Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Baruc 3


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Signore onnipotente, Dio d'Israele, un'anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te.1 E ora, Signore Iddio d' Israel, l'anima è nelle angoscie, e lo spirito pieno di ansietade grida a te.
2 Ascolta, Signore, abbi pietà, perché abbiamo peccato contro di te.2 O Signore, odi e abbi misericordia, però che tu se' Iddio misericordioso; (deh ora) abbi misericordia di noi, però che noi peccammo a te,
3 Tu domini sempre, noi continuamente periamo.3 il quale siedi in sempiterno, e non perirono (in lui) mai chi si sia fidato in te.
4 Signore onnipotente, Dio d'Israele, ascolta dunque la supplica dei morti d'Israele, dei figli di coloro che hanno peccato contro di te: essi non hanno ascoltato la voce del Signore loro Dio e a noi si sono attaccati questi mali.4 O Signore che se' onnipotente, Iddio d' Israel, odi ora l'orazione de' morti d' Israel, e delli loro. figliuoli, però che peccarono inanzi a te, e non udirono la voce dello loro Signore Iddio, e li mali sono radunati sopra noi.
5 Non ricordare l'iniquità dei nostri padri, ma ricordati ora della tua potenza e del tuo nome,5 Non ti ricordare della iniquitade de' nostri padri, ma ricòrdati della tua mano e dello tuo nome in questo tempo.
6 poiché tu sei il Signore nostro Dio e noi ti loderemo, Signore.6 Però che tu se' lo nostro Signore Iddio, ? daremo lode a te, Signore.
7 Per questo tu hai riempito i nostri cuori del tuo timore perché invocassimo il tuo nome. Noi ti lodiamo ora nell'esilio, poiché abbiamo allontanato dal cuore tutta l'iniquità dei nostri padri, i quali hanno peccato contro di te.7 Però che per questo dèsti lo tuo timore nelli nostri cuori, acciò che noi chiamiamo lo tuo nome, e laudiamo te nella [nostra] prigionia; però che noi ci convertiremo dalla iniquità delli nostri padri, i quali peccarono in te.
8 Ecco, siamo ancor oggi esiliati e dispersi, oggetto di obbrobrio, di maledizione e di condanna per tutte le iniquità dei nostri padri, che si sono ribellati al Signore nostro Dio.

8 Ecco, che noi siamo nella nostra servitù oggi, per che tu ci dispergesti in vituperio e in maladizione e in peccato, secondo tutte le iniquitadi dei nostri padri, i quali si partirono dinanzi da te, Signore Iddio nostro.
9 Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,
porgi l'orecchio per intender la prudenza.
9 O Israel, odi i comandamenti della vita; colle orecchie attendi, acciò che tu sappi lo senno.
10 Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica
e invecchi in terra straniera?
10 O per che è questo, o tu Israel, che tu sei in terra di nimici?
11 Perché ti contamini con i cadaveri
e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi?
11 Tu se' invecchiato in terra d' altrui, tu sei contaminato colli morti, e se' deputato con quelli che scendono nello inferno.
12 Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
12 Tu hai abbandonato la fonte della sapienza.
13 Se tu avessi camminato nei sentieri di Dio,
saresti vissuto sempre in pace.
13 Però che se tu fossi andato per la via di Dio, in verità tu averesti abitato sopra la terra in pace.
14 Impara dov'è la prudenza,
dov'è la forza, dov'è l'intelligenza,
per comprendere anche dov'è la longevità e la vita,
dov'è la luce degli occhi e la pace.
14 Appara dove sia la prudenza, e dove sia la virtù, e dove sia lo intelletto, acciò che tu sappi insieme dove sia la lunghezza della vita e dello vivimento, e anche dove sia lo lume delli occhi, e dove sia la pace.
15 Ma chi ha scoperto la sua dimora,
chi è penetrato nei suoi forzieri?
15 Chi è quello che trovoe lo luogo suo? e che entroe nelli suoi tesori?
16 Dove sono i capi delle nazioni,
quelli che dominano le belve che sono sulla terra?
16 Dove sono li principi delle genti, e quelli che hanno signoria sopra le bestie le quali sono sopra la terra?
17 Coloro che si divertono con gli uccelli del cielo,
quelli che ammassano argento e oro,
in cui confidano gli uomini,
e non pongono fine ai loro possessi?
17 E dove sono quelli che giuocano colli uccelli del cielo (cioè li uccellatori)?
18 Coloro che lavorano l'argento e lo cesellano
senza rivelare il segreto dei loro lavori?
18 e quelli che radunano tesoro nello argento, e l'oro nel quale li uomini si confidano, e non è fine della loro radunazione (cioè che sempre più desidera, per la qual cosa si figura l'avaro)? quelli che fabbricano l' argento, e sono solleciti, e non è trovamento della loro opera, (cioè che è tanta, che non si puote trovare fondo, tanto è grande questa opera, come li mercatanti)?
19 Sono scomparsi, sono scesi negli inferi
e altri hanno preso il loro posto.
19 Sono guastati, e discesono nello inferno, e altri in loro luogo si levarono; (cioè che, per che muoia l'usuraio o il mercante, viene lo figliuolo, e ricomincia egli, sì che non si puote trovare fondo alla opera dello avere).
20 Nuove generazioni hanno visto la luce
e sono venute ad abitare il paese,
ma non hanno conosciuto la via della sapienza,
20 Li giovani viddeno lume, e abitarono sopra la terra; e non seppono la via della disciplina.
21 non hanno appreso i suoi sentieri;
neppure i loro figli l'hanno raggiunta,
anzi, si sono allontanati dalla sua via.
21 E non seppono li suoi sentieri, ne i loro figliuoli riceverono lei; ed è fatta dalla lunga [dal]la loro faccia.
22 Non se n'è sentito parlare in Canaan,
non si è vista in Teman.
22 E non è udita nella terra di Canaan, e non è veduta nella terra di Teman.
23 I figli di Agar, che cercano sapienza terrena,
i mercanti di Merra e di Teman,
i narratori di favole, i ricercatori dell'intelligenza
non hanno conosciuto la via della sapienza,
non si son ricordati dei suoi sentieri.
23 Ma li figliuoli di Agar, i quali (addomandano e) cercano la prudenza la quale è della terra, e sono mercatanti della Merra [e di Teman], e ragionatori, e addomandatori della prudenza e della intelligenza, ma la via della sapienza non seppono, e non si ricordarono de' suoi sentieri.
24 Israele, quanto è grande la casa di Dio,
quanto è vasto il luogo del suo dominio!
24 O Israel, come è grande la casa di Dio, e come soprasta lo (suo) luogo della sua possessione!
25 È grande e non ha fine,
è alto e non ha misura!
25 Ella è grande, e non hae fine; grande e alta; (cioè non dicano le genti: come copriranno le genti il cielo? però che è sì grande, che ogni uomo vi puote avere luogo, s' egli adopera bene).
26 Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi,
alti di statura, esperti nella guerra;
26 Ivi furono nominati li giganti, quelli che furono dal cominciamento, di grande statura, e sapevano di battaglia.
27 ma Dio non scelse costoro
e non diede loro la via della sapienza:
27 Iddio non elesse questi, e non trovarono la via della disciplina; e perciò perirono.
28 perirono perché non ebbero saggezza,
perirono per la loro insipienza.
28 E però che non ebbono sapienza, egli perirono per la loro sciocchezza.
29 Chi è salito al cielo per prenderla
e farla scendere dalle nubi?
29 Chi salio in cielo, e tolse quella, e menolla dalli nuvoli?
30 Chi ha attraversato il mare e l'ha trovata
e l'ha comprata a prezzo d'oro puro?
30 E chi passò lo mare, e trovoe quella, e portò quella sopra l' oro eletto?
31 Nessuno conosce la sua via,
nessuno pensa al suo sentiero.
31 Non è chi possa sapere le vie sue, e non è chi cerchi li suoi sentieri.
32 Ma colui che sa tutto, la conosce
e l'ha scrutata con l'intelligenza.
È lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra
e l'ha riempita d'animali;
32 Ma quello che sa tutte le cose, conobbe quella; e con la sua prudenza la trovò quello che apparecchiò la terra nel tempo eterno, e riempiella di pecore e d'animali quadrupedi.
33 lui che invia la luce ed essa va,
che la richiama ed essa obbedisce con tremore.
33 Il quale mette fuori lo lume, e va; e chiamollo, e ubbidillo con paura.
34 Le stelle brillano dalle loro vedette
e gioiscono;
34 E le stelle diedono lume nelle loro guardie, e sonsi rallegrate.
35 egli le chiama e rispondono: "Eccoci!"
e brillano di gioia per colui che le ha create.
35 E sono chiamate, e dissono: noi siamo presenti; e piansono a lui con allegrezza, il quale fece quelle.
36 Egli è il nostro Dio
e nessun altro può essergli paragonato.
36 Questo è lo nostro Iddio, e non sarà pensato altri incontro a lui.
37 Egli ha scrutato tutta la via della sapienza
e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo,
a Israele suo diletto.
37 Questo trovò ogni via di disciplina, e diedela a Iacob suo servo, e a Israel suo diletto.
38 Per questo è apparsa sulla terra
e ha vissuto fra gli uomini.
38 E dopo questo fu veduto in terra, e conversò (e stette) colli uomini (e colle genti).