Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Giudici 15


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 ORA, dopo alquanti giorni, al tempo della ricolta delle biade, Sansone andò a visitare la sua moglie, portandole un capretto, e disse: Io voglio entrar dalla mia moglie, in camera sua; ma il padre di essa non gli permise di entrarvi.1 Dopo un po' di tempo, essendo vicini i giorni della messe del grano, Sansone andò a veder sua moglie e le portò un capretto; ma non potè entrare secondo il solito nella camera di lei, perchè il padre di essa glielo impedì, dicendo:
2 E gli disse: Io stimava sicuramente che del tutto tu l’odiavi; e però la diedi al tuo compagno; la sorella sua minore non è ella più bella di lei? deh! prendila in luogo di essa.2 « Pensando che tu non le volessi bene, l'ho data al tuo amico; ma c'è la sua sorella, più giovane e più bella di lei, puoi sposar questa invece della prima ».
3 E Sansone disse loro: Ora non avrò colpa de’ Filistei, quando io farò loro del male.3 Sansone gli rispose: « Fin da questo giorno non ci avrò colpa io se farò del male ai Filistei ».
4 Sansone adunque andò, e prese trecento volpi; prese ancora delle fiaccole; e, volte le code delle volpi l’una contro all’altra, mise una fiaccola nel mezzo fra due code.4 E, andatosene, prese trecento volpi, e, legatele a due a due per le code,
5 Poi accese le fiaccole, e cacciò le volpi nelle biade de’ Filistei, ed arse le biade ch’erano in bica, e quelle ch’erano ancora in piè, e le vigne, e gli ulivi.5 fra le quali incastrò delle torce accese, diede loro la via, perchè si sbandassero in ogni parte. Queste, entrate subito tra le biade dei Filistei, appiccarono il fuoco tanto ai grani già ammassati quanto a quelli non segati, e cosi grandi furono le fiamme, che furon distrutte anche le vigne e gli uliveti.
6 E i Filistei dissero: Chi ha fatto questo? E fu detto: Sansone, genero di quel Timneo; perciocchè egli ha presa la sua moglie, e l’ha data al suo compagno. E i Filistei andarono, ed arsero col fuoco lei, e suo padre.6 Dissero allora i Filistei: « Chi ha fatto questa cosa? » Fu loro risposto: « Sansone, genero del Tamnateo; e l'ha fatta, perchè gli ha tolta la moglie per darla a un altro ». Allora i Filistei andarono e bruciarono tanto la donna come il padre di lei.
7 E Sansone disse loro: Fate voi a questo modo? se io non mi vendico di voi; poi resterò.7 Ma Sansone disse loro: « Non ostante quello che avete fatto, ho ancora da prendere contro di voi delle vendetti?, avanti di darmi pace »
8 Ed egli li percosse con grande sconfitta, percotendoli con la coscia in su i fianchi. Poi discese, e si fermò nella caverna della rupe di Etam8 E li battè con tale sconfitta che essi stupiti mettevan la gamba sopra la coscia. Sceso di poi a dimorare nella caverna del masso di Etam.
9 E i Filistei salirono, e si accamparono in Giuda, e si sparsero in Lehi.9 Allora i Filistei invasero la terra di Giuda, e si accamparono in un luogo che poi fu detto Lechi, cioè Mascella, e lì si sparse il loro esercito.
10 E gli uomini di Giuda dissero: Perchè siete voi saliti contro a noi? Ed essi dissero: Noi siamo saliti per far prigione Sansone; acciocchè facciamo a lui, come egli ha fatto a noi.10 E quelli della tribù di Giuda dissero loro: « Perchè venite ad assalirci? » Risposero: « Siam venuti per legar Sansone, per trattarlo come ha trattato noi ».
11 E tremila uomini di Giuda discesero nella caverna della rupe di Etam, e dissero a Sansone: Non sai tu che i Filistei signoreggiano sopra noi? Che cosa è dunque questo che tu ci hai fatto? Ed egli disse loro: Come hanno fatto a me, così ho fatto a loro.11 Discesero allora tre mila uomini di Giuda alla spelonca del masso d'Etam, e dissero a Sansone: « Non sai che siamo sotto i Filistei? Perchè hai voluto far queste cose? » Egli rispose loro: « Ho fatto ad essi quel che han fatto a me ».
12 Ed essi gli dissero: Noi siamo discesi per farti prigione, per darti nelle mani dei Filistei. E Sansone disse loro: Giuratemi che voi non vi avventerete sopra me.12 « Siam venuti, gli dissero, a legarti per consegnarti ai Filistei ». E Sansone: « Promettetemi con giuramento di non uccidermi ».
13 Ed essi gli dissero: No; ma ben ti legheremo, e ti daremo nelle mani de’ Filistei; ma non ti faremo già morire. Così lo legarono con due funi nuove, e lo menarono via dalla rupe.13 Risposero: « Non ti ammazzeremo, ti consegneremo soltanto legato ». E legatolo con due funi nuove lo portarono via dal masso di Etam.
14 Quando egli fu giunto a Lehi, i Filistei gli vennero incontro, con grida d’allegrezza; ma lo Spirito del Signore si avventò sopra lui; e le funi ch’egli avea in su le braccia, diventarono come lino che si arde al fuoco, e i suoi legami si sciolsero d’in su le sue mani.14 Quando Sansone giunse al luogo della Mascella, siccome i Filistei gli venivano incontro gridando, lo Spirito del Signore lo investì, e come il lino suol consumarsi all'odore del fuoco, furono strappate e disciolte le funi con cui egli era legato.
15 E, trovata una mascella d’asino non ancora secca, vi diè della mano; e, presala, ammazzò con essa mille uomini.15 E trovata per terra una mascella, una mandibola d'asino, la prese e con essa uccise mille uomini.
16 Poi Sansone disse: Con una mascella d’asino, un mucchio, due mucchi! Con una mascella d’asino, ho uccisi mille uomini!16 E disse: « Con una mascella d'asino li ho maciullati, colla mandibola di un asinello ho ucciso mille uomini ».
17 E, quando ebbe finito di parlare, gittò via di sua mano la mascella; e pose nome a quel luogo Ramat-lehi17 Finito che ebbe di cantare queste parole, gettò via la mascella e diede a quel posto il nome di Ramat-Lechi, cioè Altura della Mascella.
18 Poi ebbe gran sete; e gridò al Signore, e disse: Tu hai messa questa gran vittoria in mano al tuo servo; ed ora ho io a morir di sete, e a cader nelle mani degl’incirconcisi?18 Avendo poi gran sete, gridò al Signore, dicendo: « Tu hai operato per mezzo del tuo servo questa grande liberazione, questa vittoria, ma ecco io muoio di sete e così cadrò nelle mani degli incirconcisi ».
19 Allora Iddio fendè un sasso concavo ch’era in Lehi; e d’esso uscì dell’acqua, onde Sansone bevve, ed egli tornò in vita; perciò pose nome a quel luogo En-haccore; la qual fonte è in Lehi, fino a questo giorno.19 Allora il Signore da una cavità della Mascella d'asino fece scaturire delle acque, alle quali, avendo bevuto, Sansone ristorò lo spirito e riprese forza. Per questo quel luogo fu chiamato Fontana dell'Invocante dalla mascella: essa si trova alla Mascella fino al presente.
20 Ed egli giudicò Israele al tempo dei Filistei vent’anni20 Sansone giudicò Israele per vent'anni, al tempo dei Filistei.