Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Giuditta 9


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Iudith autem procidit in faciem suam et imposuit cinerem super caput suumet scidit tunicam suam et denudavit, quod induerat, cilicium; et, in ipso quodoblatum erat in Ierusalem in domum Dei incensum vespere illo, clamavit Iudithvoce magna ad Dominum et dixit:1 E partendosi Ozia con quelli ch' erano con lui, entrò Iudit l'oratorio suo; e vestissi di cilicio e pose la cenere sopra lo capo suo, e gittatasi in terra dinanzi dal Signore, chiamò al Signore, e disse:
2 “ Domine, Deus patris mei Simeon, cuidedisti in manu gladium in ultionem alienigenarum, qui solverunt cingulumvirginis in coinquinationem et denudaverunt femur in confusionem etcoinquinaverunt matricem in improperium. Dixisti enim: “Non sic erit!”; etfecerunt.2 Signore Iddio del padre mio Simeon, lo qual desti a lui il coltello per defensione contro alle genti forestiere, le quali sono state corruttori nelle sue iniquitadi, e hanno isforzate le vergini e date in confusione;
3 Pro quibus dedisti principes eorum in occisionem et torum eorum, quierubuit seductione eorum, seductum in sanguinem; et percussisti servos superpotentes et potentes super thronos eorum.3 e desti le loro mogli in rubamento, e le loro figliuole in prigione, e tutta la loro facoltà divisa tra li servi tuoi li quali (per tuo amore) seguitorono il tuo buono fervore (e desiderio), sovvieni, priegoti Signore Iddio mio, (e dà aiuto) a me vedova.
4 Et dedisti mulieres eorum in praedamet filias in captivitatem et omnia spolia in divisionem filiorum a tedelectorum, qui zelaverunt zelum tuum et abominaverunt coinquinationem sanguinissui et invocaverunt te in adiutorium. Deus, Deus meus, exaudi me viduam.4 Tu (Signore) hai fatto le cose che sono state prima, e hai pensato di fare l'una dopo l'altra; e quello che tu hai voluto, quello è stato fatto.
5 Tuenim fecisti priora illorum et illa et, quae postea et quae nunc et quae futurasunt, cogitasti; et facta sunt, quae cogitasti.5 Tutte le tue vie sono preparate, e tutti li tuoi giudicii sono per te posti nella tua providenza.
6 Et astiterunt, quae voluisti,et dixerunt: “Ecce adsumus”. Omnes enim viae tuae paratae, et creatura tuain praescientia.
6 Ragguarda ora il campo degli Assirii, sì come tu ti degnasti di riguardare il campo degli Egizii, quando loro correvano armati dopo i servi tuoi; i quali si confidavano nelli carri e nelli loro cavalieri e nella moltitudine de' suoi combattitori.
7 Ecce enim Assyrii repleti sunt in virtute sua et exaltati sunt in equo etascensore, gloriati sunt in brachio peditum, speraverunt in clipeis et lancea etarcu et fundibula et nescierunt quoniam tu es Dominus, qui conteris bella;7 Ma (Signore) tu guardasti sopra il campo loro, e le tenebre li faticorono.
8 Dominus nomen est tibi. Tu allide illorum vires, aeterne Deus, comminue illorumplenitudinem in virtute tua et deduc fortitudinem eorum in ira tua. Volueruntenim polluere sancta tua, coinquinare tabernaculum requiei nominis maiestatistuae et deicere ferro cornu altaris tui.8 E l'abisso tenne li loro piedi, e le acque li coprirono.
9 Respice in superbiam eorum, dimitteiram tuam in capita eorum; da in manu mea viduae, quam cogitavi, virtutem,9 Così faccia a questa gente, Signore, i quali si confidano nella sua moltitudine, e nelli carri suoi e nelle pertiche acute [e negli scudi] e nelle sagitte sue e nelle lance si gloriano.
10 etpercute servum ex labiis seductionis meae super principem et principem superservum eius; quassa elationem in manu viduae.10 E non sanno che tu sei Signore Iddio nostro, il quale spezzi le battaglie dal principio; e il nome è a te Signore.
11 Non enim in multitudine virtustua, nec potentia tua neque datum tuum in fortibus, sed humilium es Deus etminorum adiutorium, infirmorum susceptor, abiectorum protector, desperatorumsalvator.
11 Dirizza (Signore) il tuo braccio come facesti di prima, e percuoti la virtù di costoro con la tua virtù; cada la virtù di questa gente nella iracondia tua, i quali promettono di contaminare le tue cose. sante, e violare il tabernacolo del tuo nome, e batter a terra con lo suo coltello il corno del tuo altare.
12 Etiam, etiam, Deus patris mei et Deus hereditatis Israel, dominator caelorumet terrae, creator aquarum, rex totius creaturae tuae, exaudi deprecationem meam12 Fa dunque, Signore, che con lo loro proprio coltello li sia levata la loro superbia.
13 et da verbum meum et suasionem in vulnus et livorem eorum, qui adversumtestamentum tuum et domum tuam sanctam et verticem Sion et domum retentionisfiliorum tuorum cogitaverunt dura.13 Sia preso con lo lacciuolo de' occhii suoi in me, e percuotilo con le labbra della mia dilezione.
14 Et fac super omnem gentem tuam et omnemtribum scientiam, ut sciant quoniam tu Deus es universae potestatis et virtutis,et non est alius defensor generis Israel praeter te ”.
14 Dà a me Signore nell' animo costanza acciò ch' io lo disprezzi, e virtù acciò ch' io lo rivolti.
15 Però che questo sarà in memoria del nome tuo, quando sarà gettato a terra per mano di una donna.
16 Però che non è, Signore, la virtù tua nella moltitudine, nè la volontà tua nella virtù de' cavalli; e i superbi dal principio non ti piacquero; ma a te. piacque sempre la orazione degli umili e de' mansueti.
17 Signor de' cieli', creatore dell' acque e Signore di tutte le creature, esaudi me misera, la qual ti priega (assiduamente), e confidazi della tua misericordia.
18 Ricòrdati, Signore, del testamento tuo; e poni tal parola nella bocca mia, e firma tal consiglio nel cuore mio, acciò che la tua casa permanga nella tua santificazione,
19 e tutte le genti conoscano che tu sei Iddio, e non sia altro Iddio se non tu.