Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Genesi 43


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Intanto la fame incalzava su tutta la terra.1 Ancora la fame ogni terra premeva.
2 Consumate le provviste portate dall'Egitto, disse Giacobbe ai figliuoli: «Tornate a comprarci un poco da mangiare».2 E consumati i cibi i quali aveano arrecati d'Egitto, disse Iacob a' figliuoli suoi: ritornate, e comperate uno poco d'esca.
3 Rispose Giuda: «Quella persona ci ha ammoniti, e ci ha attestato con giuramento dicendoci: - Non vedrete la mia faccia, se non condurrete con voi il vostro fratello più piccolo. -3 Rispuose Iuda: dinunziò a noi quello uomo, sotto testificazione di giuramento, dicendo: voi non vederete la faccia mia, se lo fratello vostro minore non menate con voi.
4 Se dunque tu vuoi mandarlo con noi, partiremo tutti insieme, e ti compreremo il necessario;4 Sicchè dunque, se voi manderete lui con esso noi, anderemo insieme, e compraremo a te le cose necessarie.
5 ma se non vuoi, non andremo; quel signore, come più volte abbiam detto, ci avvertì e ci disse: - Non mi vedrete in viso senza il vostro fratello minore».5 E se tu non vuoli, noi non v'anderemo: in reritade quello uomo, siccome spesse volte abbiamo detto, dinunziò a noi dicente: voi non re derete la faccia mia senza lo vostro fratello minore.
6 Disse loro Israele: «L'avete fatto a mio danno, di fargli sapere che avete anche un altro fratello».6 Disse a loro Israel: voi faceste questa cosa in mia miseria, che voi diceste a lui, che voi avevate un altro fratello.
7 Ma quelli risposero: «Egli c'interrogò per ordine intorno alla nostra famiglia, se il padre viveva, se avevamo un fratello; noi gli rispondemmo in conseguenza secondo quanto ci aveva domandato; potevamo noi sapere che ci avrebbe detto: - Conducete con voi il vostro fratello -?».7 Ma quelli respuosero: ha domandato noi l'uomo, per ordine, la nostra schiatta, se lo padre vivea, e se noi avevamo fratello; noi respondemmo a lui conseguentemente quello che ci domandò; oh potevamo noi sapere quello che dovea dire: menate con esso voi lo fratello vostro?
8 Giuda poi disse al padre: «Manda il fanciullo con me, che partiamo, e possiamo scampare, e non morire noi ed i nostri figliuoli.8 E Iuda disse allo padre suo: manda lo fanciullo meco, acciò che noi facciamo prode e possiamo vivere, acciò non moriamo noi e li figliuoli nostri.
9 Io prendo in consegna il fanciullo; tu richiedimelo dalle mie mani. Se non te lo ricondurrò, e non te lo renderò, sarò reo innanzi a te di questo peccato per tutta la vita.9 Io ricevo lo fanciullo; della mano mia ri chiedi lui; se io non lo menerò e renderò lui a te, sarò degno di peccato in te ogni tempo.
10 Se non avessimo così tardato, già saremmo tornati per la seconda volta».10 Se non ci avesse interceduto la dilazione (della via), l'altra volta averemmo venuto.
11 Allora Israele loro padre disse: «Se è necessario così, fate quel che volete. Prendete con voi dei migliori prodotti di questa terra, e portateli in regalo a quel signore: un po' di resina, di miele, di storace, di mirra, di terebinto e di mandorle.11 Adunque Israel, padre loro, disse: se così è bisogno, fate quello che voi volete; tollete delle cose ottime della terra nelli nostri vasi, e portate a quello uomo doni, e un poco di resina e di mele e di sto race, di stacte e di terebinti e delle màndole.
12 Portate con voi doppia quantità di danaro; e quella che ritrovaste nei sacchi, riportatela, che non sia stato fatto per sbaglio.12 E doppia la pecunia portate con voi; e quella che voi trovaste ne' sacchi riportate con voi, acciò che per errore non fosse fatto.
13 Prendete il vostro fratello, e andate a quell'uomo.13 Ma il fratello vostro tollete, e andate a quello uomo,
14 Iddio mio onnipotente ve lo renda benevolo, e rimandi con voi il fratello prigioniero, e questo Beniamino; io intanto rimarrò come orbato e senza figliuoli».14 acciò che Dio mio onnipotente faccia a voi quello esser placabile, e rimandi con esso voi lo fratello vostro, il quale egli tiene, e questo Beniamin. Io adunque, quasi cieco, sanza figliuoli sarò.
15 Essi dunque presero i doni, il doppio danaro, e Beniamino, e venuti in Egitto si presentarono a Giuseppe.15 Tolsero adunque gli uomini gli doni e la pecunia doppia e Beniamin; e andarono in Egitto, e stettero dinanzi a Iosef.
16 Questi, quando li ebbe visti insieme con Beniamino, dette ordine al dispensiere della sua casa, dicendogli: «Falli entrare in casa, ammazza degli animali, e prepara un convito, perchè oggi a mezzogiorno mangeranno con me».16 Li quali quando quegli gli ebbe veduti, e Beniamin insieme, comandò al dispensatore della casa sua, dicendo: mena (insieme) quegli uomini nella casa, e uccidi del bestiame, e ordina lo convito; perciò che mangeranno meco nel meridie.
17 Quegli fece quanto gli era stato comandato, e li fece entrare in casa.17 E fece quegli siccome gli era comandato, e meno gli uomini dentro nella casa.
18 Quivi impauriti si dicevano uno all'altro: «A cagione del danaro che riportammo nei nostri sacchi, ci ha fatti mettere qui, per rinfacciare quest'accusa e sottomettere a forza noi ed i nostri giumenti al suo servizio».18 E quivi, spaventati, dissero insieme: per la pecunia, che noi reportavamo prima ne sacchi nostri, introdutti siamo, acciò che si divulghi in noi la ca lunnia, ed isforzatamente sottoponghi alla servitudine e noi e gli asini nostri.
19 Perciò sulla soglia stessa s'accostarono all'intendente di casa,19 Per la quale cagione, vegnendo a quelle porte al dispensatore,
20 e gli dissero: «Signore, ascoltaci, ti preghiamo. Già prima venimmo per comprare del grano;20 favellarono: noi ti preghiamo, signore, che tu ci odi. Innanzi noi ci venimmo per comperare del grano.
21 dopo averlo comprato, giunti ad una fermata aprimmo i nostri sacchi, e trovammo alla bocca di ciascuno il danaro; perciò lo abbiamo ora riportato nella stessa quantità.21 Lo quale comparato, quando noi venimmo all'abitazione nostra, aprimmo li sacchi nostri, e trovammo la pecunia nella bocca de' sacchi; la quale ora di quello medesimo peso l'aviamo riportata.
22 Ne abbiamo poi portato dell'altro, per quel che ci abbisogna; noi non sappiamo chi lo avesse messo nei nostri sacchi».22 E ancora ci abbiamo recato altro argento, acciò che noi compariamo quelle cose che ci sono necessarie; non è nella nostra conscienzia chi la reponesse nelle sacca nostre.
23 Rispose l'intendente: «Datevi pace, e non abbiate timore. Il vostro Dio, il Dio del padre vostro vi fece trovare quel danaro nei vostri sacchi; giacchè quello che voi m'avevate dato stava bene». Poi cavò Simeone [dalla carcere], e lo condusse a loro;23 E quegli respuose: la pace sia con voi, non temete. Iddio vostro e Iddio del padre vostro diede a voi gli tesori ne'sacchi vostri; e la pecunia che voi deste a me, provata io l'ho. E meno a loro Simeone.
24 indi, introdottili in casa, portò l'acqua perchè si lavassero i piedi, e dette la pastura ai loro asini.24 E menati nella casa, recò dell' acqua, e la varono i piedi loro, e diede a mangiare agli asini suoi.
25 Essi poi prepararono i donativi per quando Giuseppe fosse venuto a mezzogiorno; avevano infatti saputo che ivi avrebbero pranzato.25 Ma quegli paravano i doni, tanto che ve nisse Iosef nel meridie; e aveano udito che doveano mangiare qui del pane.
26 Venne pertanto Giuseppe in casa sua, e quelli gli offrirono i doni che avevano in mano, e s'inchinarono a lui sino a terra.26 Adunque Iosef venne nella casa sua; ed egli, gli doni tegnenti nelle mani loro, adorârlo inchinati nella terra.
27 Egli, amorevolmente risalutatili, domandò loro: «Sta dunque bene il vecchio vostro padre, del quale mi parlaste? Vive ancora?».27 Ma quegli, benignamente risalutati loro, gli domandò, dicendo: oh è salvo lo padre vostro vecchio, del quale voi m'avete detto? Vive egli ancora?
28 Risposero: «Il tuo servo, nostro padre, sta bene; vive ancora». E s'inchinarono profondamente.28 Li quali rispuosero: salvo è lo servo tuo padre nostro, e ancora vive. E inchinati adora rono lui.
29 Girando poi lo sguardo, Giuseppe vide Beniamino, suo fratello di padre e di madre, e disse: «È questi il vostro fratello più piccolo, del quale mi raccontaste?». Ed aggiunse: «Iddio ti benedica, figliuol mio».29 E volgendo Iosef gli occhi suoi, vidde Beniamin, suo fratello di quello medesimo ventre, e disse: è questo lo vostro fratello piccolo, del quale voi m'avevate detto? E un'altra volta disse: Iddio abbia misericordia di te, figliuolo mio!
30 Ma subito uscì, perchè s'era commosso nell'anima nel vedere il fratello, e gli venivan le lacrime; entrato nella sua camera, pianse.30 E partissi in fretta, imperciò ch' erano commosse l'interiore sue sopra il fratello suo: dirompe vansi le lacrime, ed entrando nella camera pianse.
31 Poi, lavatasi la faccia, ritornò, si contenne, e disse: «Servite le mense».31 E poscia si lavò la faccia, e venne conte nendosi, e disse: ponete gli pani.
32 E furon servite; a parte per Giuseppe, a parte pei suoi fratelli, ed a parte per gli Egiziani che dovevano mangiare ivi; giacchè agli Egiziani non è lecito prendere il cibo con gli Ebrei, e tengono per profano un tal convito.32 I quali posti, dall'una parte Iosef istava, e dall'una parte i fratelli suoi; e quegli d'Egitto, i quali mangiavano insieme, da un'altra parte; perchè illecito è agli Egizii mangiare colli Ebrei, e pensano che sia sacrilegio questo medesimo convito.
33 Essi dunque si assisero alla sua presenza, il primogenito secondo la sua primogenitura, ed il più piccolo secondo la sua età. E restarono oltremodo sorpresi,33 Adunque sedetteno innanzi a lui, lo primo genito secondo le primegenite sue, e lo minimo secondo l'etade sua. E maravigliansi molto,
34 vedendo le parti loro assegnate; la parte maggiore fu data a Beniamino, ed era cinque volte più grande. Così bevvero e goderono con lui.34 recevute le parti le quali egli recevevano; e la maggiore parte venne a Beniamin, sì che in cinque parti eccedeva. E bevenno, e inebriati sono con lui.