Scrutatio

Venerdi, 17 maggio 2024 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Geremia 40


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DIODATIEINHEITSUBERSETZUNG BIBEL
1 LA parola che fu dal Signore indirizzata a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capitano delle guardie, l’ebbe rimandato da Rama, quando lo prese. Or egli era legato di catene in mezzo della moltitudine di que’ di Gerusalemme, e di Giuda, ch’erano menati in cattività in Babilonia.1 Das Wort, das vom Herrn an Jeremia erging, nachdem ihn Nebusaradan, der Kommandant der Leibwache, in Rama freigelassen hatte. Dieser hatte ihn nämlich holen lassen, als er, mit Handschellen gefesselt, sich mitten unter den Gefangenen von Jerusalem und Juda befand, die nach Babel weggeführt werden sollten.
2 Il capitano delle guardie adunque prese Geremia, e gli disse: Il Signore Iddio tuo aveva pronunziato questo male contro a questo luogo.2 Der Kommandant der Leibwache holte Jeremia und sagte zu ihm: Jahwe, dein Gott, hatte diesem Ort dieses Unheil angedroht.
3 Ed il Signore altresì l’ha fatto venire, ed ha fatto secondo ch’egli aveva parlato; perciocchè voi avete peccato contro al Signore, e non avete ubbidito alla sua voce; laonde questo vi è avvenuto.3 Jetzt hat Jahwe seine Drohung eintreffen lassen und vollstreckt; denn ihr habt gegen Jahwe gesündigt und nicht auf seine Stimme gehört. So musste euch dieses Schicksal treffen.
4 Or al presente, ecco, io ti sciolgo oggi dalle catene, che tu hai in sulle mani; se ti piace di venir meco in Babilonia, vieni, ed io avrò cura di te; ma, se non ti aggrada di venir meco in Babilonia, rimantene; ecco, tutto il paese è al tuo comando; va’ dove ti parrà e piacerà.4 Nun aber löse ich dir heute die Fesseln an deinen Händen. Wenn es dir beliebt, mit mir nach Babel zu kommen, so komm mit und ich will für dich sorgen. Willst du aber nicht mit mir nach Babel kommen, so lass es! Siehe, das ganze Land liegt vor dir; du kannst gehen, wohin du willst.
5 E perciocchè Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, il quale il re di Babilonia ha costituito sopra le città di Giuda, non ritornerà ancora, ritorna tu a lui, e dimora con lui in mezzo del popolo; ovvero, va’ dovunque ti piacerà. E il capitano delle guardie gli diede provvisione per lo viaggio, ed un presente, e l’accomiatò.5 Wenn du es vorziehst dazubleiben, so kehre um zu Gedalja, dem Sohn Ahikams, des Sohnes Schafans, den der König von Babel über das Land Juda gesetzt hat. Bleib bei ihm mitten unter dem Volk oder geh, wohin du willst. Der Kommandant der Leibwache gab ihm Reisevorrat sowie ein Geschenk und entließ ihn.
6 Geremia adunque venne a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, in Mispa, e dimorò con lui, in mezzo del popolo, ch’era restato nel paese6 Jeremia ging zu Gedalja, dem Sohn Ahikams, nach Mizpa und blieb bei ihm mitten unter dem Volk, das im Land übrig geblieben war.
7 Or tutti i capi della gente di guerra, ch’erano per la campagna, colla lor gente, avendo inteso che il re di Babilonia aveva costituito Ghedalia, figliuolo di Ahicam, sopra il paese, e che gli aveva dati in governo uomini, e donne, e piccoli fanciulli; e questi, de’ più poveri del paese, d’infra quelli che non erano stati menati in cattività in Babilonia;7 Alle Truppenführer, die samt ihren Mannschaften noch über das freie Feld verstreut waren, erfuhren, dass der König von Babel Gedalja, den Sohn Ahikams, als Statthalter im Land eingesetzt und ihm Männer, Frauen und Kinder sowie jenen Teil der armen Bevölkerung unterstellt habe, der nicht nach Babel weggeführt worden war.
8 vennero a Ghedalia, in Mispa, cioè: Ismaele, figliuolo di Netania; e Giohanan, e Gionatan, figliuoli di Carea; e Seraia, figliuolo di Tanhumet; e i figliuoli di Efai Netofatita; e Iezania, figliuolo d’un Maacatita, colla lor gente.8 Sie kamen nun mit ihren Leuten zu Gedalja nach Mizpa, nämlich Jischmael, der Sohn Netanjas, Johanan und Jonatan, die Söhne Kareachs, Seraja, der Sohn Tanhumets, ferner die Söhne Efais aus Netofa und Jaasanja, der Sohn des Maachatiters.
9 E Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, giurò loro, ed alla lor gente, dicendo: Non temiate di servire a’ Caldei; abitate nel paese, e servite al re di Babilonia, e sarà ben per voi.9 Gedalja, der Sohn Ahikams, des Sohnes Schafans, schwor ihnen und ihren Mannschaften: Fürchtet euch nicht davor, den Chaldäern untertan zu sein. Bleibt im Land und dient dem König von Babel; dann wird es euch gut gehen.
10 E quant’è a me, ecco, io dimoro in Mispa, per presentarmi davanti a’ Caldei, che verranno a noi; ma voi ricogliete il vino, i frutti della state, e l’olio, e riponeteli ne’ vostri vaselli, ed abitate nelle vostre città che avete occupate.10 Seht, ich selber bleibe in Mizpa und vertrete euch vor den Chaldäern, die zu uns kommen. Ihr aber, erntet Wein, Obst und Öl, sammelt es in euren Gefäßen und bleibt in den Ortschaften, die ihr besiedelt.
11 Parimente ancora tutti i Giudei, che erano in Moab, e fra i figliuoli di Ammon, ed in Edom, e quelli ch’erano in qualunque altro paese, avendo inteso che il re di Babilonia aveva lasciato qualche rimanente a Giuda, e che aveva costituito sopra essi Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan,11 Auch alle jene Judäer, die sich in Moab, bei den Ammonitern, in Edom oder in irgendeinem anderen Land aufhielten, erfuhren, dass der König von Babel Juda eine Restbevölkerung gelassen und über sie Gedalja, den Sohn Ahikams, des Sohnes Schafans, als Statthalter eingesetzt habe.
12 se ne ritornarono da tutti i luoghi, dove erano stati dispersi, e vennero nel paese di Giuda, a Ghedalia, in Mispa; e ricolsero vino, e frutti della state, in molto grande abbondanza.12 Daher kehrten alle Judäer aus sämtlichen Orten, wohin sie versprengt waren, zurück und kamen ins Land Juda zu Gedalja nach Mizpa. Man erntete Wein und Obst in großer Menge.
13 Or Giohanan, figliuolo di Carea, e tutti i capi della gente di guerra, che erano per la campagna, vennero a Ghedalia, in Mispa;13 Eines Tages kamen Johanan, der Sohn Kareachs, und alle Truppenführer, die über das freie Feld verstreut waren, zu Gedalja nach Mizpa.
14 e gli dissero: Sai tu bene, che Baalis, re de’ figliuoli di Ammon, ha mandato Ismaele, figliuolo di Netania, per percuoterti a morte? Ma Ghedalia, figliuolo di Ahicam, non credette loro.14 Sie fragten ihn: Weißt du schon, dass Baalis, der König der Ammoniter, Jischmael, den Sohn Netanjas, geschickt hat, um dich ermorden zu lassen? Aber Gedalja, der Sohn Ahikams, glaubte es ihnen nicht.
15 Oltre a ciò, Giohanan, figliuolo di Carea, parlò di segreto a Ghedalia, in Mispa, dicendo: Deh! lascia che io vada, e percuota Ismaele, figliuolo di Netania, e niuno lo risaprà; perchè ti percuoterebbe egli a morte, laonde tutti i Giudei, che si son raccolti appresso di te sarebbero dispersi, e il rimanente di Giuda perirebbe?15 Nun machte Johanan, der Sohn Kareachs, dem Gedalja in Mizpa insgeheim den Vorschlag: Ich will hingehen und Jischmael, den Sohn Netanjas, erschlagen, ohne dass jemand davon erfährt. Warum soll er dich umbringen, sodass alle Judäer, die sich um dich geschart haben, wieder zerstreut werden und der Rest von Juda zugrunde geht?
16 E Ghedalia, figliuolo di Ahicam, disse a Giohanan, figliuolo di Carea: Non farlo; perciocchè tu parli falsamente contro ad Ismaele16 Doch Gedalja, der Sohn Ahikams, entgegnete Johanan, dem Sohn Kareachs: Nein, tu das nicht; denn was du über Jischmael sagst, ist nicht wahr.