Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 6


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Quid ergo dicemus? Perma nebimus in peccato, ut gratia abundet?
1 Dunque che diremo? volemo permanere nel peccato?
2 Absit! Qui enim mortui sumus peccato, quomodo adhuc vivemus in illo?2 Non piaccia a Dio. Noi che siamo morti nel peccato, come viveremo in quello?
3 Anignoratis quia, quicumque baptizati sumus in Christum Iesum, in mortem ipsiusbaptizati sumus?3 Ma non sapete voi (fratelli), che noi che siamo battezzati in Cristo Iesù, in la morte sua siamo battezzati?
4 Consepulti ergo sumus cum illo per baptismum in mortem, utquemadmodum suscitatus est Christus a mortuis per gloriam Patris, ita et nos innovitate vitae ambulemus.4 E siamo sepolti con lui (e sotterrati) in morte quando noi siamo battezzati, acciò che, secondo che Cristo resuscitò di morte per la gloria del Padre, così andiamo noi per novità della vita.
5 Si enim complantati facti sumus similitudini mortiseius, sed et resurrectionis erimus;5 Se dunque siamo sotterrati a similitudine della sua morte, saremo insieme nella sua resurrezione,
6 hoc scientes quia vetus homo noster simulcrucifixus est, ut destruatur corpus peccati, ut ultra non serviamus peccato.6 sapendo questo, che il nostro antico uomo fu similmente crocifisso, acciò che si distrugga il corpo del peccato, e che più oltre non serviamo al peccato.
7 Qui enim mortuus est, iustificatus est a peccato.
7 Colui ch' è morto, è giustificato del peccato (in Cristo).
8 Si autem mortui sumus cum Christo, credimus quia simul etiam vivemus cum eo;8 Che se noi siamo con Cristo morti, con lui insieme averemo a vivere.
9 scientes quod Christus suscitatus ex mortuis iam non moritur, mors illi ultranon dominatur.9 E sappiate questo, che Cristo risorgendo dalla morte non muore più, e la morte non averà signoria in lui più.
10 Quod enim mortuus est, peccato mortuus est semel; quod autemvivit, vivit Deo.10 Chè quando egli fu morto una volta (per il peccato), lui morì per il peccato; ma ora che vive, sì vive a Dio.
11 Ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato,viventes autem Deo in Christo Iesu.
11 E così voi pensatevi ed essere morti al peccato, e vivere a Dio, in Cristo Iesù nostro Signore.
12 Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore, ut oboediatisconcupiscentiis eius,12 Adunque non regni il peccato nel vostro mortale corpo, chè voi obbediate alle sue concu piscenze.
13 neque exhibeatis membra vestra arma iniustitiaepeccato, sed exhibete vos Deo tamquam ex mortuis viventes et membra vestra armaiustitiae Deo.13 E non date le vostre membra a essere arme d' iniquità al peccato; ma date voi medesimi a Dio, secondo che gli uomini vivi, fuggiti dalla morte; e le vostre membra date a Dio a essere arme di giustizia.
14 Peccatum enim vobis non dominabitur; non enim sub lege estissed sub gratia.
14 Il peccato non vi avrà a signoreggiare; chè voi non siete sotto la legge, ma siete sotto la grazia.
15 Quid ergo? Peccabimus, quoniam non sumus sub lege sed sub gratia? Absit!15 Adunque che faremo? peccheremo, quando noi non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Non piaccia a Dio.
16 Nescitis quoniam, cui exhibetis vos servos ad oboedientiam, servi estis eius,cui oboeditis, sive peccati ad mortem, sive oboeditionis ad iustitiam?16 Non sapete voi, che colui a cui vi date a servire, di colui siete servi, ovver di peccato a morte, ovver di giustizia?
17 Gratias autem Deo quod fuistis servi peccati, oboedistis autem ex corde in eamformam doctrinae, in quam traditi estis,17 Ma grazia abbia Dio, che voi in prima foste servi del peccato, ma poi avete obbedito per vostra volontà a quella forma della dottrina, per la qual siete nutricati.
18 liberati autem a peccato servi factiestis iustitiae.
18 E ora siete liberati dal peccato, e siete fatti servi della giustizia.
19 Humanum dico propter infirmitatem carnis vestrae. Sicut enim exhibuistismembra vestra servientia immunditiae et iniquitati ad iniquitatem, ita nuncexhibete membra vestra servientia iustitiae ad sanctificationem.19 E vogliovi parlare umanamente per la fievolezza della vostra carne; chè secondo che voi dèste le vostre membra a servire alla sozzura e alla iniquità (e foste serventi e pronti a operare il peccato), così ora date le vostre membra a servire la giustizia in santificazione.
20 Cum enimservi essetis peccati, liberi eratis iustitiae.20 Quando voi eravate servi del peccato, si eravate liberi (e partiti) dalla giustizia.
21 Quem ergo fructum habebatistunc, in quibus nunc erubescitis? Nam finis illorum mors!21 E che frutto traeste dai peccati, dei quali vi vergognate ora? chè certo la fine (il compimento, il frutto) del peccato sì è la morte.
22 Nunc vero liberatia peccato, servi autem facti Deo, habetis fructum vestrum in sanctificationem,finem vero vitam aeternam!22 Ma ora che siete liberati dal peccato, e fatti servi di Dio, avete il frutto vostro nella santificazione, e al fine vita eterna.
23 Stipendia enim peccati mors, donum autem Dei vitaaeterna in Christo Iesu Domino nostro.
23 Il pagamento del peccato, egli è la morte; la grazia di Dio è vita eterna in Iesù Cristo Signore nostro.