Scrutatio

Lunedi, 10 giugno 2024 - Santa Faustina di Cizico ( Letture di oggi)

Giobbe 41


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Ecco, la tua speranza è fallita,
al solo vederlo uno stramazza.
1 Non come crudele susciterò lui; chi adunque puote resistere al mio volto?
2 Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
2 E chi mi diede innanzi nulla, ch' io glie lo renda? Tutte le cose che sono sotto lo cielo, sono mie.
3 Chi mai lo ha assalito e si è salvato?
Nessuno sotto tutto il cielo.
3 Non perdoneroe a lui colle potenti parole e composte a pregare.
4 Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
4 Chi rivelerae la faccia del suo vestire? e chi entrerà nel mezzo della sua bocca?
5 Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
5 Le porte del suo volto chi aprirà? Intorno delli suoi denti è la paura.
6 Le porte della sua bocca chi mai ha aperto?
Intorno ai suoi denti è il terrore!
6 Lo suo corpo, quasi scuta fondute, è congiunto colle prementi scaglie.
7 Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
7 L'una all' una si congiugne, acciò che niuno spiraglio vada per quelle.
8 l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
8 L'una all' altra s' accosteranno, e tenenti sè non si partiranno.
9 ognuna aderisce alla vicina,
sono compatte e non possono separarsi.
9 Lo sternutamento suo splendore è di fuoco, e gli occhii suoi come palpebre dell' aurora.
10 Il suo starnuto irradia luce
e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
10 Della sua bocca procederanno le lampade, sì come le tede accese di fuoco.
11 Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
11 Uscirae delle nari sue fumo, sì come di pentole accese e bollenti.
12 Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
12 L'alito suo fa ardere li pruni, e la fiamma uscì della sua bocca.
13 Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
13 Nello suo collo starae la fortezza, e la povertà va innanzi alla sua faccia.
14 Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
14 Le membra delle sue carni accostantisi a lui; manda contro a lui le saette, e ad altro luogo non sono portate.
15 Le giogaie della sua carne son ben compatte,
sono ben salde su di lui, non si muovono.
15 E lo suo cuore s' indurerae come pietra; strignerassi come massa di ferro malleata.
16 Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
16 Quando sarae tolto, temeranno gli angeli, e spaventati si purgheranno.
17 Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
17 Quando piglierae lui lo coltello, sostenere non potrae nè l'asta nè la corazza.
18 La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
18 Riputerae come paglia lo ferro, e sì come legno puzzolente lo rame.
19 stima il ferro come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
19 E non scaccerà lui l'uomo sagittario; e tornate sono a lui in istipula le pietre della fionda.
20 Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
20 Quasi stipula stimerà lo maglio, e dileggerà lo movente l'asta.
21 Come stoppia stima una mazza
e si fa beffe del vibrare dell'asta.
21 Sotto lui saranno li radii del sole, e sottometterà a lui l'oro come il fango.
22 Al disotto ha cocci acuti
e striscia come erpice sul molle terreno.
22 E bollire farae, come pentola, lo profondo mare; porrà come quando li unguenti bollono.
23 Fa ribollire come pentola il gorgo,
fa del mare come un vaso da unguenti.
23 Dopo lui lucerae la via, e stimerae l'abisso quasi come invecchiante.
24 Dietro a sé produce una bianca scia
e l'abisso appare canuto.
24 Non v'è sopra la terra signoria, che s' assomigli a lui, il quale è fatto che niuno temesse.
25 Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
25 Ogni cosa alta vede, ed elli è re sopra tutti i figliuoli della superbia.
26 Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.