Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 19


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Factum est autem, cum Apollo esset Corinthi, ut Paulus, peragratissuperioribus partibus, veniret Ephesum et inveniret quosdam discipulos;1 Mentre che (il predetto) Apollo stette in Corinto, Paulo poi ch' ebbe cercato e visitate le contrade di sopra (di quella provincia di Acaia), pervenne a Efeso; e trovando alquanti discepoli,
2 dixitque ad eos: “ Si Spiritum Sanctum accepistis credentes? ”. At illi adeum: “ Sed neque, si Spiritus Sanctus est, audivimus ”.2 domandolli, se come veri fedeli sì avevano ricevuto il Spirito Santo. E rispondendo elli, che non sapevano pure se fusse Spirito Santo, e di ciò nissuna cosa avevano sentito,
3 Ille vero ait: “In quo ergo baptizati estis? ”. Qui dixerunt: “ In Ioannis baptismate ”.3 sì gli domandò e disse: or che battesimo adunque avete? Ed egli risposero: siamo battezzati nel battesimo di Giovanni (Battista).
4 Dixit autem Paulus: “ Ioannes baptizavit baptisma paenitentiae, populo dicensin eum, qui venturus esset post ipsum ut crederent, hoc est in Iesum ”.4 Ai quali rispose Paulo, e disse: Giovanni battezzò di battesimo di penitenza, (inseguando e) dicendo che si credesse a colui dovea venire dopo lui, cioè Iesù.
5 Hisauditis, baptizati sunt in nomine Domini Iesu;5 Alle quali parole elli dando fede, ricevettero il battesimo nel nome del Signore nostro Iesù Cristo.
6 et cum imposuisset illis manusPaulus, venit Spiritus Sanctus super eos, et loquebantur linguis etprophetabant.6 E imponendo loro Paulo la mano in capo, venne sopra loro il Spirito Santo, sì che parlavano di diverse lingue, e profetavano.
7 Erant autem omnes viri fere duodecim.
7 Questi furono forse XII per numero.
8 Introgressus autem synagogam cum fiducia loquebatur per tres menses disputanset suadens de regno Dei.8 E poi Paulo entrando per le sinagoghe (dei iudei), parlava (e predicava loro) con grande fidanza del regno di Dio, e così fece per spazio di tre mesi.
9 Cum autem quidam indurarentur et non crederentmaledicentes viam coram multitudine, discedens ab eis segregavit discipulos,cotidie disputans in schola Tyranni.9 Ed indurando alcuni e non volendo credere (alle sue parole), anzi (come ostinati) biaste mando Cristo e la sua via (e dottrina) pubblicamente, Paulo si partì da loro con li suoi discepoli.
10 Hoc autem factum est per biennium, itaut omnes, qui habitabant in Asia, audirent verbum Domini, Iudaei atque Graeci.
10 E per spazio di due anni andava a disputare alla scuola d' uno Tiranno (pagano), e fece tanta commozione, che (quasi) tutti quelli di Asia, giudei e pagani, vennero a udire la sua dottrina;
11 Virtutesque non quaslibet Deus faciebat per manus Pauli,11 massimamente per che il Signore confermava la sua dottrina con segni e maraviglie che gli concedeva di fare;
12 ita ut etiamsuper languidos deferrentur a corpore eius sudaria vel semicinctia, etrecederent ab eis languores, et spiritus nequam egrederentur.
12 intanto che eziandio li suoi sudarj e altri pannicelli (li quali per sua devozione) quelli popoli li tollevano, e ponevano sopra gl' infermi; e rendevano loro sanità, e fuggivano li spiriti maligni (di quelli li quali occupati avevano).
13 Tentaverunt autem quidam et de circumeuntibus Iudaeis exorcistis invocaresuper eos, qui habebant spiritus malos, nomen Domini Iesu dicentes: “ Adiurovos per Iesum, quem Paulus praedicat ”.13 (Della quale cosa avendogli invidia) alquanti esorcisti iudei tentorono, se potessero cacciare le demonia essi come faceva Paulo; e (facendo loro esorcismi) invocavano il nome di Iesù Cristo sopra quelli, vessati (non avendo però fede in lui, e scongiuravano le demonia) dicendo: per (il nome di) Iesù Cristo, il quale Paulo prèdica, partitevi.
14 Erant autem cuiusdam Scevae Iudaeiprincipis sacerdotum septem filii, qui hoc faciebant.14 E questo diceano (massimamente) VII figliuoli del principe delli sacerdoti, che avea nome Sceva.
15 Respondens autemspiritus nequam dixit eis: “ Iesum novi et Paulum scio; vos autem qui estis?”.15 Alli quali rispose (una fiata) uno demonio (il quale elli scongiuravano per il predetto modo), e disse (con uno dispetto): Iesù conosco, e Paulo conosco; ma voi chi siete?
16 Et insiliens homo in eos, in quo erat spiritus malus, dominatus amboruminvaluit contra eos, ita ut nudi et vulnerati effugerent de domo illa.16 E (incontinente) quello in cui era il Spirito si gittò loro addosso impetuosamente e percosseli, sì che (quasi) nudi e (molto) impiagati fuggirono da quella casa.
17 Hocautem notum factum est omnibus Iudaeis atque Graecis, qui habitabant Ephesi, etcecidit timor super omnes illos, et magnificabatur nomen Domini Iesu.17 La quale cosa (vedendosi divolgata e) appalesandosi per tutte le contrade di Efeso, molti pagani si convertirono, e magnificavano il nome di Iesù Cristo con uno santo timore di reverenza.
18 Multique credentium veniebant confitentes et annuntiantes actus suos.18 E molti di quelli che già erano fedeli (si confermavano, e) venivano a confessarsi de' loro peccati.
19 Multiautem ex his, qui fuerant curiosa sectati, conferentes libros combusserunt coramomnibus; et computaverunt pretia illorum et invenerunt argenti quinquagintamilia.19 E molti filosofi e molti malefici si convertirono con tanto fervore, che eziandio arsero, dinanzi a tutti, li loro libri, tanti che valevano più di cinquanta migliara di denari grossi.
20 Ita fortiter verbum Domini crescebat et convalescebat.
20 E così (per questo modo e per questa cagione) moltiplicorono li fedeli (in Efeso), e crebbe la fede (della devozione di Cristo).
21 His autem expletis, proposuit Paulus in Spiritu, transita Macedonia etAchaia, ire Hierosolymam, dicens: “ Postquam fuero ibi, oportet me et Romamvidere ”.21 E dopo queste cose Paulo per ispirazione divina si propose, passando per Macedonia e per Acaia, d'andare in Ierusalem, dicendo: dopo che sarò stato lì, mi sarà di bisogno di vedere Roma (imaginandosi d' andare poi quindi a Roma).
22 Mittens autem in Macedoniam duos ex ministrantibus sibi,Timotheum et Erastum, ipse remansit ad tempus in Asia.
22 E (immantinente) mandando quindi in Macedonia due suoi discepoli, cioè Timoteo ed Erasto, egli uno tempo rimase in Asia.
23 Facta est autem in illo tempore turbatio non minima de via.23 E in quelli tempi si levò una grande perturbazione della via (della fede) di Cristo.
24 Demetrius enimquidam nomine, argentarius, faciens aedes argenteas Dianae praestabatartificibus non modicum quaestum;24 E la cagione fu per che uno Demetrio argentario (cioè che lavorava argento e altri metalli, e) faceva gl' idoli e le statue alla dea Diana (la quale quelli di Efeso adoravano); onde elli (molto ne guadagnava e) a molti ne dava guadagno (temendo di perdere il suo guadagno, se continuamente la reverenza della detta dea cessasse).
25 quos congregans et eos, qui eiusmodi erantopifices, dixit: “ Viri, scitis quia de hoc artificio acquisitio est nobis;25 Onde raunò tutti li maestri della detta arte, e disse loro: voi sapete che noi di questa nostra arte viviamo e guadagniamo.
26 et videtis et auditis quia non solum Ephesi, sed paene totius Asiae Paulus hicsuadens avertit multam turbam dicens quoniam non sunt dii, qui manibus fiunt.26 E vedete che questo Paulo non solamente in Efeso, ma per tutta Asia, prèdica che non son dii li idoli li quali noi facciamo con le nostre mani.
27 Non solum autem haec periclitatur nobis pars in redargutionem venire, sed etmagnae deae Dianae templum in nihilum reputari, et destrui incipiet maiestaseius, quam tota Asia et orbis colit ”.
27 Sì che per questo modo noi perdiamo il nostro guadagno, e il tempio della grande (dea) Diana sarà reputato da niente; e la sua maestà, la quale si adora non per Asia solo ma per tutto il mondo, incominciarà a distruggersi.
28 His auditis, repleti sunt ira et clamabant dicentes: “ Magna DianaEphesiorum! ”;28 Le quali parole quelli udendo, accesi di grande ira, incominciorono a gridare, e a dire: grande è Diana, dea degli Efesi.
29 et impleta est civitas confusione, et impetum fecerunt unoanimo in theatrum, rapto Gaio et Aristarcho Macedonibus, comitibus Pauli.29 E con questo rumore tutta la terra commossero, e presero Gaio e Aristarco, compagni di Paulo (non trovando lui).
30 Paulo autem volente intrare in populum, non permiserunt discipuli;30 E questo sentendo Paulo, e volendosi mettere tra questo popolo, li discepoli il ritrassero.
31 quidamautem de Asiarchis, qui erant amici eius, miserunt ad eum rogantes, ne se daretin theatrum.31 E alcuni de' principi di Asia, li quali erano suoi amici, il mandorono pregando che per niuno modo (si palesasse nè) venisse tra quello popolo furioso.
32 Alii autem aliud clamabant; erat enim ecclesia confusa, etplures nesciebant qua ex causa convenissent.
32 ...... Perciò che (la gente era molto divisa e) la Chiesa era tutta confusa; e molti non sapevano per che cagione quella sedizione e quello rumore fosse così subito.
33 De turba autem instruxerunt Alexandrum, propellentibus eum Iudaeis; Alexanderergo, manu silentio postulato, volebat rationem reddere populo.33 E levandosi (uno grande scriba, cioè savio iudeo, che aveva nome) Alessandro (amico di Paulo occultamente) fe' cenno che il popolo stesse quieto, e dessonli audienzia.
34 Quem utcognoverunt Iudaeum esse, vox facta est una omnium quasi per horas duasclamantium: “ Magna Diana Ephesiorum ”.34 E (cominciando egli a parlare,) conoscendo il popolo, ch' era giudeo, incominciorono tutti a gridare con alta voce: grande è la Diana, dea degli Efesi. E questo (rumore e) grido durò ben per spazio di due ore.
35 Et cum sedasset scriba turbam,dixit: “ Viri Ephesii, quis enim est hominum, qui nesciat Ephesiorum civitatemcultricem esse magnae Dianae et simulacri a Iove delapsi?35 Ma poi pur dandoli audienzia, incominciò a rengare, e disse: (signori e) uomini Efesiani, chi è che non sappia che la città (tutta) di Efeso sempre fu cultrice (e fedele) della grande Diana e della prole di Giove?
36 Cum ergo hiscontradici non possit, oportet vos sedatos esse et nihil temere agere.36 Conciosia cosa adunque che a questo contradire non si possa, parmi e consiglio che questo rumore cessi, e non siate correnti e pazzi impetuosamente
37 Adduxistis enim homines istos neque sacrilegos neque blasphemantes deam nostram.37 a giudicare questi uomini che avete presi; perciò che voi non li troverete (investigatori) nè sacrileghi, nè che biastemano la dea vostra Diana.
38 Quod si Demetrius et, qui cum eo sunt, artifices habent adversus aliquemcausam, conventus forenses aguntur, et proconsules sunt: accusent invicem.38 E se Demetrio e gli altri suoi seguaci hanno alcuna causa contra di loro, li consuli ci sono, e la ragione si tiene; accusingli a' rettori (e sarà loro tenuta ragione).
39 Siquid autem ulterius quaeritis, in legitima ecclesia poterit absolvi.39 E se altra questione (o cagione) fusse che si appartenesse a' giudici ecclesiastici, ancora ne possono domandare ragione.
40 Nam etpericlitamur argui seditionis hodiernae, cum nullus obnoxius sit, de quo nonpossimus reddere rationem concursus istius ”. Et cum haec dixisset, dimisitecclesiam.
40 Onde non è buona nè giusta cosa, che la città pericoli e dividasi (per questi romani e) per questa sedizione; conciosia cosa che in niuno di costoro si trova colpa che provare si possa, e potremmo correre a pericolo d' essere accusati di mettere la terra a rumore. E dette queste parole, la gente sì venne partendosi, (e cessò il rumore).