Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Apocalisse 14


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 E vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.1 E vidi; ed ecco, l' agnello stava sopra il monte Sion, e con quello cento quarantaquattro milia, che avevano il nome suo il nome del Padre suo, scritto nel fronte suo.
2 E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre.2 E udii una voce dal cielo, come voce di molte acque, e come voce grande di tuoni; e la voce ch' io udii, come di molti citaredi che citarizzavano nelle citare sue.
3 Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra.3 E cantavano quasi uno cantico nuovo dinanzi la sede, e dinanzi i quattro animali e li antiqui; e niuno poteva dire il cantico (nuovo), salvo quelli cento quarantaquattro milia, li quali sono comperati della terra.
4 Sono coloro che non si sono contaminati con donne; sono vergini, infatti, e seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello.4 Questi sono quelli li quali con le femine non sono imbrattati, ma sono vergini. Questi sèguitano l'agnello, là dove elli va. Questi sono comperati di tutte primizie a Iddio e all' Agnello.
5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
5 E nella bocca sua non è trovata bugia; senza macula sono avanti il trono di Dio.
6 E vidi un altro angelo che, volando nell’alto del cielo, recava un vangelo eterno da annunciare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo.6 E vidi un altro angelo, volante per mezzo il cielo, che aveva l' evangelio eterno, acciò che lui evangelizzasse alli sedenti sopra la terra, e sopra ogni gente e tribù, e lingua e popolo;
7 Egli diceva a gran voce:
«Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l’ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque».
7 dicendo con grande voce: temete Dio, e date a lui onore, per che vegnirà l'ora del giudicio suo; e adorate quello il quale fece il cielo e la terra, e il mare (e quelle cose che sono in quello) e le fontane delle acque.
8 E un altro angelo, il secondo, lo seguì dicendo:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
quella che ha fatto bere a tutte le nazioni
il vino della sua sfrenata prostituzione».
8 E uno altro angelo seguitò quello, dicendo: egli è cascata Babilonia, città grande, la quale dal vino dell' ira della fornicazione sua ha fatto bevere tutte le genti.
9 E un altro angelo, il terzo, li seguì dicendo a gran voce: «Chiunque adora la bestia e la sua statua, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano,9 E il terzo angelo seguitò quelli, con voce grande dicendo: se alcuno adorerà la bestia e la imagine sua, e riceverà il carattere nel fronte suo, ovver nella mano sua;
10 anch’egli berrà il vino dell’ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello.10 colui beverà del vino dell' ira di Dio, il quale è messedato nel calice dell' ira di Dio, e sarà cruciato con il fuoco e sulfore, nel conspetto de' angeli santi, e dinanzi al cospetto dell' agnello.
11 Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome».11 E il fumo de' tormenti suoi ascenderà in secula seculorum; e non hanno riposo nè dì nè notte chi adorarono la bestia e la imagine sua, e chi riceverà il carattere del nome suo.
12 Qui sta la perseveranza dei santi, che custodiscono i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.
12 Qui è pazienza de' santi li quali servano li comandamenti di Dio e la fede di Iesù.
13 E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: d’ora in poi, beati i morti che muoiono nel Signore. Sì – dice lo Spirito –, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».
13 E udii una voce del cielo, la quale a me disse scrivi: beati i morti, li quali muoiono nel Signore. Da qui avanti disse il Spirito acciò che riposinsi dalle sue fatiche; le sue opere sèguitano loro.
14 E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.14 E vidi; ed ecco, una nebula bianca, e sopra la nebula sedente uno simile al Figliuolo dell' uomo, il quale aveva nel suo capo una corona d'oro, nella sua mano una falce aguzza.
15 Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura».15 E uno altro angelo usciva del tempio, gridando con voce grande a colui che sedeva sopra la nebula: manda la falce tua, e mieti, per che viene l'ora da mietere, conciosia che è seccata la messe della terra.
16 Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
16 E colui che sedeva sopra la nebula mandò la falce sua in terra, e mietette quella.
17 Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata.17 E un altro angelo uscì del tempio, il quale è in cielo, che aveva ancora lui una falce aguzza.
18 Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature».18 E uno altro angelo uscì dell' altare, il quale aveva potenza sopra il fuoco; e gridava con voce grande a quello il quale aveva la falce aguzza, dicendo: manda la tua falce, e vendemmia li grappi di uva della vigna della terra, conciosia che le uve sono mature.
19 L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.19 E mandò l'angelo la falce sua aguzza in terra, e vendemmiò la vigna della terra, e mandò nel lago grande dell' ira di Dio.
20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi.20 E fu calcato il lago fuora della città, e uscì fuori sangue del lago insino alli freni de' cavalli per stadii mille seicento.