Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Genesi 41


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Al termine di due anni, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo.1 Dopo due anni vidde Faraone uno sogno; e pensava ch' egli stesse sopra uno fiume.
2 Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di aspetto e grasse e si misero a pascolare tra i giunchi.2 Del quale n'uscivano sette vacche belle a troppo grasse, e pascevano in luogo di paduli.
3 Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo, brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo.3 E altre sette n'uscivano del fiume, triste e confitte di magrezza; e pascevano in quella medesima riva del fiume nelli luoghi virenti.
4 Ma le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.
4 E divoravano quelle, delle quali era la bellissima specie e forma de corpi. E (fatto cosi) svegliossi Faraone.
5 Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle.5 E un'altra volta dormendo, vidde un altro sogno: che sette spighe pullulavano in una altezza, piene e formose.
6 Ma ecco sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente spuntavano dopo quelle.6 E altrettante spighe, sottili e percosse d'aridezza, nascevano,
7 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegliò: era stato un sogno.
7 divorando ogni bellezza delle prime. Svegliandosi Faraone dopo lo riposo,
8 Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone.
8 e fatta la mattina, spaventato mandò aglin dovinatori d'Egitto e a tutti li savi. Venuti, narroe lo sogno; e non v'era niuno che lo interpretasse.
9 Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: "Io devo ricordare oggi le mie colpe.9 Allora alla perfine, ricordandosi lo maestro servidore del vino, disse: io confesso lo peccato mio.
10 Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri.10 Adirato lo re con i servi suoi, comandò ch' io e lo maestro de' panattieri fossimo rinchiusi nella carcere del principe de'cavalieri.
11 Noi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un significato particolare.11 Dove una notte ciascuno vedemmo in sogno delle cose che doveano essere.
12 Ora era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno spiegazione del suo sogno.12 Ed era quivi uno garzone, ch' è ebreo, servo di quello medesimo duca de cavalieri; al quale narrammo i sogni.
13 Proprio come ci aveva interpretato, così avvenne: io fui restituito alla mia carica e l'altro fu impiccato".
13 E udimmo quello che poscia l'avvenimento della cosa provò. In verità ridutto sono io all'officio mio, e egli fue impiccato nella croce.
14 Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone.14 E al comandamento del re, Iosef cavato della carcere (menarlo e) tonddrolo; e diedergli una vesta, mutata la sua; e menorolo al re.
15 Il faraone disse a Giuseppe: "Ho fatto un sogno e nessuno lo sa interpretare; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito".
15 Al quale quegli disse: io vidi sogni; non c'è niuno che m'abbia detto quello ch' io viddi; poi udi'ragionare che tu se saviissimo.
16 Giuseppe rispose al faraone: "Non io, ma Dio darà la risposta per la salute del faraone!".16 Rispuose Iosef: sanza me Iddio responderà le cose prospere, vuole Faraone.
17 Allora il faraone disse a Giuseppe: "Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo.17 Narrò adunque Faraone quello ch' egli avea veduto: parevami ch' io stessi sopra la ripa del fiume;
18 Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi.18 e sette vacche usciano del fiume, belle troppo e caricate di carne; le quali nel pasto del padulo pigliavano (verretta cioè) erba verde.
19 Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di forma e magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto.19 Ed ecco che queste seguitava altre sette vacche, si sformate e magrissime, che non mai co tali io viddi in tutta la terra d'Egitto.
20 Le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse.20 Le quali, devorate e consumate le prime,
21 Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.
21 non diedero niuna dimostranza di saturitade, ma di simiglianza di magrezza ed isqualor erano. Io mi svegliai; e un'altra volta, preso di sonno,
22 Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e belle.22 vidi che sette spighe pullulavano in una altezza, e molto bellissime.
23 Ma ecco sette spighe secche, vuote e arse dal vento d'oriente, spuntavano dopo quelle.23 E in verità altre sette, percosse d'aridezza, nascevano.
24 Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho detto agli indovini, ma nessuno mi da' la spiegazione".
24 Le quali la bellezza delle prime divoravano. Narrai ad ispositori li sogni; e niuno è che l'abbia detto.
25 Allora Giuseppe disse al faraone: "Il sogno del faraone è uno solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al faraone.25 Rispuose Iosef: lo sogno del re uno è; quello che dee fare, Iddio mostrò a Faraone.
26 Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno.26 Le sette vacche belle, e le sette spighe piene, sono sette anni d'abbondanza; li sogni comprendono questa medesima forza.
27 E le sette vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d'oriente, sono sette anni: vi saranno sette anni di carestia.27 E le sette vacche magre e affamate le quali vennero dopo loro, e le sette spighe sottili che vento traente percosse, sono sette anni verranno di grande fame (in tutta la terra d'Egitto).
28 È appunto ciò che ho detto al faraone: quanto Dio sta per fare, l'ha manifestato al faraone.28 I quali saranno ordinati a questo modo:
29 Ecco stanno per venire sette anni, in cui sarà grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto.29 Ecco, verranno sette anni di una grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto.
30 Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quella abbondanza nel paese d'Egitto e la carestia consumerà il paese.30 Alli quali seguiterà sette anni di tanta sterilità, che di tutta l'abbondanza dinanzi ogni cosa si dimenticherà. In verità la fame è, che debba consumare ogni terra.
31 Si dimenticherà che vi era stata l'abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in seguito, perché sarà molto dura.31 E la grandezza della abbondanza si perderà per la grandezza della penuria.
32 Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla.
32 E quello sogno, che tu vedesti la seconda volta, pertinente era a questa medesima cosa, e dimostranza di fermezza; impercio che fie fatta la parola di Dio, e velocemente fie adempiuto
33 Ora il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo del paese d'Egitto.33 Ora adunque provegga lo r'e uno uomo savio ed ammaestrato, e sopra ponghilo alla terra d'Egitto.
34 Il faraone inoltre proceda ad istituire funzionari sul paese, per prelevare un quinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni di abbondanza.34 Il quale constitua prepositi per tutte le regioni; e la quinta parte del grano pei sette anni dell' abbondanza,
35 Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sotto l'autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città.35 i quali già a ora debbono venire, rauni ne' granari; e ogni biada si riponga sotto la pode stà di Faraone, e servisi nelle cittadi.
36 Questi viveri serviranno al paese di riserva per i sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia".
36 E apparecchisi dinnanzi alla fame che de'avvenire di sette anni, la quale dee premere l’Egitto; e non si consumi la terra per la povertade.
37 La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri.37 Piacque a Faraone lo consiglio, e a tutti li ministri suoi.
38 Il faraone disse ai ministri: "Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?".38 E favella loro: noi non potremo trovare co tale uomo, il quale sia pieno dello spirito di Dio.
39 Poi il faraone disse a Giuseppe: "Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, nessuno è intelligente e saggio come te.39 E disse adunque a Iosef: imperciò che Dio dimostra a te ogni cosa che tu hai favellato, non potrò trovare più savio uomo di te, e simile a te.
40 Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te".
40 Tu sarai sopra la casa mia, e lo imperio della tua bocca tutto lo popolo obbedirà; d'una cosa solamente, del solio del regno, t'avanzerà.
41 Il faraone disse a Giuseppe: "Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto".41 E dicendo ancora un'altra volta Faraone a Iosef: ecco io constituirò te sopra tutta la terra d'Egitto;
42 Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro.42 e'tolse l'anello della mano sua, se diello in mano di lui; e vestì lui di stola bissina, e al collo dintorno di torque d'oro.
43 Poi lo fece montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: "Abrech". E così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto.43 E fece salire lui sopra lo carro suo secondo, gridante lo banditore, che tutti innanzi a lui s' inginocchiassero, e che sapessero ch' egli era preposto di tutta la terra d'Egitto.
44 Poi il faraone disse a Giuseppe: "Sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto".44 E disse ancora lo re a Iosef: io sono Faraone; senza lo tuo comandamento non moverà alcuno la mano ovvero lo piede in ogni terra d'Egitto.
45 E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe uscì per tutto il paese d'Egitto.45 E rivolse lo nome suo, e chiamollo in lingua egiziaca SALVATORE DEL MONDO. E diedegli moglie Asenet, figliuola di Putifare, prete delli Eliopoleos. È venuto adunque Iosef alla terra d'Egitto.
46 Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò al faraone re d'Egitto.
Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto.
46 Certo egli era di XXX anni, quando stette nel cospetto del re Faraone (d'Egitto); e andò d'intorno ad ogni regione d'Egitto.
47 Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse a profusione.47 E venne l'abbondanza di sette anni; e ne' manipoli raunate, le biade messe sono ne' granai d'Egitto.
48 Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali vi era stata l'abbondanza nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in ogni città ripose i viveri della campagna circostante.48 Ein verità ogni abbondanza in cadauna città fu riposta.
49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.
49 E tanta fue l'abbondanza del grano, che s' appareggiava all'arena del mare, e la copia la misura eccedesse.
50 Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On.50 E nati sono a Iosef due figliuoli, innanzi che venisse la fame; i quali partorio a lui Asenet, figliuola di Putitare sacerdote di Eliopoleos.
51 Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, "perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre".51 E chiamò lo nome del primogenito Manasse, dicendo: dimenticare fece me Iddio d'ogni mia fatica e della casa del padre mio.
52 E il secondo lo chiamò Efraim, "perché - disse - Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione".
52 E lo nome del secondo figliuolo appello Efraim, dicendo: crescere me fece Iddio nella terra della povertade mia.
53 Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto53 Adunque trapassati i sette anni dell' abbon danza, li quali erano stati in Egitto,
54 e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane.
54 cominciarono a venire i sette anni della penuria, li quali avea predetti Iosef; e in tutto lo mondo la fame fue grande; ma in tutta la terra d'Egitto era lo pane.
55 Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone disse a tutti gli Egiziani: "Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà".55 Per la quale avendo fame (degnamente) chiamò io popolo a Faraone, a domandare li alimenti:ai quali quegli respuose: andate a Iosef, e ciò che dice fate.
56 La carestia dominava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si aggravava in Egitto.56 Ma certo continuamente crescea la fame in ogni terra (d'Egitto); e aperse Iosef tutti li granai, e vendeva a quelli d'Egitto; perciò che coloro avea constretti la fame.
57 E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra.57 E tutte le provincie veniano in Egitto per comperare lo cibo, acciò che lo male dello disagio temperassero.