1 Οταν καθησης να φαγης μετα αρχοντος, παρατηρει επιμελως τα παρατιθεμενα εμπροσθεν σου? | 1 (E però dice Salomone:) quando tu devi mangiare con uno ricco uomo, guarda bene ciò che ti metterà inanzi (e tutta la maniera). |
2 και βαλε μαχαιραν εις τον λαιμον σου, εαν ησαι αδηφαγος? | 2 (E se tu intendi cosa fuori di ragione, delìberatene più tosto che tu puoi). E tienti la lingua in bocca, sì come tu avessi un coltello in gozzo, se tu hai in balia la vita tua. |
3 μη επιθυμει τα εδεσματα αυτου? διοτι ταυτα ειναι τροφη δολιοτητος. | 3 Non agognare de' cibi di colui che ha guadagnato di falsitade. |
4 Μη μεριμνα δια να γεινης πλουσιος? απεχε απο της σοφιας σου. | 4 Non pensare già che tu possi diventare ricco (per lavorare, nè) per tuo lavorare, (se Iddio non t' aiuta; e perciò devi miserevolmente mantenere;) e non devi già troppo pensare a tale cosa. |
5 Θελεις επιστησει τους οφθαλμους σου εις το μη υπαρχον; διοτι ο πλουτος κατασκευαζει βεβαιως εις εαυτον πτερυγας ως αετου και πετα προς τον ουρανον. | 5 Non desiderare già troppe ricchezze le quali tu non puoi avere, (là dove tu non puoi avere onore; non ti curare di disputare delle Scritture, nè di ciò che Dio abbia a fare, che a te non tiene niente; chè quando tu crederai più sapere, meno ne saprai; chè spesso adiviene che ciò che gli uomini credono che debba in fretta essere e tosto, alcuna volta viene che non avverà, anzi avviene tutto il contrario; e perciò è troppo folle chi si intramette dello affare. di Dio); imperciò che si faranno aguglie, e voleranno in cielo. |
6 Μη τρωγε τον αρτον του φθονερου, μηδε επιθυμει τα εδεσματα αυτου? | 6 Allo uomo invidioso non tenere compagnia, (nè in colui che mette sua speranza nelle venture che già non verranno), e non desiderrai suoi cibi. |
7 διοτι καθως φρονει εν τη ψυχη αυτου, τοιουτος ειναι? φαγε και πιε, λεγει προς σε? αλλ' η καρδια αυτου δεν ειναι μετα σου. | 7 Cotali genti somigliano coloro che [non sanno] ciò sia veritade. Con quello cotal uomo non mangiare già; chè quando elli ti darà mangiare, tanto averatti meno al suo cuore. |
8 Το ψωμιον, το οποιον εφαγες, θελεις εξεμεσει και θελεις χασει τας γλυκειας συνομιλιας σου. | 8 E del malvagio esempio, che tu piglierai con quello cotale uomo, ti converrà fare penitenza anzi che tu debba trapassare. E perciò fa male chi si mette in malvagia compagnia, e perde assai del suo buono nome. |
9 Μη λαλει εις τα ωτα του αφρονος? διοτι θελει καταφρονησει την σοφιαν των λογων σου. | 9 (Guàrdati d' avere questione con niuno disleale, e) dinanzi all' uomo malvagio ti devi guardare di ben dire; chè tu gliene dispiaci in tutto; e molto viene in gran dispetto il malvagio, quando elli vede fare bene; (chè elli vuole tutta via essere migliore di tutti ). |
10 Μη μετακινει ορια αρχαια? και μη εισελθης εις τους αγρους των ορφανων? | 10 (Niuna convenzione non guardare a fare con loro, e loro diritto non tòrre, nè) al povero non rapire lo suo diritto; chè il povero e l' orfano fanciullo difende il nostro Signore; (e bene lo mostra; chè tanto com' elli andò per terra, egli amoe più il povero che il ricco). |
11 διοτι ο Λυτρωτης αυτων ειναι ισχυρος? αυτος θελει εκδικασει την δικην αυτων εναντιον σου. | 11 (E dice) egli è vendicatore delle povere genti contro li folli e ricchi; e intende come il ricco uomo mena il povero. |
12 Προσκολλησον την καρδιαν σου εις την παιδειαν και τα ωτα σου εις τους λογους της γνωσεως. | 12 (Bello figliuolo), guarda che il tuo cuore intenda tutto a dottrina e a sapienza; (e quando tu intendi la malvagia parola, tanto tosto quanto più puoi del tuo cuore e delle tue orecchie la lieva ). |
13 Μη φειδου να παιδευης το παιδιον? διοτι εαν κτυπησης αυτο δια της ραβδου, δεν θελει αποθανει? | 13 Il fanciullo, tanto quanto egli è giovane e picciolo, castigalo tuttavia; e fàllo temere e per insegnamento e per batterlo colla vergella. |
14 συ κτυπων αυτο δια της ραβδου, θελεις ελευθερωσει την ψυχην αυτου εκ του αδου. | 14 E se tu il castighi (e mettilo in questo secolo in buona dottrina, e in buona vita e in timore ed altro), tu lo guarderai dalla morte dello inferno. (Molto desidera Iddio, che l' uomo si tragga di peccato, e ch' elli si tenga nel suo servigio; e bene il mostra in più maniere, quando elli dice a tutti comunemente per Salomone): |
15 Υιε μου, εαν η καρδια σου γεινη σοφη, θελει ευφραινεσθαι και η καρδια εμου? | 15 Bello figliuolo, se tuo cuore e te riguardi di mala vita (e di malo affare), il mio cuore sarà in pace con teco; (e guarderatti d'avversitade e da tribulazione). |
16 και τα νεφρα μου θελουσιν αγαλλεσθαι, οταν τα χειλη σου λαλωσιν ορθα. | 16 E molto mi piace, se tu guardi la tua lingua e la tua bocca nettamente (sanza dire villania. o male d'altrui ). |
17 Ας μη ζηλευη η καρδια σου τους αμαρτωλους? αλλ' εσο εν τω φοβω του Κυριου ολην την ημεραν? | 17 Non avere usanza di malvagio, (e nè essere malvagio uomo in ricchezza e in pace in questo mondo); ma tutti li dì della vita tua, (o povero o ricco che tu ti sia), temi Iddio (e metti in lui tutta tua speranza). |
18 διοτι βεβαιως ειναι αμοιβη, και η ελπις σου δεν θελει εκκοπη. | 18 Ello ti sarà renduto il dì del giudicio; e bene sappi che il soprano re non ti dimenticherà giammai. |
19 Ακουε συ, υιε μου, και γινου σοφος, και κατευθυνε την καρδιαν σου εις την οδον. | 19 Intendi ciò che io t' insegno; sii savio; informa il tuo cuore e la tua vita nella via di veritade. |
20 Μη εσο μεταξυ οινοποτων, μεταξυ κρεοφαγων ασωτων? | 20 Sopra tutte cose ti guarda di malvagia compagnia, e di coloro che non hanno cura di menare buona vita e sanza peccato, |
21 διοτι ο μεθυσος και ο ασωτος θελουσι πτωχευσει? και ο υπνωδης θελει ενδυθη ρακη. | 21 e di coloro che vogliono avere dell' altrui, e di coloro che portano falso testimonio contro altrui, e danno malvagio consiglio altrui; da loro discendenti saranno distrutti (e verranno a mala confusione), e al dì dirieto anderanno in corpo e in anima allo inferno. |
22 Υπακουε εις τον πατερα σου, οστις σε εγεννησε? και μη καταφρονει την μητερα σου, οταν γηραση. | 22 Intendi di cuore colui che ti generoe, (e intendi ciò ch' elli t'insegna); e non dispregiare già la tua madre, quand' ella invecchia, (e quand' ella sarà in malattia e in povertade). |
23 Αγοραζε την αληθειαν και μη πωλει? την σοφιαν και την παιδειαν και την συνεσιν. | 23 E non mentire (per cosa che tu odi), e se alcuno ha mestiero del tuo consiglio, sì lo consiglia per amor di Dio sanza nullo pregio; e insegna a coloro che n' hanno bisogno, (se tu sai più che non sanno loro, e si di' loro ciò ch' elli ti domandano). |
24 Ο πατηρ του δικαιου θελει χαρη σφοδρα? και οστις γεννα σοφον υιον, θελει ευφραινεσθαι εις αυτον. | 24 Molto puote avere grande gioia quello che hae il figliuolo prode uomo; e quello che hae savio figliuolo ne deve essere molto lieto. |
25 Ο πατηρ σου και η μητηρ σου θελουσιν ευφραινεσθαι? μαλιστα εκεινη, ητις σε εγεννησε, θελει χαιρει. | 25 Sia tale che il tuo padre e la madre tua (e li tuoi amici) abbino onore di te. |
26 Υιε μου, δος την καρδιαν σου εις εμε, και ας προσεχωσιν οι οφθαλμοι σου εις τας οδους μου? | 26 Figliuolo mio, dammi il cuor tuo, e gli occhi tuoi guardino i fatti mici. (E se tu altrimenti vivi che tu non devi, tu sarai dolore a tutti li tuoi amici, quanto ti sarà misavvenuto). |
27 διοτι η πορνη ειναι λακκος βαθυς? και η αλλοτρια γυνη στενον φρεαρ. | 27 L'un dì appresso l'altro cade il malvagio uomo in peccato, e non se ne avvede infino a tanto che viene alla fossa di disperazione; leggermente cade l' uomo in peccato mortale. |
28 Αυτη προσετι ενεδρευει ως ληστης και πληθυνει τους παραβατας μεταξυ των ανθρωπων. | 28 (Ma grande gravezza è a lasciare ciò che li piace e che gli diletta; chè la cattiva carne dell' uomo ella non ha cura, se none di peccare e di viltade; ma alla fine gli verrà molto caro comprato). Or ella sta a tradimento, come ladro nella via; e se non trova chi si difenda, sì gli uccide. |
29 Εις τινα ειναι ουαι; εις τινα στεναγμοι; εις τινα εριδες; εις τινα ματαιολογιαι; εις τινα κτυπηματα ανευ αιτιας; εις τινα φλογωσις οφθαλμων; | 29 (In molte maniere volge e inganna il demonio il cuore dell' uomo, inanzi che lo metta in volontade d'alcuno peccato; e quando elli l'ha tanto menato in mala vita per dislealtà, alla fine il trae alla morte dello inferno. E perciò dice Salomone, che il demonio agguarda l' uomo, come ladro, inganna tutti coloro ch' elli puote trarre a peccato). Or chi averà i guai? or chi averae le zuffe? or chi avrà l' inferno? or chi sarà fedito sanza colpa? or cui conviene portare gli occhi bassi? |
30 Εις τους εγχρονιζοντας εν τω οινω? εις εκεινους οιτινες διαγουσιν ανιχνευοντες οινοποσιας. | 30 Non a coloro i quali sono mentovati di sopra, cioè bevitori e rangolosi di tener la coppa a bocca? (E coloro che menano vita disleale, non hanno cura di loro ammendare e nè di servire a Dio; non è già maraviglia, s' egli addiviene di coloro misavventura; e come più gli misavviene, tanto è più grande dolore a lui, inanzi a tutti quanti li suoi amici ). |
31 Μη θεωρει τον οινον οτι κοκκινιζει, οτι διδει το χρωμα αυτου εις το ποτηριον, οτι καταβαινει ευαρεστως. | 31 Non desiderare già di bere troppo vino per la bellezza di lui, (chè addiviene molto male per troppo bere); però che il vino entra molto dolcemente, |
32 Εν τω τελει αυτου δακνει ως οφις και κεντρονει ως βασιλισκος? | 32 ma nella fine mette l'uomo a troppo mal agio; elli fae tali cose, donde elli si ripenterebbe poi, se potesse. |
33 Οι οφθαλμοι σου θελουσι κυτταξει αλλοτριας γυναικας, και η καρδια σου θελει λαλησει αισχρα? | 33 E lo soperchio bere del vino sì muove l'uomo a iussuria; (e sì gli fa dire e fare di grandi oltraggi); e brievemente l' uomo, che volentieri s' inebria, non può celare cosa che sappia. |
34 και θελεις εισθαι ως κοιμωμενος εν μεσω θαλασσης, και ως κοιτωμενος επι κορυφης, καταρτιου? | 34 (E perciò dice Salomone:) l' uomo che non si guarda (e che non cura cosa che faccia) sì è come quello che deve governare la nave e (hae il governamento perduto, per ch' egli sarà come quello) dorme nel mezzo del mare; (che non si guarda nel mondo contro alle tentazioni del demonio; e chi a tutti i vizii e tutti peccati si abbandona, adunque bene ha perduto il governamento, quando la sua vita è ciascuno di alla morte dello inferno). |
35 με ετυπτον, θελεις ειπει, και δεν επονεσα? με εδειραν, και δεν ησθανθην? ποτε θελω εγερθη, δια να υπαγω να ζητησω αυτον παλιν; | 35 E tale uomo dice: e' m' ha battuto, e io [non] lo sentiroe; giae io sono tratto da molti, e sì non mi sento niente di duolo; desidera ancora di vegghiare e trovare del vino per inebriarsi. (E perciò che Dio è molto misericordioso, l' ha istretto a penitenza, e non gli rende tanto tosto il suo merito, e' sì non teme malo affare; anzi pensa che ne lascerae la sua mala vita). |