Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 10


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Io sono stanco della mia vita!
Darò libero sfogo al mio lamento,
parlerò nell’amarezza del mio cuore.
1 Rincresce all' anima mia della vita mia; lasceroe contro a me lo favellare mio; favellerò nella amaritudine dell' anima mia.
2 Dirò a Dio: “Non condannarmi!
Fammi sapere di che cosa mi accusi.
2 Dirò al Signore Iddio: non mi condannare, mostrami per che cosa mi giudichi.
3 È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l’opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?
3 Or pàrti bene, se tu m' ingiurii, e costrigni me, il lavorìo delle tue mani, e lo consiglio degli malvagi aiuti?
4 Hai tu forse occhi di carne
o anche tu vedi come vede l’uomo?
4 Ovvero hai tu occhii di carne, ovvero sì come vede l'uomo, e tu vederai?
5 Sono forse i tuoi giorni come quelli di un uomo,
i tuoi anni come quelli di un mortale,
5 Or non è, come li dì dell' uomo, li dì tuoi, e li anni tuoi si come li umani tempi,
6 perché tu debba scrutare la mia colpa
ed esaminare il mio peccato,
6 acciò che tu addimandi la iniquità mia, e li peccati miei cerchi.
7 pur sapendo che io non sono colpevole
e che nessuno mi può liberare dalla tua mano?
7 E sappi ch' io (perciò) niuna cosa delle malvagie abbia fatte, conciosia cosa che niuno sia che delle mani tue possa scampare.
8 Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte: e ora vorresti distruggermi?
8 Le mani tue formarono me, e fecero me tutto intorno; e così repentemente mi strabocchi?
9 Ricòrdati che come argilla mi hai plasmato;
alla polvere vorresti farmi tornare?
9 Ricòrdati, priegoti, che sì come di fango abbi fatto me, e in polvere ritornerai me.
10 Non mi hai colato come latte
e fatto cagliare come formaggio?
10 Or non m' hai tu munto come latte, e sì come cacio m' hai constretto?
11 Di pelle e di carne mi hai rivestito,
di ossa e di nervi mi hai intessuto.
11 Di pelle e di carne vestisti me; d' ossa e di nervi facesti me.
12 Vita e benevolenza tu mi hai concesso
e la tua premura ha custodito il mio spirito.
12 La vita e la misericordia dèsti a me, e la visitazione tua guardò lo spirito mio.
13 Eppure, questo nascondevi nel cuore,
so che questo era nei tuoi disegni!
13 Avvegnachè queste cose celi nel cuore tuo, pare che di tutte ti ricordi.
14 Se pecco, tu mi sorvegli
e non mi lasci impunito per la mia colpa.
14 Se io peccai, e allora perdonasti a me; perchè della iniquitade mia non sostieni ch' io sia netto?
15 Se sono colpevole, guai a me!
Ma anche se sono giusto, non oso sollevare il capo,
sazio d’ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
15 E se malvagio sarò, guai sarà a me; e se giusto, non leverò lo capo, saturato di afflizione e di miseria.
16 Se lo sollevo, tu come un leone mi dai la caccia
e torni a compiere le tue prodezze contro di me,
16 E per la superbia sì come leonessa piglierai me, e ritornato maravigliosamente tormenti me.
17 rinnovi contro di me i tuoi testimoni,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre nuove mi stanno addosso.
17 Tu rinnovi testimonii contro a me, e moltiplichi l'ira tua contra a me, e le pene salgono contro a me.
18 Perché tu mi hai tratto dal seno materno?
Sarei morto e nessun occhio mi avrebbe mai visto!
18 Perchè del ventre traesti me? il quale Iddio il volesse, ch' io fossi morto, acciò che l'occhio (mio) non [mi] avesse veduto.
19 Sarei come uno che non è mai esistito;
dal ventre sarei stato portato alla tomba!
19 Sarei stato quasi sì come non fossi, del ventre translatato al sepolcro.
20 Non sono poca cosa i miei giorni?
Lasciami, che io possa respirare un poco
20 O non è la pochezza delli dì miei [che] finisce breve? Lascia dunque me, ch' io pianga uno poco il mio dolore;
21 prima che me ne vada, senza ritorno,
verso la terra delle tenebre e dell’ombra di morte,
21 inanzi ch' io vada, e non ritorni, alla terra tenebrosa e coperta di oscuritade della morte;
22 terra di oscurità e di disordine,
dove la luce è come le tenebre”».
22 terra di miseria e di oscurità, dov' è l'ombra della morte, e niuno ordine ha ella, e sempiternale paura vi abita.