Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 4


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 ORA, mentre essi parlavano al popolo, i sacerdoti, e il capo del tempio, e i Sadducei, sopraggiunsero loro;1 E dicendo egli queste parole al popolo, sopravennero li sacerdoti e li maestri del tempio e li Saducei (li quali erano una setta, che negavano la resurrezione de' morti).
2 essendo molto crucciosi, perchè ammaestravano il popolo, ed annunziavano in Gesù la risurrezione de’ morti.2 dolendosi che gli apostoli ammaestrassero il popolo, e predicassero la resurrezione di Cristo.
3 E misero loro le mani addosso, e li posero in prigione, fino al giorno seguente, perciocchè già era sera.3 Sì gli presero, e miserli in prigione insino all' altro giorno; e questo fu una sera al tardi.
4 Or molti di coloro che aveano udita la parola credettero; e il numero degli uomini divenne intorno a cinquemila4 Ma già ben cinque milia n' erano convertiti.
5 E il dì seguente, i rettori, anziani, e Scribi, si raunarono in Gerusalemme;5 E la mattina per tempo si raunarono li principi e li scribi in Ierusalem,
6 insieme con Anna, sommo sacerdote; e Caiafa, e Giovanni, ed Alessandro, e tutti quelli che erano del legnaggio sacerdotale.6 e Anna, principe de' sacerdoti, e Caifas e Giovanni e Alessandro, e tutti ch' erano della schiatta de' sacerdoti.
7 E fatti comparir quivi in mezzo Pietro e Giovanni, domandaron loro: Con qual podestà, o in nome di chi avete voi fatto questo?7 E ponendo gli apostoli in mezzo, sì gli domandarono, in cui virtù e in che nome avevano fatto questo (miracolo di sanare quello zoppo).
8 Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: Rettori del popolo, ed anziani d’Israele;8 Alli quali (santo) Pietro, pieno (di fervore) di Spirito Santo, rispose e disse: principi del popolo, e voi altri seniori, udite:
9 poichè oggi noi siamo esaminati intorno ad un beneficio fatto ad un uomo infermo, per saper come egli è stato sanato;9 Se noi oggi (ci domandate ed) esaminate, in cui virtù questo infermo è sanato,
10 sia noto a tutti voi, ed a tutto il popolo d’Israele, che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareo, che voi avete crocifisso, e il quale Iddio ha suscitato da’ morti; in virtù d’esso comparisce quest’uomo in piena sanità in presenza vostra.10 sappiate voi, e tutta la plebe d' Israel, ch' egli è sanato nel nome del nostro Signore Iesù Cristo Nazareno, il quale voi crucifiggeste, e il quale Dio suscitò da morte; questo è inanzi da voi sano.
11 Esso è quella pietra, che è stata da voi edificatori sprezzata, la quale è divenuta il capo del cantone.11 Questo Iesù è la pietra reprobata dagli edificatori (come profetò il profeta David), e poi è constituita e posta in capo del cantone
12 E in niun altro è la salute; poichè non vi è alcun altro nome sotto il cielo, che sia dato agli uomini, per lo quale ci convenga esser salvati.12 E in nullo altro è salute, se non in lui; e non è altro nome sotto il cielo, dato agli uomini, nel quale si possano salvare.
13 Or essi, veduta la franchezza di Pietro e di Giovanni; ed avendo inteso ch’erano uomini senza lettere, e idioti, si maravigliavano, e riconoscevan bene che erano stati con Gesù.13 (Le quali parole udendo quelli sacerdoti, e) veggendo (l'ardire e) la constanza di Pietro e di Giovanni, e sapendo ch' egli erano uomini idioti senza lettera, e conoscendo ch' egli erano stati discepoli di Iesù, maravigliavansi molto,
14 E veggendo quell’uomo ch’era stato guarito quivi presente con loro, non potevano dir nulla incontro14 massimamente veggendo presente e sano quello ch' era stato zoppo; onde non potendo contradire (nè negare il miracolo),
15 Ed avendo lor comandato di uscire dal concistoro, conferivan fra loro, dicendo:15 fecerli stare in disparte fuori del concilio, e ragionavano insieme.
16 Che faremo a questi uomini? poichè egli è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che un evidente miracolo è da loro stato fatto; e noi nol possiamo negare.16 E dicevano: or che faremo di questi uomini? chè noi pure veggiamo che il miracolo è manifesto, e non possiamo far che non si palesi nel popolo.
17 Ma, acciocchè questo non si spanda maggiormente fra il popolo, divietiam loro con severe minacce, che non parlino più ad alcun uomo in questo nome.17 Ma (facciamo così) minacciamogli, e comandiamo loro, che non parlino più di questo nome mai a niuno.
18 Ed avendoli chiamati, ingiunser loro che del tutto non parlassero, e non insegnassero nel nome di Gesù.18 E così feceno.
19 Ma Pietro, e Giovanni, rispondendo, dissero loro: Giudicate voi, s’egli è giusto nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi, anzi che a Dio.19 (Le parole delli quali e comandamenti udendo) Pietro e Giovanni risposero (arditamente), e dissero se giusta e conveniente cosa è nel conspetto di Dio, che noi più presto obbediamo voi che Dio, voi medesimi lo giudicate.
20 Poichè, quant’è a noi, non possiam non parlare le cose che abbiam vedute, ed udite.20 Chè per certo (sappiate che) noi non possiamo tacere quelle cose che abbiamo vedute e udite.
21 Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando nulla da poterli castigare, per cagion del popolo; poichè tutti glorificavano Iddio di ciò ch’era stato fatto.21 E dopo queste cose li principi e sacerdoti, minacciandoli, gli lassorono, non trovando in loro. cagione per la quale li potessero punire, massimamente temendo il popolo il quale era tutto commosso in ammirazione e in riverenza degli apostoli,
22 Perciocchè l’uomo, in cui era stato fatto quel miracolo della guarigione, era d’età di più di quarant’anni22 per lo predetto miracolo del zoppo drizzato e sanato, il quale aveva più di quaranta anni.
23 Or essi, essendo stati rimandati, vennero a’ loro, e rapportaron loro tutte le cose che i principali sacerdoti, e gli anziani avean lor dette.23 Poi che (per il predetto modo) furono lassati, trovarono la loro compagnia; e disseno loro quello che gli era intravenuto e incontrato da' sommi sacerdoti.
24 Ed essi, uditele, alzaron di pari consentimento la voce a Dio, e dissero: Signore, tu sei l’Iddio che hai fatto il cielo, e la terra, e il mare, e tutte le cose che sono in essi;24 Le quali cose quelli udendo, unanimamente tutti gridando a Dio orarono, e dissero: o Signore Dio, tu che facesti il cielo e la terra, il mare e ciò che in essi si contiene,
25 che hai, per lo Spirito Santo, detto per la bocca di Davide, tuo servitore: Perchè hanno fremuto le genti, ed hanno i popoli divisate cose vane?25 e il quale per la bocca del tuo servo David, il quale spirasti del tuo Santo Spirito, dicesti: il perchè le genti hanno stridato, e li popoli pensato le falsità?
26 I re della terra son compariti, e i principi si son raunati insieme contro al Signore, e contro al suo Cristo.26 stettero li re della terra, e li principi si raunorono in uno contra del Signore e contra il Cristo suo?
27 Poichè veramente, contro al tuo santo Figliuolo, il quale tu hai unto, si sono raunati Erode, e Ponzio Pilato, insiem co’ Gentili, e co’ popoli d’Israele;27 (tu vedi che la detta profezia ora si compie e verifica in questo fatto, in ciò che vedi che) in questa città sono congregati (e hanno fatto setta) contra al tuo fanciullo santo Iesù, il quale tu ungesti (di unzione di Spirito Santo), Erode e Ponzio Pilato con le genti e co' popoli d' Israel,
28 per far tutte le cose, che la tua mano, e il tuo consiglio aveano innanzi determinato che fosser fatte.28 a (perseguitarlo e) fare contra a lui quello che tu hai (promesso e) ordinato secondo il tuo consiglio (santo ed eterno).
29 Or al presente, Signore, riguarda alle lor minacce, e concedi ai tuoi servitori di parlar la tua parola con ogni franchezza;29 Ora ti preghiamo, Signore, che tu ragguardi alle minaccie che ci hanno fatte, e dà a noi, servi tuoi, fiducia di parlare (in predicare) le tue parole;
30 porgendo la tua mano, acciocchè si faccian guarigioni, e segni, e prodigi, per lo nome del tuo santo Figliuolo Gesù.30 e dacci grazia di rendere sanità agli infermi, e di fare altri segni e miracoli nel nome del tuo santo Figliuolo Iesù.
31 E dopo ch’ebbero orato, il luogo ove erano raunati tremò; e furon tutti ripieni dello Spirito Santo, e parlavano la parola di Dio con franchezza31 E fatta questa orazione, il luogo nel quale egli erano congregati si commosse; e tutti furono ripieni di Spirito Santo, e parlavano con fidanza la parola di Dio.
32 E LA moltitudine di coloro che aveano creduto avea uno stesso cuore, ed una stessa anima; e niuno diceva alcuna cosa, di ciò ch’egli avea, esser sua; ma tutte le cose erano loro comuni.32 E di tutta la moltitudine de' credenti era uno animo e uno volere; e ogni loro bene era comune.
33 E gli apostoli con gran forza rendevan testimonianza della risurrezion del Signor Gesù; e gran grazia era sopra tutti loro.33 E con grande virtù (e baldanza) rendevano gli apostoli testimonianza della resurrezione del nostro Signore Iesù Cristo; e grande grazia era in loro.
34 Poichè non vi era alcun bisognoso fra loro; perciocchè tutti coloro che possedevan poderi, o case, vendendole, portavano il prezzo delle cose vendute,34 E fra loro nissuno non era bisognoso; perciò che (come detto è, avevano ogni cosa in comune, sì che) qualunque avesse alcuna possessione di campi o di case, sì la vendeva;
35 e lo mettevano a’ piedi degli apostoli; e poi era distribuito a ciascuno, secondo ch’egli avea bisogno.35 e p?neva il prezzo a' piedi degli apostoli; e dividevasi a ciascuno, secondo ch' era di bisogno.
36 Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba il che, interpretato, vuol dire: Figliuol di consolazione, Levita, Cipriota di nazione,36 E Iosef, il quale fu poi chiamato dagli apostoli Barnaba, che vien a dire Figliuolo di consolazione, levita di Cipri,
37 avendo un campo, lo vendè, e portò i danari, e li pose a’ piedi degli apostoli37 avendo uno campo, vendettelo; e recò il prezzo, e poselo a' piedi degli apostoli.