Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Salmi 59


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 Mictam di Davide, intorno a ciò che Saulle mando’ a guardar la sua casa, per ucciderlo; dato al capo de’ Musici, sopra Al-tashet. DIO mio, riscuotimi da’ miei nemici; Levami ad alto d’infra quelli che si levano contro a me.1 Al maestro di coro. "Non distruggere". Di Davide. Miktam.
2 Riscuotimi dagli operatori d’iniquità, E salvami dagli uomini di sangue.2 Liberami dai miei nemici, o mio Dio, mettimi al sicuro dai miei aggressori.
3 Perciocchè, ecco, han posti agguati all’anima mia; Uomini possenti si son raunati contro a me; Senza che vi sia in me, nè misfatto, nè peccato, o Signore.3 Liberami dagli operatori d'iniquità, mettimi in salvo dagli uomini di sangue.
4 Benchè, non vi sia iniquità in me, pur corrono, e si apparecchiano; Destati per venire ad incontrarmi, e vedi.4 Poiché, ecco, hanno teso insidie all'anima mia, dei potenti contro di me s'avventano. Non c'è in me trasgressione, non c'è peccato alcuno, o Signore;
5 Tu, dico, Signore Iddio degli eserciti, Dio d’Israele, Risvegliati per visitar tutte le genti; Non far grazia a tutti quelli che perfidamente operano iniquità. Sela.5 bdéstati, vienimi incontro e vedi:
6 La sera vanno e vengono; romoreggiano come cani, E circuiscono la città.6 bsorgi e visita tutti i popoli, non aver pietà di chiunque fa il male.
7 Ecco, sgorgano parole colla lor bocca; Hanno de’ coltelli nelle lor labbra; perciocchè dicono: Chi ci ode?7 Ritornano alla sera, abbaiano come cani e vanno in giro per la città.
8 Ma tu, Signore, ti riderai di loro; Tu ti befferai di tutte le genti.8 Ecco, fanno bava dalle loro bocche, hanno spade fra le loro labbra... Poiché chi ascolta?
9 Io mi guarderò dalla lor forza, riducendomi a te; Perciocchè tu, o Dio, sei il mio alto ricetto.9 Ma tu, o Signore, ti ridi di loro, ti fai beffe di tutti quanti i popoli.
10 L’Iddio mio benigno mi verrà ad incontrare; Iddio mi farà veder ne’ miei nemici quello che io desidero.10 O mia forza, per te io vigilo: sì, o Dio, il mio baluardo sei tu.
11 Non ucciderli già; che talora il mio popolo non lo dimentichi; Falli, per la tua potenza, andar vagando; ed abbattili, O Signore, scudo nostro;11 Venga a me incontro il mio Dio di misericordia, mi faccia gioire Dio su quelli che mi avversano.
12 Per lo peccato della lor bocca, per le parole delle lor labbra; E sieno colti per l’orgoglio loro, E perciocchè tengono ragionamenti di esecrazioni e di menzogne.12 Non li uccidere, affinché non avvenga che se ne dimentichi il mio popolo; disperdili nella tua forza e umìliali, tu, o Signore, che sei il nostro scudo.
13 Distruggili nel tuo furore; distruggili sì che non sieno più; E sappiano, che Iddio signoreggia in Giacobbe, Anzi fino alle estremità della terra. Sela.13 Peccato della loro bocca è la parola delle loro labbra; ma resteranno irretiti nel loro orgoglio. A causa della maledizione menzognera che essi proferiscono
14 Vadano pure, e vengano la sera; romoreggino come cani, E circuiscano la città.14 annientali nel tuo furore, annientali in modo che più non esistano. Sapranno così fino alle estremità della terra che Dio è Signore in Giacobbe.
15 Andranno tapinando per trovar da mangiare; Avvegnachè non sieno sazii, pur passeranno così la notte.15 Ritornano a sera, abbaiano come cani e vanno in giro per la città,
16 Ma io canterò la tua potenza, E la mattina loderò ad alta voce la tua benignità; Perciocchè tu mi sei stato alto ricetto E rifugio, nel giorno che sono stato distretto.16 vanno in cerca di cibo e, se non riescono a saziarsi, passano così la notte.
17 O mia forza, io ti salmeggerò; Perciocchè Iddio è il mio alto ricetto, l’Iddio mio benigno17 Ma io canterò alla tua forza ed esulterò al mattino per la tua misericordia. Poiché un baluardo sei stato per me e un rifugio, quando ero oppresso dall'angustia.
18 O mia forza, a te io canterò. Sì, o Dio, il mio baluardo sei tu, o mio Dio di misericordia.