità, perché avevano mostrato un odio tanto profondo verso lo straniero. |
14 E non solo, ma un’altra considerazione c’era [in favore] di quelli, che [cioè] ricevevan di mala voglia gli stranieri; | 14 Già altri infatti non avevano accolto gli sconosciuti che arrivavano, ma costoro ridussero in schiavitù gli ospiti che li avevano beneficati. |
15 gli altri invece, dopo averli accolti con festa, messili già a parte degli stessi diritti, li maltrattarono con crudeli strapazzi. | 15 Non solo: per i primi ci sarà un giudizio, perché accolsero ostilmente i forestieri; |
16 Pertanto furon colpiti di cecità, come [già] quelli alla porta del giusto; avvolti da improvvise [e profonde] tenebre, ognuno cercava l'ingresso della sua porta. | 16 costoro invece, dopo averli festosamente accolti, quando già partecipavano ai loro diritti, li oppressero con lavori durissimi. |
17 Gli elementi invero si scambiavano tra loro, come in un’arpa si muta la modulazione, [pur] conservando tutte [le corde] il loro suono: e ciò ben può giudicarsi alla vista [di ciò che allora avvenne]. | 17 Furono perciò colpiti da cecità, come quelli alla porta del giusto, quando, avvolti fra tenebre fitte, ognuno cercava l’ingresso della propria porta. |
18 Perchè gli [animali] terrestri si trasformavano in acquatici, e quelli fatti per il nuoto passavan sulla terra; | 18 Difatti gli elementi erano accordati diversamente, come nella cetra in cui le note variano la specie del ritmo, pur conservando sempre lo stesso tono, come è possibile dedurre da un’attenta considerazione degli avvenimenti. |
19 il fuoco ingagliardiva nell'acqua oltre la propria forza, e l'acqua dimenticava la sua virtù di spengere; | 19 Infatti animali terrestri divennero acquatici, quelli che nuotavano passarono sulla terra. |
20 viceversa, le fiamme non divoraron le carni delle fragili bestiole che [dentro] vi camminavano, nè struggevano il buon alimento [celeste], facile a struggere, simile a ghiaccio. In ogni cosa, o Signore, tu magnificasti il tuo popolo e lo glorificasti, nè lo sprezzasti [mai], assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo. | 20 Il fuoco rafforzò nell’acqua la sua potenza e l’acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere. |
21 Le fiamme non consumavano le carni di fragili animali che vi camminavano sopra, né scioglievano quel celeste nutrimento di vita, simile alla brina e così facile a fondersi. | |
22 In tutti i modi, o Signore, hai reso grande e glorioso il tuo popolo e non hai dimenticato di assisterlo in ogni momento e in ogni luogo. |