Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Giobbe 31


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Un patto io conchiusi con gli occhi miei, di neppur pensare a una vergine:1 Ho stretto un patto con i miei occhi,
di non fissare lo sguardo su una vergine.
2 giacchè qual parte avrebbe avuto in me Dio dall'alto, e quale eredità l'Onnipotente dall'eccelso?2 E invece, quale sorte mi assegna Dio di lassù
e quale eredità mi riserva l’Onnipotente dall’alto?
3 La ruina non è forse per il disonesto, e la sventura per chi commette ingiustizia?3 Non è forse la rovina riservata all’iniquo
e la sventura per chi compie il male?
4 non vede forse [Dio] le mie strade, e tutti i passi miei non conta Egli?4 Non vede egli la mia condotta
e non conta tutti i miei passi?
5 Se ho proceduto con falsità, e s'affrettò verso la frode il mio piede,5 Se ho agito con falsità
e il mio piede si è affrettato verso la frode,
6 che Egli mi pesi pure in bilance giuste, e Dio conoscerà la mia schiettezza.6 mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconosca la mia integrità.
7 Se il mio passo si scostò dalla [retta] via, e dietro agli occhi miei andò il mio cuore, e qualche macchia s'attaccò alle mie mani:7 Se il mio passo è andato fuori strada
e il mio cuore ha seguìto i miei occhi,
se la mia mano si è macchiata,
8 quando io seminerò, un altro mangi [il frutto], e i miei proventi vadano divelti.8 io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
9 Se il mio cuore fu sedotto per una donna, e alla porta del mio compagno stetti a spiare:9 Se il mio cuore si lasciò sedurre da una donna
e sono stato in agguato alla porta del mio prossimo,
10 diventi mia moglie donna di piacere per altri, ed altri si curvino su lei.10 mia moglie macini per un estraneo
e altri si corichino con lei;
11 Poichè è ben quella un'infamiae un'iniquità grandissima;11 difatti quella è un’infamia,
un delitto da denunciare,
12 è un fuoco che fino alla ruina divora, e che sradica ogni rampollo.12 quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
13 Se sdegnai di venire a giudizio col mio servoe con la mia ancella, che si querelano contro di me:13 Se ho negato i diritti del mio schiavo
e della schiava in lite con me,
14 che cosa potrei fare quando Dio sorgesse a giudicare, e quando facesse un'inchiesta che cosa gli risponderei?14 che cosa farei, quando Dio si alzasse per giudicare,
e che cosa risponderei, quando aprisse l’inquisitoria?
15 Non mi ha forse formato nell'utero chi formò anche quello, e non ci ha fatti dentro al seno Uno stesso?15 Chi ha fatto me nel ventre materno,
non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel grembo?
16 Se negai ai poverelli quel che chiedevano, e gli occhi della vedova feci aspettare [invano],16 Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano,
se ho lasciato languire gli occhi della vedova,
17 e se mangiai il mio boccone da me solo, senza che ne mangiasse anche l'orfano17 se da solo ho mangiato il mio tozzo di pane,
senza che ne mangiasse anche l’orfano
18 - poichè fin dalla mia infanzia crebbe insiem con me la compassione, e dal seno di mia madre era uscita meco -18 – poiché fin dall'infanzia come un padre io l’ho allevato
e, appena generato, gli ho fatto da guida –,
19 se disprezzai uno sventurato perchè non aveva veste, e il povero ch'era senza coperta:19 se mai ho visto un misero senza vestito
o un indigente che non aveva di che coprirsi,
20 se non mi hanno benedetto i fianchi di questo tale, e se dalla lana delle mie pecore egli non si scaldò:20 se non mi hanno benedetto i suoi fianchi,
riscaldàti con la lana dei miei agnelli,
21 se alzai la mano contro l'orfano, anche quando mi vedevo superiore nella porta;21 se contro l’orfano ho alzato la mano,
perché avevo in tribunale chi mi favoriva,
22 caschi pur l'omero mio dalla sua giuntura, ed il mio braccio con l'ossa sue si spezzi,22 mi si stacchi la scapola dalla spalla
e si rompa al gomito il mio braccio,
23 poichè sempre temetti Dio come flutto rigonfio su me, e la maestà di lui io non potei sostenere.23 perché mi incute timore il castigo di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
24 Se stimai l'oro come mia fortezza, e verso l'oro puro esclamai: - O mia fiducia! -24 Se ho riposto la mia speranza nell’oro
e all’oro fino ho detto: “Tu sei la mia fiducia”,
25 se mi rallegrai per le molte mie ricchezze, e perchè molti beni stringeva la mia mano:25 se ho goduto perché grandi erano i miei beni
e guadagnava molto la mia mano,
26 se contemplai il sole che fulgeva, e la luna che splendida incedeva,26 se, vedendo il sole risplendere
e la luna avanzare smagliante,
27 e s'allietò in segreto il mio cuore, e portai la mano alla bocca per inviar baci:27 si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio,
28 questa sarebbe stata un'iniquità somma, e un rinnegare l'altissimo Dio;28 anche questo sarebbe stato un delitto da denunciare,
perché avrei rinnegato Dio, che sta in alto.
29 se mi rallegrai della sventura di chi m'odiava, ed esultai perchè l'incolse un male,29 Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico?
Ho esultato perché lo colpiva la sventura?
30 e non impedii che la mia lingua peccassefacendo imprecazioni all'anima sua;30 Ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurandogli la morte con imprecazioni?
31 se non esclamarono i miei compagni di tenda: Chi c'è che delle sue vivande non si sia saziato?31 La gente della mia tenda esclamava:
“A chi non ha dato le sue carni per saziarsi?”.
32 poichè il pellegrino non rimase al di fuoriessendo aperta la mia porta al viandante:32 All’aperto non passava la notte il forestiero
e al viandante aprivo le mie porte.
33 se nascosi, come fa l'uomo, la mia mancanza, e celai nel mio petto la mia iniquità;33 Non ho nascosto come uomo la mia colpa,
tenendo celato nel mio petto il mio delitto,
34 se ebbi timore della gran moltitudine, e lo sprezzo delle famiglie m'intimidì, e non piuttosto serbai il silenzioe non uscii dalla mia porta:34 come se temessi molto la folla
e il disprezzo delle famiglie mi spaventasse,
tanto da starmene zitto, senza uscire di casa.
35 Oh! s'io avessi chi m'ascoltasse, sì che l'Onnipotente esaudisse il mio desiderio! Oh! se Egli che giudica scrivesse il libello [d'accusa]!35 Oh, avessi uno che mi ascoltasse!
Ecco qui la mia firma! L’Onnipotente mi risponda!
Il documento scritto dal mio avversario
36 Sulla mia spalla [come trofeo] lo porterei, e me ne cingerei come fosse una corona!36 vorrei certo portarlo sulle mie spalle
e cingerlo come mio diadema!
37 A Lui di tutti i miei passi io darei conto, e [fiero] qual principe gli andrei incontro.37 Gli renderò conto di tutti i miei passi,
mi presenterei a lui come un principe».
38 Se contro di me il mio terreno grida, ed insiem con esso i suoi solchi piangono;38 Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono a una sola voce,
39 se i suoi frutti mangiai senza pagarli, e l'anima degli agricoltori afflissi:39 se ho mangiato il suo frutto senza pagare
e ho fatto sospirare i suoi coltivatori,
40 invece di frumenti mi nascano triboli, e invece di orzo, spine!»40 ]Sono finite le parole di Giobbe.