Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Abacuc 2


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
1 Sopra la guardia mia starò, e fermerò il passo mio sopra la fortezza; e ragguarderò, acciò che intenda quello che mi sia detto, e quello ch' io risponda a chi mi riprende.
2 Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
2 E il Signore mi rispuose, e disse: scrivi la visione, e spianala sopra le tavole, acciò che chi la leggerà la intenda perfettamente.
3 È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
3 Però che la visione è ancora di lungi; e apparirà in fine, e non mentirà; se egli indugerà, aspettalo; per che colui che dee venire verrà, e non tarderà.
4 Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».
4 Ecco che colui ch' è incredulo, non sarà diritta l'anima sua in lui medesimo; ma il giusto viverà nella fede sua.
5 La ricchezza rende perfidi;
il superbo non sussisterà,
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutte le nazioni,
raduna per sé tutti i popoli.
5 E come il vino inganna colui che lo beve, così sarà l'uomo superbo, e non sarà onorato, però ch' egli ha dilatato, come lo inferno, l'anima sua; ed egli è come la morte, e non s'empierà; e congregherà a sè tutte le genti, e radunerà a sè tutti li popoli.
6 Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:
«Guai a chi accumula ciò che non è suo,
– e fino a quando? –
e si carica di beni avuti in pegno!».
6 Or non parleranno tutti costoro per similitudine sopra di lui, e parleranno di lui per figure oscure, e dirassi: guai a lui che moltiplica le cose non sue? insino a quando aggrava egli contra sè il luto spesso?
7 Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno e ti faranno tremare
e tu diverrai loro preda?
7 Or non si leveranno coloro incontanente, che ti mordano, e saranno suscitati (e ammessi) coloro che ti làcerino, e sarai loro in rapina?
8 Poiché tu hai saccheggiato molte genti,
gli altri popoli saccheggeranno te,
perché hai versato sangue umano
e hai fatto violenza a regioni,
alle città e ai loro abitanti.
8 Per che tu hai spogliato molte genti, spoglieranno te tutti quelli che ci sono rimasi di quei popoli, per lo sangue delli uomini, e per la iniquità della terra e della città e di tutti coloro che àbitano in essa.
9 Guai a chi è avido di guadagni illeciti,
un male per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto
e sfuggire alla stretta della sventura.
9 Guai a colui che raduna la mala avarizia alla casa sua, acciò che il nido suo sia in alto, e pensasi d'essere liberato della mano del male!
10 Hai decretato il disonore alla tua casa:
quando hai soppresso popoli numerosi
hai fatto del male contro te stesso.
10 Tu hai pensato confusione alla casa tua; tu hai abbassati molti popoli, e ha peccato l' anima tua.
11 La pietra infatti griderà dalla parete
e la trave risponderà dal tavolato.
11 Però che la pietra del muro griderà; e lo leguo, ch' è tra le giunture degli edifici, risponderà.
12 Guai a chi costruisce una città sul sangue,
ne pone le fondamenta sull’iniquità.
12 Guai a colui ch' edifica la città nello spargimento de' sangui, e apparecchia (e fa) la città nella iniquità!
13 Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli si affannino per il fuoco
e le nazioni si affatichino invano?
13 Or non sono queste cose dal Signore delli esèrciti? Però che i popoli s' affaticheranno nel molto fuoco, e le genti s' affaticheranno indarno, e verranno meno.
14 Poiché la terra si riempirà della conoscenza
della gloria del Signore,
come le acque ricoprono il mare.
14 Però che (ne) sarà ripiena la terra, acciò che conoscano la gloria del Signore, come l'acque che cuoprono il mare.
15 Guai a chi fa bere i suoi vicini
mischiando vino forte per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
15 Guai, chi dà da bere allo amico suo, mettendovi il fiele suo, e inèbrialo acciò che veggia la nudità sua!
16 Ti sei saziato d’ignominia, non di gloria.
Bevi anche tu, e denùdati mostrando il prepuzio.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
16 Se' ripieno di vergogna in iscambio di gloria; bèi anche tu, e addormèntati; e il calice della mano diritta del Signore ti circonderà; il vomito della vergogna ti sopraverrà dopo la gloria tua.
17 poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
perché hai versato sangue umano
e hai fatto violenza a regioni,
alle città e ai loro abitanti.
17 Però che la iniquità del Libano ti coprirà; e la distruzione degli animali li sbigottirà dello sangue degli uomini, sparto per la iniquità della terra e della città e di tutti coloro che àbitano in essa.
18 A che giova un idolo
scolpito da un artista?
O una statua fusa o un oracolo falso?
L’artista confida nella propria opera,
sebbene scolpisca idoli muti.
18 Che giova allo idolo scolpito, per che lo suo artefice lo scolpisse al fuoco, fabbricando (e facendo) falsa imagine? però che lo suo artefice ebbe speranza nell' idolo lavorato da lui, acciò che facesse gl' idoli mutoli.
19 Guai a chi dice al legno: «Svégliati»,
e alla pietra muta: «Àlzati».
Può essa dare un oracolo?
Ecco, è ricoperta d’oro e d’argento,
ma dentro non c’è soffio vitale.
19 Guai a chi dice al legno: svègliati, e alla pietra che tace dice: sta su! Or potratti la pietra ammaestrare? Ecco ch' ella è coperta d' oro e d'ariento; e niuno spirito è nelle viscere sue.
20 Ma il Signore sta nel suo tempio santo.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
20 Ma il Signore è nel tempio santo suo; e però taccia dalla faccia tua tutta la terra.