Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Michea 7


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 AHI lasso me! perciocchè io son divenuto come quando si son fatte le ricolte de’ frutti della state; come quando si è racimolato dopo la vendemmia; non vi è più grappolo da mangiare; l’anima mia ha desiderato un frutto primaticcio.1 - Sventurato me! Sono come chi d'autunno raccoglie i raspoli dopo la vendemmia; non c'è più un grappolo da mangiare, un fico precoce che tanto desiderava l'anima mia!
2 L’uomo pio è venuto meno in terra, e non vi è più alcun uomo diritto fra gli uomini; tutti quanti insidiano al sangue, ognuno caccia con la rete al suo fratello.2 L'uomo santo è scomparso dalla terra, una persona onesta non c'è più tra gli uomini; tutti sono impigliati in delitti di sangue, si cercano a morte gli uni gli altri.
3 Ambe le mani sono intente a far male a più potere; il principe chiede, e il giudice giudica per ricompensa, e il grande pronunzia la perversità dell’anima sua, ed essi l’intrecciano.3 Il male che fanno colle loro mani lo dicon bene; il magistrato esige: il giudice fa a seconda ch'è retribuito; il magnate parla come lo indetta la passione dell'anima sua, e intralciano ogni cosa.
4 Il miglior di loro è come una spina, il più diritto è peggior che una siepe; il giorno delle tue guardie, la tua punizione è venuta; ora sarà la lor perplessità.4 Il migliore di essi è come un pruno, il più diritto come lo spino di una siepe. Ma il giorno della segnalazione, la tua visita viene; allora sarà finita per loro.
5 Non credete al famigliare amico, non vi confidate nel conduttore; guarda gli usci della tua bocca da colei che ti giace in seno.5 Non vogliate credere all'amico; non fidatevi di chi vi guida; con colei che dorme sul tuo seno, guarda bene prima d'aprire la bocca;
6 Perciocchè il figliuolo villaneggia il padre, la figliuola si leva contro alla madre, e la nuora contro alla suocera; i famigliari di ciascuno sono i suoi nemici6 il figlio si ribella al padre e la figlia insorge contro la madre; la nuora contro la suocera e l'uomo ha, nei suoi familiari, altrettanti nemici».
7 Ma io starò alla veletta, riguardando al Signore; io aspetterò l’Iddio della mia salute; l’Iddio mio mi esaudirà.7 «Ma io alzerò lo sguardo al Signore, aspetterò Dio mio salvatore, il mio Dio mi esaudirà.
8 Non rallegrarti di me, nemica mia; se son caduta, io mi rileverò; se seggo nelle tenebre, il Signore mi sarà luce.8 O mia nemica, non ti rallegrare di me se sono caduta, perchè risorgerò: quando starò assisa nell'oscurità, il Signore è mia luce.
9 Io porterò l’indegnazione del Signore; perciocchè io ho peccato contro a lui, finchè egli dibatta la mia lite, e mi faccia ragione, e mi tragga fuori alla luce; finchè io vegga la sua giustizia.9 Sopporterò l'ira del Signore, perchè l'ho offeso, finchè giudichi la mia causa e mi faccia ragione; egli mi farà uscire alla luce e vedrò la sua giustizia.
10 Allora la mia nemica lo vedrà, e vergogna la coprirà; essa che mi diceva: Dov’è il Signore Iddio tuo? gli occhi miei vedranno in lei ciò che desiderano; ora sarà ridotta ad esser calpestata, come il fango delle strade.10 Lo vedrà la mia nemica e resterà coperta di confusione, essa che dice a me: - Dov'è il Signore Dio tuo? - I miei occhi la contempleranno, essa verrà allora calpestata, come il fango delle piazze!
11 Nel giorno stesso che le tue chiusure saranno riedificate, l’editto si allontanerà.11 Verrà giorno in cui saranno rifabbricate le tue rovine; in quel giorno sarà abrogata la legge contro di te.
12 In quel tempo si verrà a te fin dall’Assiria; e dalle città del paese della fortezza; e dal paese della fortezza fino al fiume, e da un mare fino all’altro, e da un monte fino all’altro.12 In quel giorno, a te dall'Assiria e alle città murate, e dalle città murate al Fiume, e da mare a mare, e da monte a monte, si andrà e si verrà.
13 Ma pure il paese sarà messo in desolazione, per cagion de’ suoi abitanti, per lo frutto de’ lor fatti13 La terra sarà tutta in abbandono a causa dei suoi abitanti, chè tale frutto hanno ricavato dalle loro azioni.
14 Pastura il tuo popolo con la tua verga; la greggia della tua eredità, che se ne sta solitaria nelle selve, in mezzo di Carmel; pasturi ella in Basan, ed in Galaad, come a’ dì antichi.14 Conduci al pascolo il tuo popolo col tuo vincastro, le pecore della tua eredità, soli abitatori in mezzo al bosco del Carmelo; usciranno alla pastura in Basan e in Galaad, come ai tempi antichi.
15 Io le farò veder cose maravigliose, come a’ dì che tu uscisti del paese di Egitto.15 Io ti farò vedere prodigi, come nei giorni della tua uscita dall'Egitto.
16 Le genti vedranno queste cose, e saranno svergognate di tutta la lor potenza; si metteranno la mano in su la bocca, le loro orecchie saranno assordate.16 Le genti vedranno e resteranno confuse di tutta la loro prepotenza; staranno con la mano alla bocca e avranno le orecchie assordate.
17 Leccheranno la polvere, come la biscia, come i rettili della terra; tremeranno da’ lor ricetti, e si verranno ad arrendere al Signore Iddio nostro, con ispavento; e temeranno di te.17 Come serpenti lambiranno la polvere, come rettili si rimpiatteranno tremanti nelle loro dimore, avranno paura del Signore Dio vostro, timore di te.
18 Chi è l’Iddio pari a te, che perdoni l’iniquità, e passi di sopra al misfatto del rimanente della tua eredità? egli non ritiene in perpetuo l’ira sua; perciocchè egli prende piacere in benignità.18 Qual Dio è simile a te, che togli l'iniquità e passi sopra il peccato di quei che sono rimasti della tua eredità? Egli non lascerà più libero corso al suo sdegno, perchè è amante della misericordia.
19 Egli avrà di nuovo pietà di noi, egli metterà le nostre iniquità sotto i piedi, e getterà nel fondo del mare tutti i nostri peccati.19 Egli si rivolgerà e avrà pietà di noi, abrogherà le nostre iniquità e getterà nel profondo del mare tutti i nostri peccati.
20 Tu atterrai a Giacobbe la verità, e ad Abrahamo la benignità, la quale tu giurasti a’ nostri padri già anticamente20 Starai garante a Giacobbe della verità e ad Abramo della misericordia che hai giurato ai nostri padri dai tempi antichi».