Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Apocalisse 2


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Angelo ecclesiae, quae est Ephesi, scribe:
Haec dicit, qui tenet septem stellas in dextera sua, qui ambulat in medio septemcandelabrorum aureorum:
1 E all' angelo della Chiesa di Efeso scrivi : questo dice quello che tiene sette stelle nella sua mano destra, il quale va in mezzo de' sette candelieri d'oro:
2 Scio opera tua et laborem et patientiam tuam, et quianon potes sustinere malos et tentasti eos, qui se dicunt apostolos et non sunt,et invenisti eos mendaces;2 Io so l'opera tua e la fatica e la tua pazienza; e tu non puoi sostenere li mali uomini; e provasti quelli li quali sì dicono che son apostoli, e non sono; e trovastili bugiardi.
3 et patientiam habes et sustinuisti propter nomenmeum et non defecisti.3 E hai pazienza, e hai sostenuto per il mio nome, e non hai mancato.
4 Sed habeo adversus te quod caritatem tuam primamreliquisti.4 Ma contra di te ho poche cose, perchè hai abbandonato la tua prima carità.
5 Memor esto itaque unde excideris, et age paenitentiam et primaopera fac; sin autem, venio tibi et movebo candelabrum tuum de loco suo, nisipaenitentiam egeris.5 Ricòrdati adunque donde tu sei caduto, e fa penitenza, e fa le prime opere; se non, io vegnerò a te, e moverò il candeliere tuo del luogo suo, se tu non farai penitenza.
6 Sed hoc habes, quia odisti facta Nicolaitarum, quae etego odi.
6 Ma hai avuto questo bene, che tu avevi in odio li fatti de' Nicolaiti, li quali e io ho abiuto in odio.
7 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Vincenti dabo ei ederede ligno vitae, quod est in paradiso Dei.
7 Chi ha orecchie oda quello che il Spirito dice alle Chiese: al vincitore darò a mangiare del legno della vita, il quale è in paradiso di Dio mio.
8 Et angelo ecclesiae, quae est Smyrnae, scribe:
Haec dicit Primus et Novissimus, qui fuit mortuus et vixit:
8 All' angelo della Chiesa di Smirne scrivi: questo dice il primo e l' ultimo, il quale fu morto e vive:
9 Scio tribulationemtuam et paupertatem tuam — sed dives es — et blasphemiam ab his, qui sedicunt Iudaeos esse et non sunt, sed sunt synagoga Satanae.9 Io so la tua tribulazione e la tua povertà; ma tu se' ricco, e se' biastemato da quelli li quali dicono che son iudei, e non sono, ma sono sinagoga di satana.
10 Nihil horumtimeas, quae passurus es. Ecce missurus est Diabolus ex vobis in carcerem, uttentemini, et habebitis tribulationem diebus decem. Esto fidelis usque admortem, et dabo tibi coronam vitae.
10 Non aver paura di quelle cose le quali tu dèi sostenere. Ed ecco, il diavolo metterà alcuno di voi in la pregione, a ciò che voi siate provati; e averete tribulazione dieci dì. Sii fedele insino la morte, e io ti darò la corona di vita.
11 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Qui vicerit, nonlaedetur a morte secunda.
11 Chi ha orecchie oda quello che il Spirito dice alle Chiese; quel che vincerà, non sarà offeso dalla morte seconda.
12 Et angelo ecclesiae, quae est Pergami, scribe:
Haec dicit, qui habet romphaeam ancipitem acutam:
12 All' angelo della Chiesa di Pergamo scrivi : questo dice quel che ha la spada aguzza da una parte e dall' altra:
13 Scio, ubi habitas, ubithronus est Satanae, et tenes nomen meum et non negasti fidem meam et in diebusAntipas, testis meus fidelis, qui occisus est apud vos, ubi Satanas habitat.13 Io so ove tu abiti, ove è la sedia di satana; e tu tieni il mio nome, e non negasti la fede mia. E in quelli di Antipa fu testimonio mio fedele, il quale fu ucciso appresso di voi, là ove satana abitava.
14 Sed habeo adversus te pauca, quia habes illic tenentes doctrinam Balaam, quidocebat Balac mittere scandalum coram filiis Israel, edere idolothyta etfornicari;14 Ma io ho contra di te poche cose; conciosia che tu hai li consigli di quelli che tiene la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balac di mettere scandalo avanti i figliuoli d' Israel, mangiare e fornicare.
15 ita habes et tu tenentes doctrinam Nicolaitarum similiter.15 Così hai tu quelli li quali tiene la dottrina delli Nicolaiti.
16 Ergopaenitentiam age; si quo minus, venio tibi cito et pugnabo cum illis in gladiooris mei.
16 Similmente fa peniteuza; se non, io verrò a te tosto, e pugnarò con essi nel coltello della bocca mia.
17 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis. Vincenti dabo ei demanna abscondito et dabo illi calculum candidum, et in calculo nomen novumscriptum, quod nemo scit, nisi qui accipit.
17 Chi ha orecchie, sì oda quel che il Spirito dice alle Chiese: al vincitore darò manna ascoso, e darò a lui uno carbunculo bianco; e in el calcolo uno nome novo scritto, il quale niuno non sa, salvo colui che il riceve.
18 Et angelo ecclesiae, quae est Thyatirae, scribe: Haec dicit Filius Dei, quihabet oculos ut flammam ignis, et pedes eius similes orichalco:18 E all' angelo dalla Chiesa di Tiatira scrivi: questo dice il Figliuolo di Dio, il quale ha occhi come fiamma di fuoco, e li suoi piedi sono simili all' auricalco:
19 Novi operatua et caritatem et fidem et ministerium et patientiam tuam et opera tuanovissima plura prioribus.19 Io ho conosciuto la tua opera, la carità e la fede, e il ministerio e la pazienza tua; e saranno più le ultime tue opere, che le prime.
20 Sed habeo adversus te, quia permittis mulieremIezabel, quae se dicit prophetissam, et docet et seducit servos meos fornicariet manducare idolothyta.20 Ma ho contra di te poche cose; perchè permetti la femina Zezabel, la quale si dice che lei profetizza, ammaestrare e seducere li miei servi a fornicare e mangiare delle oblazioni delli idoli.
21 Et dedi illi tempus, ut paenitentiam ageret, et nonvult paeniteri a fornicatione sua.21 E holle dato tempo da far penitenza; e non si vuole repentire della sua fornicazione.
22 Ecce mitto eam in lectum et, quimoechantur cum ea, in tribulationem magnam, nisi paenitentiam egerint aboperibus eius.22 Ecco io la metto in letto; e quelli li quali fòrnicano con essa saranno in massima tribulazione, se non faranno penitenza delle sue opere.
23 Et filios eius interficiam in morte, et scient omnes ecclesiaequia ego sum scrutans renes et corda, et dabo unicuique vestrum secundum operavestra.23 E li suoi figliuoli ucciderò in morte, e questo sapranno tutte le Chiese, che io son scrutatore de' cuori e delle reni; e darò a ciaschedun di voi secondo le opere sue. Dico adunque
24 Vobis autem dico ceteris, qui Thyatirae estis, quicumque non habentdoctrinam hanc, qui non cognoverunt altitudines Satanae, quemadmodum dicunt, nonmittam super vos aliud pondus;24 a tutti voi altri che siete a Tiatira: ciascheduno che non ha questa dottrina, e che non ha conosciuta la superbia di satana, secondo che dice, io non mandarò sopra di voi altra gravezza.
25 tamen id quod habetis, tenete, donec veniam.25 Ma quel che avete, tenete insino che vegnerò.
26 Et, qui vicerit et qui custodierit usque in finem opera mea, dabo illipotestatem super gentes,
26 E quel che vincerà e osservarà insino la fine la mia opera, darò lui potestà sopra le genti.
27 et reget illas in virga ferrea,
tamquam vasa fictilia confringentur,
27 E reggerà quelle in bacchetta di ferro, e come vaso di terra sì spezzarà quelle,
28 sicut et ego accepi a Patre meo, et dabo illi stellam matutinam.
28 così come io ho ricevuto dal Padre mio; e darò a lui la stella mattutina.
29 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.
29 Chi ha orecchie oda quello che il Spirito dice alle Chiese.