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Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 8


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Salomone allora convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d’Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion.1 Allora si raunarono tutti i maggiori (della casa) per la nazione d' Israel con i principi delle tribù, e co' capi delle famiglie de' figliuoli d' Israel, al re Salomone in Ierusalem, per portare l'arca del patto di Dio della città di David, cioè di Sion.
2 Si radunarono presso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm, cioè il settimo mese, durante la festa.2 E tutto il popolo d' Israel si raunò a Salomone nel mese Etanim, in dì solenne, cioè il settimo mese.
3 Quando furono giunti tutti gli anziani d’Israele, i sacerdoti sollevarono l’arca3 E vennero gli antichi d' Israel tutti; e i sacerdoti tolsero l'arca di Dio.
4 e fecero salire l’arca del Signore, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti e i leviti.4 E portaronla col tabernacolo del patto di Dio, e tutte le vasa del santuario le quali erano nel tabernacolo; i sacerdoti e i leviti le portavano.
5 Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all’arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità.5 E il re Salomone, e tutta la moltitudine ch' era congregata a lui, andavano con esso lui innanzi all' arca, e sacrificavano pecore e bnoi senza estimazione e senza numero.
6 I sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini.6 E i sacerdoti puosero l' arca nel luogo suo, nello oracolo del tempio, cioè SANCTA SANCTORUM, sotto l'ale de' cherubini.
7 Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell’arca; i cherubini, cioè, proteggevano l’arca e le sue stanghe dall’alto.7 Però che i cherubini spandeano l' ale sopra il luogo dell' arca, [e proteggevano l'arca] e le stanghe sue di sopra.
8 Le stanghe sporgevano e le punte delle stanghe si vedevano dal Santo di fronte al sacrario, ma non si vedevano di fuori. Vi sono ancora oggi.8 E istando le stanghe alte, e apparendo le loro sommitadi di fuori del santuario dinanzi all'oracolo, non appareano più di fuori, le quali furono ivi insino al presente die.
9 Nell’arca non c’era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposto Mosè sull’Oreb, dove il Signore aveva concluso l’alleanza con gli Israeliti quando uscirono dalla terra d’Egitto.
9 E nell' arca non era altro che due tavole di pietra, le quali vi puose Moisè in Oreb, quando Iddio fece il patto con i figliuoli d' Israel, quando uscirono della terra d' Egitto.
10 Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio del Signore,10 E usciti gli sacerdoti del tempio, la nebbia empio la casa di Dio.
11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore.11 E non poteano i sacerdoti stare ed amministrare per la nebbia; però che la gloria del Signore avea empiuta la casa del Signore.
12 Allora Salomone disse:
«Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura.
12 E allora disse Salomone: il Signore disse ch' egli abiterebbe nella nebbia.
13 Ho voluto costruirti una casa eccelsa,
un luogo per la tua dimora in eterno».
13 Edificando io edificai abitacolo tuo, fermissimo trono (ovvero la sedia tua) in sempiterno.
14 Il re si voltò e benedisse tutta l’assemblea d’Israele, mentre tutta l’assemblea d’Israele stava in piedi,14 E voltò il re il viso suo, e benedisse tutto il popolo d' Israel; e tutto il popolo istava.
15 e disse: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ha adempiuto con le sue mani quanto con la bocca ha detto a Davide, mio padre:15 E Salomone disse: benedetto il Signore Iddio d' Israel, il quale colla sua bocca disse al padre mio David, e nelle sue mani fornì, dicendo:
16 “Da quando ho fatto uscire Israele, mio popolo, dall’Egitto, io non ho scelto una città fra tutte le tribù d’Israele per costruire una casa, perché vi dimorasse il mio nome, ma ho scelto Davide perché governi il mio popolo Israele”.16 Dal dì nel quale trassi il popolo mio d' Israel d'Egitto, non elessi città di tutte le tribù d' Israel, acciò che fosse edificata casa, acciò che il mio nome abitasse ivi; ma io elessi David, che fosse sopra il mio popolo Israel.
17 Davide, mio padre, aveva deciso di costruire una casa al nome del Signore, Dio d’Israele,17 E volse il mio padre David edificare casa al nome del Signore Iddio d'Israel.
18 ma il Signore disse a Davide, mio padre: “Poiché hai deciso di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo;18 E disse il Signore al mio padre David: che tu abbi [avuto] pensiero nel tuo cuore di edificare casa al mio nome, bene facesti, trattando ciò nella mente tua.
19 solo che non costruirai tu la casa, ma tuo figlio, che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà una casa al mio nome”.19 Ma impertanto tu non edificherai a me casa; ma il tuo figliuolo, il quale uscirae delle tue reni, edificherà casa al mio nome.
20 Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunciato: sono succeduto infatti a Davide, mio padre, e siedo sul trono d’Israele, come aveva preannunciato il Signore, e ho costruito la casa al nome del Signore, Dio d’Israele.20 E ha il Signore confirmata la sua parola, la quale disse; e io istò per David mio padre, e ho seduto sopra la sedia d' Israel, sì come ha parlato il Signore; e ho edificata la casa al nome del Signore Iddio d'Israel.
21 Vi ho fissato un posto per l’arca, dove c’è l’alleanza che il Signore aveva concluso con i nostri padri quando li fece uscire dalla terra d’Egitto».
21 E ho ordinato il luogo dell' arca, nel quale è il patto del Signore (Iddio d' Israel), il quale fece coi padri nostri, quando uscirono della terra d' Egitto.
22 Poi Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo,22 E istette Salomone innanzi all'altare del Signore nel cospetto di tutto il popolo d' Israel, e isparse le sue mani al cielo.
23 disse: «Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.23 E disse: Signore Iddio d' Israel, non è somigliante a te Iddio, nè in cielo di sopra, nè in terra di sotto; il quale osservi il patto e la misericordia a' tuoi servi, i quali vanno nel tuo cospetto con tutto il suo cuore;
24 Tu hai mantenuto nei riguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli avevi promesso; quanto avevi detto con la bocca l’hai adempiuto con la tua mano, come appare oggi.24 il quale desti al servo tuo e mio padre David quelle cose che tu gli dicesti; colla bocca tu hai parlato, e per opera l' hai compiuto, sì come il prova il dì d' oggi.
25 Ora, Signore, Dio d’Israele, mantieni nei riguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli hai promesso dicendo: “Non ti mancherà mai un discendente che stia davanti a me e sieda sul trono d’Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta, camminando davanti a me come hai camminato tu davanti a me”.25 E ora, Signore Iddio d'Israel, conserva al mio padre tuo servo David quello che tu gli dicesti: non sia tolto via uomo il quale sia di te, nel mio cospetto, il quale segga sopra la sedia d' Israel; ma in questo modo, se gli tuoi figliuoli osservaranno le tue vie, acciò che vadano nel cospetto mio, come tu andasti nel mio cospetto.
26 Ora, Signore, Dio d’Israele, si adempia la tua parola, che hai rivolto al tuo servo Davide, mio padre!
26 E ora, Signore Iddio d' Israel, siano fermate le tue parole, le quali tu dicesti a David mio padre e tuo servo.
27 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!27 E non è egli da pensare che veramente Iddio abita sopra la terra? Se il cielo, e i cieli de' cieli, non ti possono comprendere, quanto maggiormente questa casa la quale t' hoe edificata?
28 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te!28 Ma riguarda alla orazione del tuo servo e a suoi prieghi, Signore Iddio; intendi la (mia) orazione, che il tuo servo ora dinanzi a te.
29 Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
29 Che gli occhii tuoi siano aperti il dì e la notte sopra questa casa, [della quale] tu dicesti: il mio nome sarà ivi, acciò che tu esaudischi la orazione la quale ora a te il servo tuo in questo luogo;
30 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!
30 acciò che tu esaudischi la orazione del servo tuo e del popolo tuo Israel; acciò che tutto quello oreranno in questo luogo esaudiscagli nel luogo del tuo abitacolo in cielo; e quando tu averai esaudito, averai misericordia.
31 Se uno pecca contro il suo prossimo e, perché gli è imposto un giuramento imprecatorio, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio,31 Se l'uomo avrà peccato contro al suo prossimo, e avrà alcuno giuramento, e verrà dinanzi al tuo altare nella tua casa,
32 tu ascoltalo nel cielo, intervieni e fa’ giustizia con i tuoi servi; condanna il malvagio, facendogli ricadere sul capo la sua condotta, e dichiara giusto l’innocente, rendendogli quanto merita la sua giustizia.
32 tu lo esaudirai in cielo; e farai e giudicherai i tuoi servi, e condannerai l'uomo empio, e renderai la via sua nel capo suo, giustificando il giusto, rendendo a lui secondo la sua giustizia.
33 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto di fronte al nemico perché ha peccato contro di te, ma si converte a te, loda il tuo nome, ti prega e ti supplica in questo tempio,33 Se il tuo popolo d' Israel fuggirà gli suoi nemici, però ch' hae peccato a te, e convertendosi torneranno a penitenza, e confessandosi al tuo nome, verranno e adoreranno e pregherannoti in questa casa;
34 tu ascolta nel cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele e fallo tornare sul suolo che hai dato ai loro padri.
34 esaudiscigli in cielo, e perdona le peccata del popolo tuo Israel, e ritornagli nella terra la quale tu desti a' padri loro.
35 Quando si chiuderà il cielo e non ci sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, ma ti pregano in questo luogo, lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perché tu li hai umiliati,35 Se il cielo sarà serrato, e per le loro peccata non pioverà, e pentendosi in questo luogo oreranno al nome tuo, e convertirannosi dal loro peccato per la loro afflizione;
36 tu ascolta nel cielo, perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, ai quali indicherai la strada buona su cui camminare, e concedi la pioggia alla terra che hai dato in eredità al tuo popolo.
36 tu gli esaudisci in cielo, e perdona i peccati delli servi tuoi e del popolo tuo Israel; mostra loro la via buona per la quale vadano, e dà la piova sopra la terra la quale tu desti loro in possessione.
37 Quando sulla terra ci sarà fame o peste, carbonchio o ruggine, invasione di locuste o di bruchi, quando il suo nemico lo assedierà nel territorio delle sue città o quando vi sarà piaga o infermità d’ogni genere,37 Se in terra sarà nata fame o pestilenza ovvero aere corrotto ovvero ruggine, locuste o brughi, e affligerà il tuo popolo, e li suoi nemici assedieranno le sue porte; ogni piaga e infermità,
38 ogni preghiera e ogni supplica di un solo individuo o di tutto il tuo popolo Israele, di chiunque abbia patito una piaga nel cuore e stenda le mani verso questo tempio,38 e ogni devorazione e maledizione, che puote intervenire a uomo, interverrà al tuo popolo Israel; qualunque cognoscerà la piaga del suo cuore ed espanderà le mani in questa casa,
39 tu ascoltala nel cielo, luogo della tua dimora, perdona, agisci e da’ a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il suo cuore, poiché solo tu conosci il cuore di tutti gli uomini,39 tu lo esaudirai in cielo nel luogo del tuo abitacolo, e perdonerai, e renderai a ciascuno secondo le sue vie, sì come tu vederai il suo cuore; perchè tu solo sei quello cognosce il cuore de' figliuoli degli uomini;
40 perché ti temano tutti i giorni della loro vita sul suolo che hai dato ai nostri padri.
40 acciò che temano te tutti i dì che vivano sopra la terra, la quale tu desti a' nostri padri.
41 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, se viene da una terra lontana a causa del tuo nome,41 E anco i forestieri, che non sono del popolo tuo Israel, quando verranno di lunga terra per lo tuo nome; però che s' intenderà il tuo nome grande, e la mano tua forte, e lo braccio tuo
42 perché si sentirà parlare del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio teso, se egli viene a pregare in questo tempio,42 disteso in ogni luogo; e però quando verranno e oreranno in questo luogo,
43 tu ascolta nel cielo, luogo della tua dimora, e fa’ tutto quello per cui ti avrà invocato lo straniero, perché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome è stato invocato su questo tempio che io ho costruito.
43 tu gli esaudirai in cielo, nel firmamento del tuo abitacolo; e farai tutte quelle cose che i forestieri ti pregheranno, acciò che tutti i popoli della terra imparino di temere il tuo nome, sì come il tuo popolo d' Israel, e provino che il tuo nome è invocato in questa casa la quale io hoe edificata.
44 Quando il tuo popolo uscirà in guerra contro i suoi nemici, seguendo la via sulla quale l’avrai mandato, e pregheranno il Signore rivolti verso la città che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome,44 Se il tuo popolo uscirà per la via a battaglia contro a' suoi nemici, in qualunque luogo tu gli manderai, oreranno a te contro alla via della città la quale tu eleggesti, e contro alla casa la quale io hoe edificata al tuo nome.
45 ascolta nel cielo la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia.
45 Tu esaudirai in cielo la loro orazione e i loro prieghi, e farai il loro giudizio.
46 Quando peccheranno contro di te, poiché non c’è nessuno che non pecchi, e tu, adirato contro di loro, li consegnerai a un nemico e i loro conquistatori li deporteranno in una terra ostile, lontana o vicina,46 Ma s' egli peccheranno a te; però che non è uomo che non pecchi; e irato gli darai nelle mani de' loro nemici, e saranno menati pregioni nelle terre de' loro nemici, ovvero a lungo, ovvero a presso;
47 se nella terra in cui saranno deportati, rientrando in se stessi, torneranno a te supplicandoti nella terra della loro prigionia, dicendo: “Abbiamo peccato, siamo colpevoli, siamo stati malvagi”,47 e nel suo cuore si pentiranno nel luogo ove saranno in pregione, e ti pregheranno, dicendo: noi abbiamo peccato, iniquamente ed empiamente abbiamo fatto;
48 se torneranno a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nella terra dei nemici che li avranno deportati, e ti supplicheranno rivolti verso la loro terra che tu hai dato ai loro padri, verso la città che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome,48 e torneranno a te con tutto il suo cuore, e con tutta l'anima, nella terra de' nemici loro alla quale erano menati pregioni, e adoreranno a te contro alla via della sua terra, la quale tu desti a' padri loro, e della città la quale tu eleggesti, e del tempio del quale io hoe edificato al tuo nome;
49 tu ascolta nel cielo, luogo della tua dimora, la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia.49 tu esaudirai in cielo, nel firmamento della tua sedia, le orazioni e i preghi loro, e farai il giudicio loro;
50 Perdona al tuo popolo, che ha peccato contro di te, tutte le loro ribellioni con cui si sono ribellati contro di te, e rendili oggetto di compassione davanti ai loro deportatori, affinché abbiano di loro misericordia,50 e perdonerai al popolo tuo il quale peccò a te, in tutte le prevaricazioni le quali prevaricarono in te; e darai loro misericordia nel cospetto di coloro che gli hanno in pregione, acciò che abbiano misericordia di loro.
51 perché si tratta del tuo popolo e della tua eredità, di coloro che hai fatto uscire dall’Egitto, da una fornace per fondere il ferro.
51 Però ch' egli è tuo popolo e tua eredità, la quale tu traesti della terra d' Egitto, di mezzo della fornace del ferro.
52 Siano aperti i tuoi occhi alla preghiera del tuo servo e del tuo popolo Israele e ascoltali in tutto quello che ti chiedono,52 E siano aperti gli occhii tuoi (sopra questa casa e) all' orazione del servo e del popolo tuo Israel, acciò che tu gli esaudischi in tutte quelle cose per le quali invocarono te.
53 perché te li sei separati da tutti i popoli della terra come tua proprietà, secondo quanto avevi dichiarato per mezzo di Mosè tuo servo, mentre facevi uscire i nostri padri dall’Egitto, o Signore Dio».
53 Perciò che tu gli partisti a te, per la tua eredità, di tutti i popoli della terra, sì come tu dicesti loro per Moisè tuo servo, quando traesti i padri nostri della terra d' Egitto, Signore Iddio.
54 Quando Salomone ebbe finito di rivolgere al Signore questa preghiera e questa supplica, si alzò davanti all’altare del Signore, dove era inginocchiato con le palme tese verso il cielo,54 E compiuto Salomone, orando al Signore di tutta questa orazione e supplicazione, levossi dinanzi all' altare del Signore; e avea tenute in terra fitte amendue le ginocchia, e le mani avea tenute e spàrsele al cielo.
55 si mise in piedi e benedisse tutta l’assemblea d’Israele, a voce alta:55 Poi si levò, e benedisse tutto il popolo d' Israel, dicendo con grande voce:
56 «Benedetto il Signore, che ha concesso tranquillità a Israele suo popolo, secondo la sua parola. Non è venuta meno neppure una delle parole buone che aveva pronunciato per mezzo di Mosè, suo servo.56 Benedetto il Signore Iddio, il quale hae dato riposo al suo popolo Israel, secondo tutte quelle cose ch' egli ha dette; e non è caduta sola una parola di tutto il bene il quale egli disse per lo suo servo Moisè.
57 Il Signore, nostro Dio, sia con noi come è stato con i nostri padri; non ci abbandoni e non ci respinga,57 Sia il Signore Iddio nostro con noi [sì come fu co' nostri padri] e non ci abbandoni e non ci spregi.
58 ma volga piuttosto i nostri cuori verso di lui, perché seguiamo tutte le sue vie e osserviamo i comandi, le leggi e le norme che ha ordinato ai nostri padri.58 Ma inchini i nostri cuori a sè, acciò che (faccia il giudicio al suo servo, e acciò che) noi andiamo per tutte le vie sue, e guardiamo i suoi comandamenti e le osservanze e i giudicii, tutti quelli che comandò a' padri nostri.
59 Queste mie parole, usate da me per supplicare il Signore, siano presenti davanti al Signore, nostro Dio, giorno e notte, perché renda giustizia al suo servo e a Israele, suo popolo, secondo le necessità di ogni giorno,59 E siano questi sermoni miei, per li quali io hoe pregato nel cospetto del Signore, e appressinsi al Signore nostro Iddio il dì e la notte (e la mattina), acciò che faccia il giudicio al servo suo, e al suo popolo Israel, per ciascuno dì.
60 affinché sappiano tutti i popoli della terra che il Signore è Dio e che non ce n’è altri.60 E sappiano tutti i popoli delle terre, che il Signore egli è Iddio, e non è altri fuori di lui.
61 Il vostro cuore sarà tutto dedito al Signore, nostro Dio, perché cammini secondo le sue leggi e osservi i suoi comandi, come avviene oggi».
61 E sia il nostro cuore perfetto col nostro Signore Iddio, [acciò] che noi andiamo per gli ordinamenti suoi, e osserviamo gli comandamenti suoi, come oggi.
62 Il re e tutto Israele con lui offrirono un sacrificio davanti al Signore.62 Il re, e tutto Israel con esso lui, sacrificavano loro vittime nel cospetto di Dio.
63 Salomone immolò al Signore, in sacrificio di comunione, ventiduemila giovenchi e centoventimila pecore; così il re e tutti gli Israeliti dedicarono il tempio del Signore.63 E Salomone offerea ostie pacifiche al Signore, e XXII milia buoi, e pecore CXX milia; e consecrarono il tempio del Signore il re e i figliuoli d' Israel.
64 In quel giorno il re consacrò il centro del cortile che era di fronte al tempio del Signore; infatti lì offrì l’olocausto, l’offerta e il grasso dei sacrifici di comunione, perché l’altare di bronzo, che era davanti al Signore, era troppo piccolo per contenere l’olocausto, l’offerta e il grasso dei sacrifici di comunione.
64 In quel dì santificò il re il mezzo della casa, il quale era dinanzi alla casa del Signore; e fece ivi olocausto e sacrificio e grasso da pacifichi; però che lo altare del Signore non era tanto che potesse tenere lo olocausto e' sacrificii [e grasso da pacifichi].
65 In quel tempo Salomone celebrò la festa davanti al Signore, nostro Dio, per sette giorni: tutto Israele, dall’ingresso di Camat al torrente d’Egitto, un’assemblea molto grande, era con lui.65 E fece Salomone in quello tempo una festa solenne, e tutto Israel con esso lui, grande moltitudine dall'entrata di Emat insino al rivo d' Egitto, nel cospetto del nostro Signore Iddio, sette e sette dì, cioè XIIII dì.
66 Nell’ottavo giorno congedò il popolo. I convenuti, benedetto il re, andarono alle loro tende, contenti e con la gioia nel cuore per tutto il bene concesso dal Signore a Davide, suo servo, e a Israele, suo popolo.66 E nell'ottavo dì licenziò il popolo; il quale benedicendo il re, ritornarono alle case loro, rallegrandosi con lieto cuore per tutti i beni che [Iddio] avea fatto a David servo suo e ad Israel popolo suo.