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Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 30


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 POI Ezechia mandò a dire a tutto Israele, ed a Giuda, ed anche scrisse lettere ad Efraim ed a Manasse, che venissero alla Casa del Signore in Gerusalemme, per celebrar la Pasqua al Signore Iddio d’Israele.1 Mandò Ezechia a tutto Israel [e Giuda]; e scrisse lettere ad Efraim e a Manasse, che venissero nella casa di Dio in Ierusalem, e fecesseno il fase al suo Signore Iddio d' Israel.
2 Ora, il re, ed i suoi principali ufficiali, e tutta la raunanza, aveano preso consiglio in Gerusalemme, di celebrar la Pasqua nel secondo mese.2 Onde fatto il consiglio del re e de' prìncipi e di tutta la congregazione di Ierusalem, ordinarono di fare il fase il secondo mese.
3 Conciossiachè non l’avessero potuta celebrare in quel tempo; perciocchè i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente, ed anche il popolo non era raunato in Gerusalemme.3 Però che non era occorso di potersi fare nel suo tempo; però che i sacerdoti, i quali fossono sufficienti, non erano santificati, e il popolo non era ancora congregato in Ierusalem.
4 E la cosa piacque al re, ed a tutta la raunanza;4 E piacque questo detto al re e a tutta la moltitudine.
5 e statuirono di far passare un bando per tutto Israele, da Beerseba fino in Dan, che si venisse a celebrar la Pasqua al Signore Iddio d’Israele, in Gerusalemme; perciocchè per l’addietro non l’aveano celebrata con quella frequenza che è scritta.5 E fermarono di mandare messi per tutto Israel, da Bersabee insino a Dan, che venissero a fare il fase in Ierusalem al Signore Iddio d' Israel; però che molti non l'aveano fatto, sì come è scritto nella legge.
6 I corrieri adunque andarono, con lettere da parte del re, e de’ suoi principali ufficiali, per tutto Israele e Giuda, dicendo ancora a bocca, secondo il comandamento del re: Figliuoli d’Israele, convertitevi al Signore Iddio d’Abrahamo, d’Isacco, e d’Israele; ed egli si rivolgerà verso il rimanente di voi, che siete scampati delle mani dei re degli Assiri.6 E andarono corrieri con lettere, per comandamento del re e de' suoi prìncipi, per tutto Israel e Giuda, dicendo com'egli avea loro comandato: figliuoli d' Israel, ritornate al Signore Iddio d' Abraam, Isaac e Israel; ed egli ritornerà alle reliquie le quali fuggirono delle mani del re degli Assirii.
7 E non siate come i vostri padri, e come i vostri fratelli, che hanno misfatto contro al Signore Iddio de’ lor padri; laonde egli li ha messi in desolazione come voi vedete.7 Non vogliate essere come furono i vostri padri e fratelli, i quali si partirono dal Signore Iddio de' padri loro; e'diede loro alla morte, sì come voi stessi vedete.
8 Ora, non indurate il vostro collo, come hanno fatto i vostri padri; porgete le mani al Signore, e venite al suo Santuario, il quale egli ha consacrato in perpetuo, e servite al Signore Iddio vostro; e l’ardor della sua ira si stornerà da voi.8 Non vogliate indurare i capi vostri, sì come indurarono i padri vostri; date la mano al Signore, e venite al suo santuario, il quale egli santificoe in eterno; servite al Signore Iddio de' padri vostri, acciò che si cessi da voi l'ira del suo furore.
9 Perciocchè, se voi vi convertite al Signore, i vostri fratelli ed i vostri figliuoli troveranno pietà appresso quelli che li hanno menati in cattività; eziandio per ritornare in questo paese, perciocchè il Signore Iddio vostro è pietoso e misericordioso, e non rivolgerà la sua faccia indietro da voi, se voi vi convertite a lui.9 Però che, se voi vostri figliuoli e li vostri ritornerete al Signore, li fratelli ritroveranno misericordia da' loro signori, i quali gli menarono nella prigione, e ritorneranno in questa terra; però che il Signore Iddio vostro sì è pietoso, e non rivolgerà da voi la sua faccia, se voi ritornerete a lui.
10 Que’ corrieri adunque passarono di città in città, nel paese di Efraim e di Manasse, e fino in Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro, e li scherniva.10 E i corrieri andavano tostamente di città in città, per la terra dì Efraim e di Manasse insino a Zabulon, facendo coloro beffe e strazio di loro.
11 Pur nondimeno alcuni uomini di Aser, e di Manasse, e di Zabulon, si umiliarono, e vennero in Gerusalemme.11 Ma pure alquanti uomini di Manasse e Aser e Zabulon, consentendo al consiglio, vennero in Ierusalem.
12 La mano di Dio fu eziandio in Giuda, per dar loro un medesimo cuore, per far ciò che il re, ed i principali, aveano comandato, per parola del Signore12 E in Giuda fu fatta la mano di Dio, acciò che desse loro uno cuore a fare la parola di Dio, secondo il comandamento del re e de' principi suoi.
13 Così si raunò in Gerusalemme un gran popolo, per celebrar la festa degli Azzimi, nel secondo mese; e vi fu una grandissima raunanza.13 E raunaronsi in Ierusalem molti popoli, a fare la solennità dell' azimo nel secondo mese.
14 Ed essi si levarono, e tolsero via gli altari ch’erano in Gerusalemme, tolsero eziandio via tutti gli altari da far profumi, e li gittarono nel torrente Chidron.14 E levandosi disfeceno gli altari, i quali erano in Ierusalem, e tutti i luoghi nei quali si offeriva incenso agl' idoli dissipando, gittarongli nel fiume di Cedron.
15 Poi si scannò la Pasqua nel quartodecimo giorno del secondo mese. Or i sacerdoti ed i Leviti si erano vergognati, e s’erano santificati, ed aveano addotti olocausti nella Casa del Signore.15 E fecero il fase il XIIII dì del mese secondo; e i sacerdoti e i Leviti, santificati, offerirono gli olocausti nella casa di Dio.
16 Laonde essi si presentarono a fare il loro ufficio, secondo che è loro ordinato per la Legge di Mosè, uomo di Dio; i sacerdoti spandevano il sangue, ricevendolo di man de’ Leviti.16 E istetteno nell' ordine loro, secondo la disposizione e la legge di Moisè uomo di Dio; e i sacerdoti riceveano il sangue, il quale si dovea spargere, delle mani de' leviti,
17 Perciocchè molti erano nella raunanza, i quali non si erano santificati; e perciò i Leviti ebbero la cura di scannar gli agnelli della Pasqua per tutti coloro che non erano netti, per santificar quegli agnelli al Signore.17 però che molta turba non era santificata; onde che i Leviti faceano il fase a quelli che non occorreano esser al Signore santificati.
18 Perciocchè una gran parte del popolo, molti di Efraim, e di Manasse, e d’Issacar, e di Zabulon, non si erano purificati; anzi mangiarono la Pasqua altrimenti che non è scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo:18 E grande parte del popolo di Efraim e di Manasse e d' Issacar e di Zabulon, la quale nou era santificata, mangiò il fase non secondo che è scritto; ed Ezechia orò per loro, dicendo: il Signore Iddio perdonerà
19 Il Signore, che è buono, sia placato inverso ciascuno che ha disposto il cuor suo a ricercare Iddio, il Signore Iddio de’ suoi padri; benchè ciò non sia stato secondo la purità del Santuario.19 a tutti quelli i quali con tutto il cuore richieggono il Signore Iddio de' padri loro; e non sarà imputato loro quello meno, cioè che non sono santificati.
20 E il Signore esaudì Ezechia, e sanò il popolo20 Il quale il Signore esaudì, e fue placato al (suo) popolo.
21 Così i figliuoli d’Israele, che si ritrovarono in Gerusalemme, celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande allegrezza; e cantando i Leviti ed i sacerdoti laudi per ciascun giorno al Signore, e sonando con gli strumenti della gloria del Signore.21 E feciono i figliuoli d' Israel, i quali si trovarono in Ierusalem, la solennità dell' azimo sette dì con grande letizia, lodando il Signore ciascuno die; e i Leviti e i sacerdoti, con quelli organi i quali al loro officio si convenia.
22 Ed Ezechia parlò affettuosamente a tutti i Leviti ch’erano bene intendenti nelle cose del servigio del Signore; ed essi mangiarono de’ sacrificii della festa, sette giorni, sacrificando sacrificii da render grazie, e celebrando il Signore Iddio de’ lor padri.22 E favelloe Ezechia al cuore di tutti i Leviti, li quali aveano buona intenzione verso il Signore; e mangiarono sette dì della solennità, offerendo vittime di pacifichi, e laudando il Signore Iddio dei padri loro.
23 E tutta la raunanza prese consiglio di celebrare altri sette giorni; ed essi li celebrarono con allegrezza.23 E piacque a tutta la moltitudine di celebrare altri sette dì; la quale cosa feciono con grande allegrezza.
24 Perciocchè Ezechia, re di Giuda, presentò alla raunanza mille giovenchi, e settemila pecore; i principali presentarono anch’essi alla raunanza mille giovenchi, e diecimila pecore; e molti sacerdoti si erano santificati.24 Ed Ezechia re di Giuda avea dato alla moltitudine mille tori e sette milia pecore; [e i principi] mille tori e dieci milia pecore; e santificossi grande moltitudine di sacerdoti.
25 E tutta la raunanza di Giuda si rallegrò, come anche i sacerdoti, ed i Leviti, e tutta la raunanza di coloro ch’erano venuti d’Israele, e gli avveniticci ch’erano venuti dal paese d’Israele, ed abitavano in Giuda.25 E [sì fu] con letizia tutta la turba di Giuda, così de' sacerdoti e de' Leviti, come di tutta l'altra gente, la quale era raunata (in Ierusalem) d' Israel, e de' proseliti della terra d' Israel, e di quelli che àbitano in Giuda.
26 E vi fu grande allegrezza in Gerusalemme; perciocchè, dal tempo di Salomone, figliuolo di Davide, re d’Israele, non era avvenuta cosa tale in Gerusalemme.26 E fu fatta grande solennità in Ierusalem, quale in questa città non era fatta dal tempo del re Salomone figliuolo di David re d'Israel.
27 Poi i sacerdoti Leviti si levarono, e benedissero il popolo; e la lor voce fu esaudita, e la loro orazione pervenne fino al cielo, all’abitacolo della santità del Signore27 E levaronsi i sacerdoti ei Leviti, benedicendo il Signore; e fu esaudita la voce loro, e pervenne la loro orazione nell' abitacolo santo del cielo.