Geremia 2
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BIBBIA CEI 1974 | DIODATI |
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1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: | 1 LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: |
2 "Va' e grida agli orecchi di Gerusalamme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza. dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. | 2 Va’, e grida agli orecchi di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Io mi ricordo di te, della benignità che io usai inverso te nella tua giovanezza, dell’amore che io ti portava nel tempo delle tue sponsalizie, quando tu comminavi dietro a me per lo deserto, per terra non seminata. |
3 Israele era cosa sacra al Signore, la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore. | 3 Israele era una cosa santa al Signore, le primizie della sua rendita; tutti quelli che lo divoravano erano colpevoli, male ne avveniva loro, dice il Signore. |
4 Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe, voi, famiglie tutte della casa di Israele! | 4 Ascoltate la parola del Signore, casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d’Israele. |
5 Così dice il Signore: Quale ingiustizia trovano in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono ciò ch'è vano, diventarono loro stessi vanità | 5 Così ha detto il Signore: Quale iniquità hanno trovata i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e son divenuti vani? |
6 e non si domandarono: Dov'è il Signore che ci fece uscire dal paese d'Egitto, ci guidò nel deserto, per una terra di steppe e di frane, per una terra arida e tenebrosa, per una terra che nessuno attraversava e dove nessuno dimora? | 6 E non hanno detto: Dove è il Signore, che ci ha tratti fuor del paese di Egitto; che ci ha condotti per lo deserto; per un paese di solitudine e di sepolcri; per un paese di aridità, e d’ombra di morte; per un paese, per lo quale non passò mai, ed ove non abitò mai alcuno? |
7 Io vi ho condotti in una terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio. | 7 Or io vi ho menati in un paese di Carmel, per mangiar del suo frutto, e de’ suoi beni; ma voi, essendovi entrati, avete contaminata la mia terra, ed avete renduta abbominevole la mia eredità. |
8 Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov'è il Signore? I detentori della legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal e hanno seguito esseri inutili. | 8 I sacerdoti non hanno detto: Dove è il Signore? e quelli che trattano la Legge non mi han conosciuto, e i pastori hanno commesso misfatto contro a me, ed i profeti hanno profetizzato per Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano nulla |
9 Per questo intenterò ancora un processo contro di voi, - oracolo del Signore - e farò causa ai vostri nipoti. | 9 Perciò, io contenderò ancora con voi, dice il Signore; e contenderò co’ figliuoli de’ vostri figliuoli. |
10 Recatevi nelle isole dei Kittim e osservate, mandate pure a Kedar e considerate bene; vedete se là è mai accaduta una cosa simile. | 10 Perciocchè, passate nell’isole di Chittim, e riguardate; mandate in Chedar e considerate bene, e vedete se avvenne mai una cotal cosa. |
11 Ha mai un popolo cambiato dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria con un essere inutile e vano. | 11 Evvi gente alcuna che abbia mutati i suoi dii, i quali però non son dii? ma il mio popolo ha mutata la sua gloria in ciò che non giova nulla. |
12 Stupitene, o cieli; inorridite come non mai. Oracolo del Signore. | 12 Cieli, siate attoniti di questo, ed abbiatene orrore; siatene grandemente desolati, dice il Signore. |
13 Perché il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua. | 13 Perciocchè il mio popolo ha fatti due mali: hanno abbandonato me, fonte d’acqua viva, per cavarsi delle cisterne, cisterne rotte, che non ritengono l’acqua |
14 Israele è forse uno schiavo o un servo nato in casa? Perché allora è diventato una preda? | 14 Israele è egli servo? è egli uno schiavo nato in casa? perchè dunque è egli in preda? |
15 Contro di lui ruggiscono i leoni, fanno udire i loro urli. La sua terra è ridotta a deserto, le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita. | 15 I leoncelli han ruggito, ed hanno messe le lor grida contro a lui, ed hanno ridotto il suo paese in desolazione; le sue città sono state arse, senza che alcuno vi abiti più. |
16 Perfino i figli di Menfi e di Tafni ti hanno raso la testa. | 16 Eziandio i figliuoli di Nof, e di Tahafnes, ti fiaccheranno la sommità del capo. |
17 Tutto ciò forse non ti accade perché hai abbandonato il Signore tuo Dio? | 17 Non sei tu quella che fai questo a te stessa, abbandonando il Signore Iddio tuo, nel tempo ch’egli ti conduce per lo cammino? |
18 E ora perché corri verso l'Egitto a bere le acque del Nilo? Perché corri verso l'Assiria a bere le acque dell'Eufrate? | 18 Ed ora, che hai tu a fare per lo cammino di Egitto, per bere dell’acque di Sihor? ovvero, che hai tu a fare per lo cammino di Assiria, per bere dell’acque del Fiume? |
19 La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva a amara l'aver abbandonato il Signore tuo Dio e il non aver più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti. | 19 La tua malvagità ti castigherà, ed i tuoi sviamenti ti condanneranno; e tu saprai, e vedrai ch’egli è una mala ed amara cosa, che tu abbia lasciato il Signore Iddio tuo, e che lo spavento di me non sia in te, dice il Signore Iddio degli eserciti |
20 Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo, hai spezzato i tuoi legami e hai detto: Non ti servirò! Infatti sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verde ti sei prostituita. | 20 Perciocchè io già ab antico avea spezzato il tuo giogo, e rotti i tuoi legami; tu hai detto: Io non sarò mai più serva; perciocchè tu scorri fornicando sopra ogni alto colle, e sotto ogni albero verdeggiante. |
21 Io ti avevo piantato come vigna scelta, tutta di vitigni genuini; in tralci degeneri di vigna bastarda? | 21 Or ti avea io piantata di viti nobili, di una generazione vera tutta quanta; e come mi ti sei mutata in tralci tralignanti di vite strana? |
22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molta potassa, davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità. Oracolo del Signore. | 22 Avvegnachè tu ti lavi col nitro, ed usi attorno a te assai erba di purgatori di panni; pure è la tua iniquità suggellata nel mio cospetto, dice il Signore Iddio. |
23 Perché osi dire: Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal? Considera i tuoi passi là nella valle, riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda, | 23 Come diresti: Io non mi sono contaminata? io non sono andata dietro ai Baali? Riguarda il tuo procedere nella valle, riconosci quello che tu hai fatto, o dromedaria leggiera, che involvi le tue vie; |
24 asina selvatica abituata al deserto: nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria; chi può frenare la sua brama? Quanti la cercano non devono stancarsi: la troveranno sempre nel suo mese. | 24 asina salvatica, avvezza a star nel deserto, che sorbisce il vento a sua voglia; chi potrebbe stornare una sua opportunità? niuno di quelli che la cercano si stancherà per trovarla; la troveranno nel suo mese. |
25 Bada che il tuo piede non resti scalzo e che la tua gola non si inaridisca! Ma tu rispondi: No. È inutile, perché io amo gli stranieri, voglio seguirli. | 25 Rattieni il tuo piè, che non sia scalzo; e la tua gola, che non abbia sete; ma tu hai detto: Non vi è rimedio, no; perciocchè io amo gli stranieri, ed andrò dietro a loro. |
26 Come si vergogna un ladro preso in flagrante così restano svergognati quelli della casa d'Israele, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. | 26 Come è confuso il ladro, quando è colto, così sarà confusa la casa d’Israele; essi, i loro re, i lor principi, i lor sacerdoti, ed i lor profeti; |
27 Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre, e a una pietra: Tu mi hai generato. A me essi voltan le spalle e non la fronte; ma al tempo della sventura invocano: Alzati, salvaci! | 27 che dicono al legno: Tu sei mio padre; ed alla pietra: Tu ci hai generati. Conciossiachè mi abbiano volte le spalle, e non la faccia; e pure, al tempo della loro avversità, dicono: Levati, e salvaci. |
28 E dove sono gli dèi che ti sei costruiti? Si alzino, se posson salvarti nel tempo della tua sventura; poiché numerosi come le tue città sono, o Giuda, i tuoi dèi! | 28 Ma, dove sono i tuoi dii, che tu ti hai fatti? levinsi, se pur ti potranno salvare al giorno della tua avversità; perciocchè, o Giuda, tu hai avuti tanti dii, quante città |
29 Perché vi lamentate con me? Tutti voi mi siete stati infedeli. Oracolo del Signore. | 29 Perchè contendereste meco? voi tutti vi siete portati dislealmente inverso me, dice il Signore. |
30 Invano ho colpito i vostri figli, voi non avete imparato la lezione. La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. | 30 Indarno ho percossi i vostri figliuoli; non hanno ricevuta correzione; la vostra spada ha divorati i vostri profeti, a guisa d’un leone guastatore. |
31 O generazione! Proprio voi badate alla parola del Signore! Sono forse divenuto un deserto per Israele o una terra di tenebre densissime? Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati, più non faremo ritorno a te? | 31 O generazione, considerate voi stessi la parola del Signore; sono io stato ad Israele un deserto? sono io stato una terra caliginosa? perchè ha detto il mio popolo: Noi siamo signori; non verremo più a te? |
32 Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti, una sposa della sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato per giorni innumerevoli. | 32 La vergine dimenticherà ella i suoi ornamenti, o la sposa i suoi fregi? ma il mio popolo mi ha dimenticato, già da giorni innumerabili. |
33 Come sai ben scegliere la tua via in cerca di amore! Per questo hai insegnato i tuoi costumi anche alle donne peggiori. | 33 Perchè ti rendi così vezzosa nel tuo procedere, per procacciare amore? laonde tu hai insegnati i tuoi costumi, eziandio alle malvage femmine. |
34 Perfino sugli orli delle tue vesti si trova il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi nell'atto di scassinare, ma presso ogni quercia. | 34 Oltre a ciò, ne’ tuoi lembi si è trovato il sangue delle persone de’ poveri innocenti, i quali tu non avevi colti sconficcando; anzi li hai uccisi per tutte queste cose. |
35 Eppure protesti: Io sono innocente, la sua ira è già lontana da me. Eccomi pronto a entrare in giudizio con te, perché hai detto: Non ho peccato! | 35 E pur tu dici: Certo, io sono innocente; l’ira sua si è pure stornata da me. Ecco, io contenderò teco per ciò che tu hai detto: Io non ho peccato. |
36 Perché ti sei ridotta così vile nel cambiare la strada? Anche dall'Egitto sarai delusa come fosti delusa dall'Assiria. | 36 Perchè trascorri cotanto or qua, or là, mutando il tuo cammino? tu sarai confusa di Egitto, come sei stata confusa di Assur. |
37 Anche di là tornerai con le mani sul capo, perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi; da loro non avrai alcun vantaggio. | 37 Eziandio d’appresso a costui uscirai con le mani in sul capo; perciocchè il Signore riprova le tue confidanze, e tu non prospererai in esse |