Geremia 17
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA MARTINI |
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1 Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante è inciso sulla tavola del loro cuore e sugli angoli dei loro altari, | 1 Il peccato di Giuda è scritto con istile di ferro, e con punta di diamante impresso sopra la tavola del loro cuore, e su' corni de' loro altari. |
2 come per ricordare ai loro figli i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati, | 2 Siccome i figli loro si son ricordati de' loro altari, e de' loro boschi, e delle ombrose piante, che sono negli eccelsi monti, |
3 sui monti e in aperta campagna. "I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, a motivo di tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. | 3 E offeriscono sagrifizj ne' campi: io metterò a saccomanno le tue ricchezze, e tutti i tuoi tesori, e i tuoi eccelsi luoghi a motivo de' peccati da te commessi (o Giuda) in tutte le parti della terra. |
4 Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità che ti avevo data; ti farò schiavo dei tuoi nemici in un paese che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre". Così dice il Signore: | 4 E tu resterai spogliata della tua eredità, ch'io ti aveva data; e ti farò serva de' tuoi nemici in una terra ignota a te; perocché tu hai acceso il fuoco del furor mio, e arderà eternamente. |
5 "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore. | 5 Queste cose dice il Signore: Maledetto l'uomo, che confida nell'uomo, e fa suo appoggio un braccio di carne, e col cuor suo si dilunga dal Signore; |
6 Egli sarà come un tamerisco nella steppa, quando viene il bene non lo vede; dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. | 6 Imperocché ei sarà simile al tamarisco del deserto, e non gioverà a lui il bene quando venga: ma starà al secco nel deserto in un terren salso, e inabitabile. |
7 Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. | 7 Benedetto l'uomo, che nel Signore confida, ed è sua speranza il Signore. |
8 Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. | 8 Ed ei sarà come arbore trapiantato presso le acque, che distende verso l'umido le sue radici, e non temerà quando viene il gran caldo. E le sue foglie saran verdeggianti, e non gli darà pena il seccore, ne mai cesserà di far frutti. |
9 Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? | 9 Pravo è il cuore di tutti, ed inscrutabile: chi lo conoscerà? |
10 Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. | 10 Io il Signore sono scrutatore del cuore, e discerno gli affetti: e do ad ognuno secondo le opere sue, e secondo il frutto de' lor pensamenti. |
11 Come una pernice che cova uova da lei non deposte è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla sua fine apparirà uno stolto". | 11 La pernice cova le uova, che ella non partorì: cosi uno fa ricchezze, ma non con giustizia; le lascerà alla metà de' suoi giorni: nel suo fine sarà conosciuta la sua stoltezza. |
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario! | 12 O trono della gloria dell'Altissimo fin da principio: luogo di nostra santificazione. |
13 O speranza di Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore. | 13 O Signore, espettazione d'Israeele: tutti quegli, che ti abbandonano, saranno confusi, coloro, che si allontanano da te, saranno scritti nella terra: perchè hanno abbandonato la sorgiva delle acque vive, il Signore. |
14 Guariscimi, Signore, e io sarò guarito, salvami e io sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto. | 14 Sanami, o Signore, ed io sarò sanato: salvami, ed io sarò salvato; perocché mia gloria se' tu. |
15 Ecco, essi mi dicono: "Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente!". | 15 Ecco, che costoro dicono a me: Dov'è la Parola del Signore? Ch'ella si adempia. |
16 Io non ho insistito presso di te nella sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te. | 16 Ma io non mi son turbato seguendo te mio pastore; e non bramai il giorno dell'uomo, tu 'l sai. Quello, che uscì dalle mie labbra, fu retto dinanzi a te. |
17 Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. | 17 Non sii tu a me cagion di spavento, o tu speranza mia nel giorno dell'afflizione. |
18 Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre. | 18 Siano confusi coloro, che mi perseguitano, ed io non sia confuso; abbian quegli paura, ed io non abbia paura: manda sopra di loro il giorno dell'afflizione, e con doppio flagello percuotili. |
19 Il Signore mi disse: "Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. | 19 Queste cose dice a me il Signore: Va, e fermati sulla porta de' figliuoli del popolo, per la quale entrano, ed escono i ré di Giuda, e fermati su tutte le porte di Gerusalemme. |
20 Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. | 20 E dirai loro: Udite la Parola del Signore, o re di Giuda, e tu popolo di Giuda tutto quanto, e voi tutti abitatori di Gerusalemme, che entrate per queste porte. |
21 Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. | 21 Queste cose dice il Signore: Abbiate cura delle anime vostre, e non portate pesi nel giorno di sabato; e non ne fate entrare per le porte di Gerusalemme. |
22 Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. | 22 E non portate pesi fuora delle vostre case nel giorno di sabato, e non fate verun lavoro. Santificate il giorno di sabato, come lo ordinai a padri vostri. |
23 Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. | 23 Ma eglino non ascoltarono, né piegarono le loro orecchie: ma indurarono la loro cervice per non udirmi, e per non ricevere l'insegnamento. |
24 Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro, | 24 Or la cosa sarà così: se voi mi ascolterete, dice il Signore, talmente che non portiate pesi per le porte di questa città in giorno di sabato, e santifichiate il giorno di sabato, non facendo in esso verun lavoro, |
25 entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre. | 25 Entreranno per le porte di questa città i re, e i principi, che sederanno sul trono di David, e saliranno su' cocchi, e sopra i cavalli eglino, e i loro principi, gli uomini di Giuda, e gli abitatori di Gerusalemme, e questa città sarà abitata in sempiterno. |
26 Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla, dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del Signore. | 26 E verranno dalle città di Giuda, e da' contorni di Gerusalemme, e dalla terra di Beniamin, e dalle pianure, e dalle montagne, e dal mezzodì a portare i loro olocausti, e le vittime, e i sagrifizj, e l'incenso, e gli offeriranno nella casa del Signore. |
27 Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà". | 27 Se poi non mi ascolterete in questo, di santificare il giorno di sabato, e di non portar pesi, né farne entrare per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io appiccherò il fuoco alle sue porte, il quale divorerà le case di Gerusalemme, e non si estinguerà. |