Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 31


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Vigilia honestatis tabefaciet carnes,
et cogitatus illius auferet somnum.
1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.
2 Cogitatus præscientiæ avertit sensum,
et infirmitas gravis sobriam facit animam.
2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).
3 Laboravit dives in congregatione substantiæ,
et in requie sua replebitur bonis suis.
3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).
4 Laboravit pauper in diminutione victus,
et in fine inops fit.
4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.
5 Qui aurum diligit non justificabitur,
et qui insequitur consumptionem replebitur ex ea.
5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.
6 Multi dati sunt in auri casus,
et facta est in specie ipsius perditio illorum.
6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.
7 Lignum offensionis est aurum sacrificantium :
væ illis qui sectantur illud !
et omnis imprudens deperiet in illo.
7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.
8 Beatus dives qui inventus est sine macula,
et qui post aurum non abiit,
nec speravit in pecunia et thesauris.
8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.
9 Quis est hic ? et laudabimus eum :
fecit enim mirabilia in vita sua.
9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.
10 Qui probatus est in illo, et perfectus est, erit illi gloria æterna :
qui potuit transgredi, et non est transgressus ;
facere mala, et non fecit.
10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.
11 Ideo stabilita sunt bona illius in Domino,
et eleemosynas illius enarrabit omnis ecclesia sanctorum.
11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.
12 Supra mensam magnam sedisti ?
non aperias super illam faucem tuam prior.
12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.
13 Non dicas sic : Multa sunt, quæ super illam sunt.
13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.
14 Memento quoniam malus est oculus nequam.
14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.
15 Nequius oculo quid creatum est ?
ideo ab omni facie sua lacrimabitur, cum viderit.
15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.
16 Ne extendas manum tuam prior,
et invidia contaminatus erubescas.
16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.
17 Ne comprimaris in convivio.
17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).
18 Intellige quæ sunt proximi tui ex teipso.
18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.
19 Utere quasi homo frugi his quæ tibi apponuntur :
ne, cum manducas multum, odio habearis.
19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.
20 Cessa prior causa disciplinæ :
et noli nimius esse, ne forte offendas.
20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.
21 Et si in medio multorum sedisti,
prior illis ne extendas manum tuam,
nec prior poscas bibere.
21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.
22 Quam sufficiens est homini erudito vinum exiguum !
et in dormiendo non laborabis ab illo,
et non senties dolorem.
22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.
23 Vigilia, cholera et tortura viro infrunito,
23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;
24 somnus sanitatis in homine parco :
dormiet usque mane,
et anima illius cum ipso delectabitur.
24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.
25 Et si coactus fueris in edendo multum,
surge e medio, evome, et refrigerabit te,
et non adduces corpori tuo infirmitatem.
25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.
26 Audi me, fili, et ne spernas me,
et in novissimo invenies verba mea.
26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.
27 In omnibus operibus tuis esto velox,
et omnis infirmitas non occurret tibi.
27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.
28 Splendidum in panibus benedicent labia multorum,
et testimonium veritatis illius fidele.
28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...
29 Nequissimo in pane murmurabit civitas,
et testimonium nequitiæ illius verum est.
29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.
30 Diligentes in vino noli provocare :
multos enim exterminavit vinum.
30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.
31 Ignis probat ferrum durum :
sic vinum corda superborum arguet in ebrietate potatum.
31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.
32 Æqua vita hominibus vinum in sobrietate :
si bibas illud moderate, eris sobrius.
32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.
33 Quæ vita est ei qui minuitur vino ?
33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?
34 Quid defraudat vitam ? mors.
34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.
35 Vinum in jucunditatem creatum est,
et non in ebrietatem ab initio.
35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.
36 Exsultatio animæ et cordis vinum moderate potatum.
36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.
37 Sanitas est animæ et corpori sobrius potus.
37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.
38 Vinum multum potatum irritationem,
et iram, et ruinas multas facit.
38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.
39 Amaritudo animæ
vinum multum potatum.
39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.
40 Ebrietatis animositas, imprudentis offensio,
minorans virtutem, et faciens vulnera.
40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.
41 In convivio vini non arguas proximum,
et non despicias eum in jucunditate illius.
41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.
42 Verba improperii non dicas illi,
et non premas illum repetendo.
42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.