Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 5


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Naaman capo dell'esercito del re di Siria, era uomo di grande autorità presso il suo signore e tenuto in molta considerazione, poichè per mezzo suo il Signore aveva salvata la Siria. Era anche uomo forte e ricco, ma lebbroso.1 Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era un uomo grande presso il suo signore, e onorato, perchè per mezzo di lui il Signore aveva salvata la Siria; ma quest'uomo valoroso e ricco era lebbroso.
2 Ora dalla Siria erano usciti dei predoni e avevano condotta prigioniera della terra d'Israele una piccola fanciulla, che stava al servizio della moglie di Naaman.2 Or avendo dei predoni, usciti dalla Siria, condotta prigioniera dalla terra d'Israele una piccola fanciulla che fu addetta al servizio della moglie di Naaman,
3 Costei disse alla sua padrona: «Oh, se il mio padrone andasse dal profeta che è in Samaria, senza dubbio sarebbe guarito dalla lebbra che ha!».3 questa disse alla sua signora: « Oh! se il mio signore fosse stato dal profeta che è in Samaria, certamente egli l'avrebbe guarito dalla lebbra ».
4 Naaman allora si portò dal suo signore e gli disse: «Così e così ha parlato una fanciulla della terra d'Israele».4 Naaman andò a riferir la cosa al suo signore, dicendogli: « Così e così ha parlato una figlia della terra d'Israele ».
5 Il re della Siria gli rispose: «Va', ed io manderò una lettera al re d'Israele». Naaman se ne partì e prese seco dieci talenti d'argento e seimila sicli d'oro e dieci mute di vestiti;5 Il re di Siria gli disse: « Va pure, chè io manderò una lettera al re d'Israele ». Naaman partì prendendo seco dieci talenti d'argento, sei mila sicli d'oro, e dieci mute di abiti,
6 e portò al re d'Israele la lettera concepita in questi termini: «Quando riceverai questa lettera, sappi che ho mandato a te Naaman, mio servo, affinchè procuri di guarirlo dalla sua lebbra».6 e portò al re d'Israele la lettera ov'era detto: « Quando riceverai questa lettera, sappi che ho mandato a te Naaman mio servo affinchè tu lo guarisca dalla sua lebbra ».
7 Quando il re d'Israele ebbe letta questa lettera, si stracciò le vesti e disse: «Son io forse Dio, da poter uccidere e ridonare la vita, per indirizzare a me quest'uomo, affinchè lo guarisca dalla sua lebbra? Ponete ben mente e vedete che costui cerca pretesti contro di me».7 Il re d'Israele, letta quella lettera, stracciò le sue vesti e disse: « Son forse Dio io, da poter far morire e vivere, ch'egli mi manda un uomo, affinchè io lo guarisca dalla sua lebbra? Considerate la cosa, e vedrete che egli cerca pretesti contro di me ».
8 Avendo Eliseo, l'uomo di Dio, udito ciò, che cioè il re si era stracciato le vesti, mandò a dirgli: «Perchè ti sei stracciato le vesti? Venga egli da me e saprà che vi è un profeta in Israele».8 Quando Eliseo, uomo di Dio, venne a sapere che il re d'Israele aveva stracciate le sue vesti, mandò a dirgli: « Perchè tu hai stracciate le tue vesti? Venga egli da me, e saprà che v'è un profeta in Israele ».
9 Naaman dunque venne coi cavalli e coi carri e si fermò alla porta della casa di Eliseo;9 Naaman allora andò con i suoi cavalli e coi suoi carri, e si fermò alla porta della casa d'Eliseo.
10 ed Eliseo gli mandò un messo a dirgli: «Va', lavati sette volte nel Giordano e la tua carne riacquisterà la sanità e tu sarai mondato».10 Ma Eliseo mandò un messo a dirgli: « Va a lavarti per sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana, e tu sarai mondato ».
11 Naaman, sdegnato, se ne andava, dicendo: «Io pensavo che egli sarebbe uscito incontro a me e stando in piedi avrebbe invocato il nome del Signore Dio suo, e avrebbe toccato con la sua mano il luogo della lebbra, e mi avrebbe curato.11 Naaman se ne partì sdegnato e dicendo: « Credevo ch'egli uscisse verso di me, e, stando in piedi, invocasse il nome del Signore suo Dio, e colla mano toccasse il luogo della lebbra e mi guarisse!
12 Forse non sono migliori i fiumi di Damasco, l'Abana, e il Farfar, di tutte le acque d'Israele, perchè io m'abbia a lavare in esse ed essere mondato?». Mentre adunque si era voltato per andarsene pieno di collera,12 I fiumi di Damasco, l'Abana e il Farfar non son migliori di tutte le acque d'Israele, per lavarmi in esse ed esser mondato? » Or mentre egli, voltatosi, se ne andava sdegnato,
13 gli si accostarono i suoi servi e gli dissero: «Padre, se il profeta ti avesse ordinato di fare qualsiasi cosa difficile, tu senza dubbio l'avresti fatta; quanto più ora che ti ha detto: - Lavati e sarai mondato -?».13 i suoi servi gli si accostarono e gli dissero: « Padre, se il profeta avesse chiesto una gran cosa, certamente avresti dovuto farla; e quanto più ora che ti ha detto: Lavati e sarai mondato? »
14 Discese quindi e si lavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la sua carne divenne la carne di un fanciullo, e fu mondato.14 Egli discese, e si lavò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la sua carne tornò come quella d'un piccolo fanciullo, e fu mondato.
15 Ritornato poi dall'uomo di Dio con tutto il seguito, venne alla presenza di lui e disse: «Veramente capisco che non vi è altro Dio su tutta la terra all'infuori del Dio d'Israele. Ed ora, te ne prego, accetta un regalo dal tuo servo».15 Allora tornò con tutto il suo seguito dall'uomo di Dio, e, giunto che fu, si fermò davanti a lui, e disse: « Or so la verità, che non v'è altro Dio in tutta la terra, ma soltanto quello che è in Israele. Ora ti prego di accettare un dono dal tuo servo ».
16 Ma egli rispose: «Viva il Signore innanzi al quale io sto! io non accetterò nulla». E benchè Naaman lo sforzasse egli non volle assolutamente piegarsi.16 Ma Eliseo rispose: « Viva il Signore davanti al quale io sto! Non l'accetterò ». Nonostante le pressioni di Naaman, non volle in nessun modo accettare.
17 Disse allora Naaman: «Sia come vuoi, ma, ti prego, permetti a me tuo servo di prendere tanta terra quanta ne portano due muli, poichè il tuo servo non offrirà più olocausti o vittime agli dèi stranieri, ma solo al Signore.17 Naaman allora disse: « Come tu vuoi; ma almeno, te ne scongiuro, permetti a me tuo servo di prendere della terra, quanto ne portan due muli, perchè il tuo servo non offrirà più olocausti o vittime a dèi stranieri; ma soltanto al Signore.
18 Questa sola cosa tu domanderai pel servo tuo al Signore, che quando il mio padrone entrerà nel tempio di Remmon per adorarlo e si appoggerà alla mia mano, se io adorerò nel tempio di Remmon nell'atto in cui egli adorerà in quello stesso luogo, il Signore perdoni a me suo servo per questa cosa».18 La sola cosa per la quale tu pregherai il Signore a favore del tuo servo, si è che quando il mio signore entrerà nel tempio di Remmon, per adorare, appoggiato sulla mia mano, se io adoro nel tempio di Remmon mentre vi adora lui, il Signore perdoni tal cosa a me tuo servo ».
19 Eliseo gli disse: «Va' in pace». Egli adunque se ne partì da lui nella migliore stagione dell'anno.19 Eliseo gli rispose: « Va in pace ». Egli adunque partì da lui nel miglior tempo della terra.
20 Giezi, il servo dell'uomo di Dio, disse: «Il mio signore fu troppo indulgente con questo Naaman Siro, non accettando da lui quello che gli aveva portato. Viva il Signore! io gli correrò dietro e mi farò dare qualche cosa da lui».20 Ma Giezi servo dell'uomo di Dio disse: « Il mio signore ha risparmiato questo Siro Naaman fino al punto di non accettare ciò che egli aveva portato. Viva il Signore! Gli correrò dietro, per ricevere da lui qualche cosa ».
21 E Giezi corse dietro a Naaman, il quale, vedendo che gli correva dietro, discese dal carro, gli mosse incontro e chiese: «Va bene tutto?».21 Giezi andò dietro a Naaman, il quale, vedutolo corrergli dietro, saltò giù dal cocchio, gli andò incontro e disse: « Non va tutto bene? »
22 Ed egli rispose: «Benissimo. Il mio padrone mi manda a dirti: - Son venuti da me dal monte di Efraim due giovani dei figli di profeti; dà loro un talento d'argento e due mute di vesti -».22 Giezi rispose: « Ottimamente; ma il mio padrone mi ha mandato da te a dirti: Son giunti or ora a me dal monte d'Efraim due giovani dei figli dei profeti: dà loro un talento d'argento e due mute di vesti ».
23 Gli rispose Naaman: «È meglio che tu prenda due talenti», e l'obbligò e legò due talenti d'argento in due sacchi e diede le due mute di vesti e ne caricò due suoi servi che li portarono dinanzi a lui.23 Naaman disse: « E' meglio che tu prenda due talenti ». Dopo averlo forzato a prenderli, legò i due talenti d'argento in due sacelli con le due muto di vesti, e li pose sulle spalle di due dei suoi servi che li portarono seguiti da Giezi,
24 Essendo già sera quando arrivarono, Giezi prese il tutto dalle loro mani e se lo mise in casa e congedò i due uomini, i quali se ne andarono.24 il quale, giunta la sera, li prese dalle loro mani, e, ripostili nella sua casa, licenziò quegli uomini, che se ne andarono.
25 Egli poi entrato, si presentò al suo padrone. Eliseo gli domandò: «Donde vieni, o Giezi?». Questi rispose: «Il tuo servo non è andato in verun luogo».25 Egli poi andò a presentarsi al suo padrone. Ma Eliseo disse: « Donde vieni, o Giezi? » Egli rispose: « Il tuo servo non è andato in nessun posto ».
26 Ma Eliseo gli disse: «Non era forse presente il mio spirito allorchè quell'uomo ha lasciato il suo carro per venirti incontro? Tu ora dunque hai ricevuto dell'argento e hai ricevuto delle vesti per comperarti oliveti e vigne, pecore e buoi, servi e ancelle;26 E Eliseo a lui: « Il mio spirito non era forse presente quando quell'uomo ti venne incontro dal suo cocchio? Ed ora che hai ricevuto l'argento, e hai ricevute le vesti per comprare uliveti, vigne, pecore, buoi, servi e serve,
27 ma anche la lebbra di Naaman s'attaccherà a te, e alla tua discendenza in perpetuo!». E Giezi uscì di là, lebbroso [bianco] come la neve.27 s'attaccherà a te e alla tua discendenza in eterno anche la lebbra di Naaman ». Giezi partì da Eliseo con una lebbra simile alla neve.