Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Sapienza 19


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Ma sugli empi, sino alla fine, s’avventò spietato furore; perchè [Dio] sapeva in anticipo anche il loro futuro,1 Sugli empi sovrastò sino alla fine una collera senza pietà,
perché Dio prevedeva anche ciò che avrebbero fatto,
2 come [cioè], dopo d’aver permesso [agli Ebrei] di partire, e averli con gran premura licenziati, lì avrebbero poi, pentitisi, inseguiti.2 cioè che, dopo aver loro permesso di andarsene
e averli fatti partire in fretta,
cambiato proposito, li avrebbero inseguiti.
3 Mentre infatti avevano ancor tra mano il lutto e si lamentavano sulle tombe de’ morti, ad altro stolto consiglio s’appigliarono; e quelli che con suppliche avevan mandati via, quegli stessi come fuggiaschi [ora] inseguivano.3 Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti
e piangevano sulle tombe dei morti,
presero un’altra decisione insensata
e inseguirono come fuggitivi quelli che già avevano pregato di partire.
4 Li spingeva a tal estremo il meritato fato, che ad essi di quant’era avvenuto fece perder la memoria; affinchè la punizione compisse quanto mancava ai [loro] tormenti:4 A questo estremo li spingeva un meritato destino,
che li gettò nell’oblio delle cose passate,
perché colmassero la punizione
che ancora mancava ai loro tormenti,
5 e mentre il tuo popolo farebbe un miracoloso passaggio, quelli incontrassero una morte strana.5 e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario,
essi incappassero in una morte singolare.
6 Tutta la creazione invero era daccapo riformata nella sua natura, servendo ai tuoi ordini, perchè illesi fossero conservati i tuoi figliuoli.6 Tutto il creato fu modellato di nuovo
nella propria natura come prima,
obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
7 Così la nuvola faceva ombra al loro accampamento, e dove prima era l’acqua apparve la terra asciutta, e una via senza intoppi [s’aprì] per mezzo al mar Rosso, e un verdeggiante prato [sorse] su dalla immensa profondità.7 Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d’erba;
8 per cui tutto il popolo passò, protetto dalla tua mano, spettatori di meraviglie e di portenti.8 coloro che la tua mano proteggeva
passarono con tutto il popolo,
contemplando meravigliosi prodigi.
9 Come cavalli essi pascolarono, e come agnelli saltellarono, celebrando te, o Signore, loro liberatore.9 Furono condotti al pascolo come cavalli
e saltellarono come agnelli esultanti,
celebrando te, Signore, che li avevi liberati.
10 Chè si ricordavano ancor le cose accadute nel loro esìlio, come, invece della generazione d’[altri] animali, la terra produsse zanzare, e in luogo dì pesci 11 fiume diè fuori una moltitudine di ranocchi.10 Ricordavano ancora le cose avvenute nel loro esilio:
come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare,
come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane.
11 Più tardi videro anche una nuova progenie d’uccelli, quando spinti da bramosia domandarono cibi squisiti:11 Più tardi videro anche una nuova generazione di uccelli,
quando, spinti dall’appetito, chiesero cibi delicati;
12 a soddisfare invero il loro desiderio si levaron per essi dal mare le quaglie. E i castighi piombarono sui peccatori, non senza precedenti indizi per mezzo della violenza de’ fulmini. E giustamente soffriron per le loro malvagità,12 poiché, per appagarli, dal mare salirono quaglie.
13 chè più detestabile inospitalità avevan dimostrato [che non i Sodomiti]. Quelli invero non vollero ricevere sconosciuti forestieri: ma questi fecero schiavi ospiti benemeriti.13 Sui peccatori invece piombarono i castighi
non senza segni premonitori di fulmini fragorosi;
essi soffrirono giustamente per le loro malvagità,
perché avevano mostrato un odio tanto profondo verso lo straniero.
14 E non solo, ma un’altra considerazione c’era [in favore] di quelli, che [cioè] ricevevan di mala voglia gli stranieri;14 Già altri infatti non avevano accolto gli sconosciuti che arrivavano,
ma costoro ridussero in schiavitù gli ospiti che li avevano beneficati.
15 gli altri invece, dopo averli accolti con festa, messili già a parte degli stessi diritti, li maltrattarono con crudeli strapazzi.15 Non solo: per i primi ci sarà un giudizio,
perché accolsero ostilmente i forestieri;
16 Pertanto furon colpiti di cecità, come [già] quelli alla porta del giusto; avvolti da improvvise [e profonde] tenebre, ognuno cercava l'ingresso della sua porta.16 costoro invece, dopo averli festosamente accolti,
quando già partecipavano ai loro diritti,
li oppressero con lavori durissimi.
17 Gli elementi invero si scambiavano tra loro, come in un’arpa si muta la modulazione, [pur] conservando tutte [le corde] il loro suono: e ciò ben può giudicarsi alla vista [di ciò che allora avvenne].17 Furono perciò colpiti da cecità,
come quelli alla porta del giusto,
quando, avvolti fra tenebre fitte,
ognuno cercava l’ingresso della propria porta.
18 Perchè gli [animali] terrestri si trasformavano in acquatici, e quelli fatti per il nuoto passavan sulla terra;18 Difatti gli elementi erano accordati diversamente,
come nella cetra in cui le note variano la specie del ritmo,
pur conservando sempre lo stesso tono,
come è possibile dedurre da un’attenta considerazione degli avvenimenti.
19 il fuoco ingagliardiva nell'acqua oltre la propria forza, e l'acqua dimenticava la sua virtù di spengere;19 Infatti animali terrestri divennero acquatici,
quelli che nuotavano passarono sulla terra.
20 viceversa, le fiamme non divoraron le carni delle fragili bestiole che [dentro] vi camminavano, nè struggevano il buon alimento [celeste], facile a struggere, simile a ghiaccio. In ogni cosa, o Signore, tu magnificasti il tuo popolo e lo glorificasti, nè lo sprezzasti [mai], assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo.20 Il fuoco rafforzò nell’acqua la sua potenza
e l’acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere.
21 Le fiamme non consumavano le carni
di fragili animali che vi camminavano sopra,
né scioglievano quel celeste nutrimento di vita,
simile alla brina e così facile a fondersi.
22 In tutti i modi, o Signore, hai reso grande e glorioso il tuo popolo
e non hai dimenticato di assisterlo in ogni momento e in ogni luogo.