Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Lettera di Giacomo 3


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 FRATELLI miei, non siate molti maestri; sapendo che noi ne riceveremo maggior condannazione.1 Non vogliate essere fatti molti maestri, sapiendo che maggiore giudicio riceverete.
2 Poichè tutti falliamo in molte cose; se alcuno non fallisce nel parlare, esso è uomo compiuto, e può tenere a freno eziandio tutto il corpo.2 Però che in molte cose offendiamo tutti; ma se alcuno in parola non offende, questo è perfetto uomo; e così puote col freno menare intorno tutto il corpo.
3 Ecco, noi mettiamo i freni nelle bocche de’ cavalli, acciocchè ci ubbidiscano, e facciamo volgere tutto il corpo loro.3 Ma se mettemo freno in bocca de' cavalli acciò che consentano a noi, e tutto il corpo lor volgemo intorno.
4 Ecco ancora le navi, benchè sieno cotanto grandi, e che sieno sospinte da fieri venti, son volte con un piccolissimo timone, dovunque il movimento di colui che le governa vuole.4 Ed ecco le navi, conciosia cosa che siano così grandi, e da forti venti (sono) menate, ma son girate intorno da piccolo governamento, dove l' avacciamento del dirizzatore vorrà.
5 Così ancora la lingua è un piccol membro, e si vanta di gran cose. Ecco, un piccol fuoco quante legne incende!5 E così la lingua certamente è piccol membro, e grandi cose innalza; ed ecco quanto (piccol) fuoco come grande selva arde!
6 La lingua altresì è un fuoco, è il mondo dell’iniquità; così dentro alle nostre membra è posta la lingua, la qual contamina tutto il corpo, e infiamma la ruota della vita, ed è infiammata dalla geenna.6 E la lingua è fuoco universale della iniquità. La lingua è ordinata nelle nostre membra, la qual corrompe tutto il corpo, enfiata la rota della nostra natività, infiammata dal fuoco.
7 Poichè ogni generazione di fiere, e d’uccelli, e di rettili, e d’animali marini, si doma ed è stata domata dalla natura umana;7 Imperò che tutte le nature di bestie e di uccelli e di serpenti, e di tutte l' altre cose, si domano e son domate dalla natura umana.
8 ma niun uomo può domar la lingua; ella è un male che non si può rattenere; è piena di mortifero veleno.8 Ma la lingua niuno degli uomini puote domare; (però ch' ) ella è non ripose vole al male, piena di veleno mortale.
9 Per essa benediciamo Iddio e Padre; e per essa malediciamo gli uomini, che son fatti alla simiglianza di Dio.9 Con essa benedicemo Dio Padre; e con essa maledicemo gli uomini, li quali son fatti a similitudine di Dio.
10 D’una medesima bocca procede benedizione e maledizione. Non bisogna, fratelli miei, che queste cose si facciano in questa maniera.10 E di una bocca esce benedizione e maledizione; non è bisogno, fratelli miei, di fare così.
11 La fonte sgorga ella da una medesima buca il dolce e l’amaro?11 Però che la fonte, d' uno forame, non dà acqua dolce e amara.
12 Può, fratelli miei, un fico fare ulive, o una vite fichi? così niuna fonte può gettare acqua salsa, e dolce12 Nè non puote, fratelli miei, il fico dar uva, nè la vite fichi; e così l'acqua salsa non puote fare acqua dolce.
13 CHI è savio e saputo, fra voi? mostri, per la buona condotta, le sue opere, con mansuetudine di sapienza.13 Chi è intra voi savio e maestrato? Dimostri della buona conversazione l'opera sua in suavità di sapienza.
14 Ma, se voi avete nel cuor vostro invidia amara e contenzione, non vi gloriate contro alla verità, e non mentite contro ad essa.14 Che se voi avete intra voi invidia amara, e contendimenti sono ne' vostri cuori, non vogliate glorificarvi, ed essere menzogneri contro alla verità.
15 Questa non è la sapienza che discende da alto; anzi è terrena, animale, diabolica.15 Questa sapienza non è di sopra, ma è terrena e bestiale e del diavolo.
16 Perciocchè, dov’è invidia e contenzione, ivi è turbamento ed opera malvagia.16 Perchè là dove è invidia e contendimento, quivi è non fermezza, ed è ogni opera perversa.
17 Ma la sapienza che è da alto prima è pura, poi pacifica, moderata, arrendevole, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità, e senza ipocrisia.17 Ma quella sapienza ch' è di sopra, prima certamente è casta, poscia pacifica, temperata e soave, consenziente al bene, piena di misericordia e di buoni frutti, (giudicando) senza inganno.
18 Or il frutto della giustizia si semina in pace da coloro che si adoperano alla pace18 Ma il frutto della giustizia in pace è seminato a quelli che fanno la pace.