Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 20


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Un giorno, mentre istruiva il popolo nel tempio e annunziava la parola di Dio, si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli scribi con gli anziani e si rivolsero a lui dicendo:1 Ed essendo egli uno giorno nel tempio ammaestrando e predicando, raunaronsi (tutti) gli prìncipi de' sacerdoti e gli Scribi con gli antiqui.
2 "Dicci con quale autorità fai queste cose o chi è che t'ha dato quest'autorità".2 E dicono a lui: dinne: in quale potestà fai queste cose? ovvero: chi è quello che a te ha dato questa potestà?
3 E Gesù disse loro: "Vi farò anch'io una domanda e voi rispondetemi:3 E respondendogli Iesù, dissegli: addimanderovvi io etiam una cosa; rispondetemi.
4 Il battesimo di Giovanni veniva dal Cielo o dagli uomini?".4 (Ditemi): il battesimo di Ioanne era egli venuto dal cielo, ovvero dalli uomini?
5 Allora essi discutevano fra loro: "Se diciamo "dal Cielo", risponderà: "Perché non gli avete creduto?".5 E quelli pensavano, tra sè dicendo: che se noi diremo ch' egli è venuto dal cielo, egli dirà: il perchè adunque non gli avete creduto?
6 E se diciamo "dagli uomini", tutto il popolo ci lapiderà, perché è convinto che Giovanni è un profeta".6 Ma se noi diremo ch' egli è dalli uomini, l'universo popolo ne lapidarà; imperò che sono certi, che Ioanne è profeta.
7 Risposero quindi di non saperlo.7 E loro risposero che non sapevano donde egli fusse venuto.
8 E Gesù disse loro: "Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose".

8 Ai quali disse Iesù: nè etiam io vi dirò in quale potestà faccio queste cose.
9 Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: "Un uomo 'piantò una vigna', l'affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo.9 E incominciò a dicere al popolo questa parabola: fu uno uomo che piantò la vigna, e allocolla alli lavoratori; ed egli per molti giorni andò in peregrinaggio.
10 A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote.10 E venuto il tempo, mandò dalli suoi lavoratori il servo, acciò li dessero del frutto della vigna. Li quali, poscia che l' ebbero battuto, remandorlo vôto.
11 Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote.11 Di che aggiunse di mandarli uno altro servo. E loro, etiam battendolo, e affiiggendolo con parole ingiuriose, mandorolo vôto.
12 Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono.12 Onde etiam mandò il terzo; li quali, etiam feriendo quello, scaccioronlo.
13 Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto.13 Di che (vedendo questo) il signore della vigna disse: che farò io? mandarogli il mio diletto figliuolo; forse, quando il vederanno, temeranlo con reverenza.
14 Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra.14 Il quale mandato, vedendolo gli lavoratori, fra sè pensavano, dicendo: questo è l'erede; uccidiamolo, acciò che la eredità sia fatta nostra.
15 E lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna?15 E gittato quello fuori della vigna, uccisonlo. Che cosa dunque farà a quelli il signore della vigna?
16 Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna". Ma essi, udito ciò, esclamarono: "Non sia mai!".16 Egli verrà, e disperderà quelli lavoratori, e ad altri darà la vigna (sua). E loro udendo, dissero: così [non] sarà.
17 Allora egli si volse verso di loro e disse: "Che cos'è dunque ciò che è scritto:

'La pietra che i costruttori hanno scartata,
è diventata testata d'angolo'?

17 Ma egli risguardando in loro, disse: che cosa è adunque quel ch' è scritto: la pietra che reprovorono gli edificanti, ella è fatta in capo del cantone?
18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà".18 Fracassarassi ogni uomo che cascarà sopra quella; ma ella spezzarà quello sopra il quale cascarà (la pietra).
19 Gli scribi e i sommi sacerdoti cercarono allora di mettergli addosso le mani, ma ebbero paura del popolo. Avevano capito che quella parabola l'aveva detta per loro.

19 Onde in quell' ora cercavano li principi dei sacerdoti, e gli Scribi, di ponergli le mani sopra (di lui); ma temevano il popolo; imperò che là conobbero ch' egli avea detto questa parabola contra di loro.
20 Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore.20 E ponendosi a mente di lui, mandorono gli insidiatori, li quali simulassero di essere giusti, acciò il pigliassero nel parlare, acciò il dessero al principe, e in la potestà del rettore.
21 Costoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio.21 Li quali addimandoronlo, dicendo: maestro, sappiamo che tu dici e insegni le cose (giuste e) dritte, e non sei accettatore di alcuna persona, anzi insegni in verità la via di Dio.
22 È lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?".22 A noi è lecito dare il censo a Cesare, o no?
23 Conoscendo la loro malizia, disse:23 Ma egli, considerando il suo (fraudolento) inganno, dissegli; il perchè mi tentate?
24 "Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?". Risposero: "Di Cesare".24 Monstratemi il denaro. Questo denaro di cui ha la imagine e soprascrizione? E loro risposero: di Cesare.
25 Ed egli disse: "Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio".25 Alli quali disse: rendete adunque quelle cose che sono di Cesare, a Cesare; e quelle che sono di Dio, a Dio.
26 Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.

26 Il che loro udendo, non potero riprendere la sua parola in presenza del popolo; e maravigliati nella sua risposta, tacettero.
27 Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda:27 Poscia andorono alcuni de' Sadducei, li quali negano essere la resurrezione, e addimandoronlo,
28 "Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.28 dicendo: maestro, a noi scrisse Moisè: se il fratello di alcuno morirà, avendo moglie, e lasciaralla senza figliuolo, che il fratello suo toglia quella, e susciti il seme del suo fratello.
29 C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.29 Erano adunque sette fratelli; e il primo tolse la moglie, ed egli morì senza figliuoli.
30 Allora la prese il secondo30 E il seguente tolse quella; ed etiam egli è morto senza lassare figliuolo.
31 e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli.31 E il terzo tolse quella; e similmente tutti sette, e non lasciorono seme, e sono morti.
32 Da ultimo anche la donna morì.32 Ultima di tutti moritte la femina.
33 Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie".33 Nella resurrezione adunque, di cui di questi sarà quella moglie? Imperò che sette l' hanno avuta per moglie.
34 Gesù rispose: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;34 Onde dissegli Iesù: li figliuoli di questo mondo si maritano, e sono dati alle nozze.
35 ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;35 Ma quelli che saranno degni dell' altro mondo, e della resurrezione de' morti, non si maritaranno, nè menaranno moglie.
36 e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.36 E più non potranno morire; imperò che loro sono eguali alli angioli, e sono figliuoli di Dio, conciosia che sono figliuoli di resurrezione.
37 Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: 'Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe'.37 Ma che (etiam) resuscitano li morti, etiam Moisè, essendo appresso la rovere, il dimostra, come egli dice il Siguore, il Dio di Abraam, il Dio d' Isaac e il Dio di Iacob.
38 Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui".38 Di che Iddio, egli non è Iddio de' morti, ma de' vivi; imperò che tutti vivono a lui.
39 Dissero allora alcuni scribi: "Maestro, hai parlato bene".39 Onde alcuni delli Scribi risposero: maestro, oh come hai detto bene!
40 E non osavano più fargli alcuna domanda.

40 E più non presumevano di addimandarlo.
41 Egli poi disse loro: "Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide,41 Ed egli sì gli disse: come dicono, Cristo essere figliuolo di David?
42 se Davide stesso nel libro dei Salmi dice:

'Ha detto il Signore al mio Signore:
siedi alla mia destra,'
42 Ed esso David dice nel libro de' salmi: disse il Signore al Signore mio: siedi alla mano dritta mia,
43 'finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi?'

43 insino ch' io ponga li tuoi inimici, scabello de' tuoi piedi.
44 Davide dunque lo chiama Signore; perciò come può essere suo figlio?".

44 David adunque chiamollo Signore; ed egli come è suo figliuolo?
45 E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli:45 E udendo tutto il popolo, disse alli suoi discepoli :
46 "Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;46 Guardatevi dalli Scribi, li quali vogliono andare nelle stole, e amano le salutazioni nel mercato, e le prime cattedre nelle sinagoghe, e le prime sedie ne' conviti;
47 divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa".47 li quali divorano le case delle vedove, simulanti la lunga orazione. Questi receveranno maggiore dannazione.