Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Genesi 19


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - I due angeli giunsero a Sodoma sulla sera, e Lot era seduto sulla porta della città. Egli, avendoli visti, s'alzò, andò loro incontro, s'inchinò sino a terra,1 I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.
2 e disse: «Vi prego, signori, venite alla casa del vostro servo, ed ivi fermatevi: lavatevi i piedi, e domattina riprenderete il vostro cammino». Risposero: «No davvero, ma staremo sulla piazza».2 E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza".
3 Egli però li obbligò ad entrare in città, prendendo stanza da lui; ed entrati in sua casa, fece loro una cena, cosse dei pani azzimi, ed essi mangiarono.3 Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono.
4 Prima che andassero a dormire, gli abitanti della città, circondaron la casa, tutto il popolo, dai ragazzi sino ai vecchi.4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
5 E chiamarono Lot, per dirgli: «Dove sono quelli uomini che son entrati da te a notte? Conducili fuori che li vogliamo noi».5 Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!".
6 Uscito Lot [per parlare] a loro, si chiuse alle spalle la porta, e disse:6 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé,
7 «Vi supplico, fratelli miei, non vogliate commettere un tal delitto.7 disse: "No, fratelli miei, non fate del male!
8 Ho due figliuole che non hanno ancora conosciuto un uomo; ve le darò, e ne farete quel che vorrete, purchè niente di male facciate a questi uomini che si son posti all'ombra del mio tetto».8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto".
9 Ma quelli dicevano: «Esci di costì». Ed ancora: «Tu sei arrivato fra noi come forestiero; forse per farci da giudice? Faremo dunque più male a te che a quelli». E spingevano Lot con gran forza, ed eran già quasi per sfondare la porta.9 Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta.
10 Allora gli angeli stesero le mani, trassero a sè Lot, richiusero la porta,10 Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente;
11 e colpirono di cecità quelli che erano fuori dal più piccolo al più grande, così che non potevano più trovare la porta.11 quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
12 Poi dissero a Lot: «Hai qui qualcuno de' tuoi, o genero o figli o figlie? Tutti i tuoi, conducili via dalla città;12 Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo.
13 perchè noi la distruggeremo, troppo essendosi alzati innanzi a Dio il grido [delle loro iniquità], e ci ha mandati a sterminarli».13 Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli".
14 Uscito dunque Lot, si rivolse ai suoi generi, quelli che dovevano sposare le sue figlie, e disse: «Levatevi, uscite da questo luogo, chè il Signore distruggerà la città». Ma parve loro ch'egli dicesse per scherzo.14 Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare.
15 Sul fare del giorno, gli angeli gli fecero fretta, e dissero: «Alzati, e prendi la moglie e le due figliuole che hai, acciò tu pure non perisca per le scelleratezze della città».15 Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città".
16 Esitando egli, lo presero per mano, lui e la moglie e le due figlie, perchè il Signore lo voleva salvo.16 Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
17 Lo condussero via, e lo misero fuori della città, ed ivi gli parlarono ancora, dicendo: «Salvati la vita; non guardare indietro, e non rimanere in tutta la circostante pianura; ma riparati alla montagna, per non perire tu pure».17 Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!".
18 E disse loro Lot: «Di grazia, Signore,18 Ma Lot gli disse: "No, mio Signore!
19 giacchè il tuo servo ha trovato grazia innanzi a te, ed hai mostrato quanto è grande la tua misericordia usandola meco per salvarmi la vita, io non posso rifugiarmi sul monte; m'incoglierà la rovina e morrò.19 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia.
20 V'è qui vicina quella città, nella quale posso ripararmi; è piccola, e vi sarò salvo; non è proprio piccolina? Così resterò in vita».20 Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva".
21 E gli disse [il Signore]: «Ho esaudito le tue preghiere anche in questo, che non subisserò la città in pro della quale hai parlato.21 Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato.
22 Affrettati, e salvati lì, perchè io non potrò far niente, sinchè tu non vi sia entrato». Perciò a quella città fu dato il nome di "Segor".22 Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar.
23 Il sole era già levato, quando Lot entrò in Segor.23 Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar,
24 Allora il Signore fece piovere dal cielo, dal Signore, su Sodoma e Gomorra, zolfo e fuoco;24 quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.
25 e subissò quelle città, tutta la circostante pianura, tutti gli abitanti delle città, e tutta la vegetazione della terra.25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.
26 E la moglie di Lot, essendosi voltata indietro, fu cambiata in una statua di sale.26 Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
27 Abramo, alzatosi al mattino nel luogo ov'era stato prima col Signore,27 Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore;
28 guardò Sodoma, Gomorra, e tutta la terra di quella regione, e vide le faville che ne salivano come il fumo d'una fornace.28 contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
29 Così, mentre Dio distruggeva la città di quel luogo, ricordatosi d'Abramo, liberò Lot dalla rovina di quelle città dove aveva abitato.29 Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
30 Uscì poi Lot da Segor, ed abitò sulla montagna, e le due sue figliuole con lui, perchè ebbe paura a rimanere in Segor; riparò in una caverna, egli e le sue due figlie.30 Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.
31 E disse la maggiore alla minore: «Nostro padre è vecchio, e non c'è rimasto in questa regione un uomo che possa esser nostro, come si costuma in tutto il mondo.31 Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra.
32 Vieni, ubriachiamolo col vino, e stiamo con lui, acciò possiamo assicurare al padre nostro una figliolanza».32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
33 Dettero dunque in quella sera al padre loro a bere del vino. Ed entrò la maggiore, e stette col padre; ed egli non se n'accòrse, nè quando la figlia si pose giù nè quando si alzò.33 Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.
34 Il giorno dipoi, disse ancora la maggiore alla minore: «Io son stata ieri col padre mio: diamogli del vino a bere anche stanotte, e starai tu con lui, per assicurare a nostro padre una discendenza».34 All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".
35 Dettero dunque, anche quella notte, del vino da bere al padre, ed entrata a lui la figlia minore con lui stette, ed anche quella volta egli non se ne accòrse, nè quando essa si pose giù, nè quando si alzò.35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.
36 Concepirono dunque le due figlie di Lot per mezzo del padre loro.36 Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre.
37 La maggiore partorì un figlio, e lo chiamò Moab; fu il padre de' Moabiti, che sono anc'oggi.37 La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi.
38 Anche la minore partorì un figlio, e gli mise nome Ammon; fu padre degli Ammoniti, che durano anc'oggi.38 Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.