Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Siracide 13


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
1 Chi toccherae la pece si sozzerae da essa; e chi comunicherae collo superbo si vestirae di superbia.
2 Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
2 Peso si leva adosso quello che comunica con più onesto di sè. Non sarai compagno con più ricco di te.
3 Il ricco commette ingiustizia e per di più grida
forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
3 Che comunicherae il laveggio colla pentola? (però che) quando si stropiccieranno insieme, si romperanno.
4 Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
4 Il ricco ingiustamente operoe, e fremerae; e lo povero offeso tacerae.
5 Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
5 Se tu gli donerae, torrassi te; e se tu non avrai che dare, abbandonerà te.
6 Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?".
6 Se tu averai, mangerà teco e [ti] vuoterà de' tuoi beni; e non si dorrà de' tuoi danni.
7 Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
7 Se tu li sarai necessario, supplanterà te, e sorridendosi ti darae speranza, narrandoti i suoi beni, e dirae: che hai tu bisogno?
8 Sta' attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
8 E confonderatti nelli cibi suoi, infino a tanto che tu l'aiuti, infino a due o tre volte; e alla perfine si farae beffe di te, e poi vedendoti t' abbandonerae, e scorlerae il capo suo verso di te.
9 Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
9 Umìliati a Dio, e aspetta l' adiutorio suo.
10 Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
10 E guarda che tu ingannato non ti avvilisci in pazzia.
11 Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
11 Non essere umile nella sapienza tua, acciò che tu umiliato [non] sia condutto nella stoltezza.
12 con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
12 Chiamato da più potente di te, pàrtiti; però che questo più ti chiamerae a sè.
13 Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
13 Non essere importuno, e non essere sospinto; non si di lungi da lui, sì che ti dimentichi.
14 Guardati e sta' attento,
perché cammini insieme alla tua rovina.
14 Non ritenere ugualmente con lui parlamento; non credere a molte parole di colui; però che di molto parlare egli ti tenterae, e sorridendoti domanderae delli tuoi secreti.
15 Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
15 Il fiero animo di colui serberae le tue parole; e non ti risparmierae di domandare come tu facesti nella guerra, e come nella prigione.
16 Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
16 Guàrdati, e attendi diligentemente a quello che tu udirai; però che tu vai colla tua sovversione.
17 Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e
l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
17 Udendo tu quelle parole, sì come senza sonno attendi, e veglierai.
18 Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
18 In tutta la vita tua ama Iddio, e invocalo in (ogni) tuo adiutorio.
19 Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
19 Ciascuno animale ama suo simile; e così ogni uomo ama (eguali e) prossimali a sè.
20 La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
20 Ogni carne si congiugnerae a simile di sè, e ogni uomo s' accompagnerae a suo simile.
21 Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
21 Il lupo s' accompagnerae collo agnello alcune volte; così s' accompagnerae il peccatore col giusto.
22 Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;
se dice cose assennate, non ci si bada.
22 Che compagnia è quella del santo uomo col cattivo? Che buona parte è dal ricco al povero?
23 Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: "Chi è costui?".
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
23 L'asino selvatico sì è caccia dello leone nel bosco; e così li poveri sono pastura delli ricchi.
24 La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell'empio.
24 E sì come la umilitade è una abbominazione al superbo, così è il povero una maledizione al ricco.
25 Il cuore dell'uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
25 Il ricco commosso (e adirato) è aggrandito dalli suoi amici; lo umile, quando cade, è cacciato eziandio da' suoi conoscenti.
26 Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.
26 Molti sono gli aiutatori al ricco, quando egli è ingannato; egli favelloe superbamente, e dissono ch' elli aveva ragione.
27 Lo umile è ingannato, e oltre il danno è ripreso; parlò saviamente, e non fu ascoltato.
28 Lo ricco parlò, e tutti tacerono; e alzarono la parola sua infino a' nuvoli.
29 Il povero parlò, e dicono: chi è costui? e se elli offenderà, sovvertono colui.
30 Buona è la ricchezza, alla quale non è peccato nella coscienza; e la povertà è malvagissima nella bocca dello cattivo uomo.
31 Il cuore dell' uomo cambia la faccia di colui, in bene o sia in male.
32 Malagevolmente e con fatica troverai vestigio di buono cuore e buono viso.