Scrutatio

Venerdi, 31 maggio 2024 - Visitazione della Beata Vergine Maria ( Letture di oggi)

Esther 13


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Rex maximus Artaxerxes ab India usque Æthiopiam, centum viginti septem provinciarum principibus et ducibus qui ejus imperio subjecti sunt, salutem.1 Lo re grande Artaserse, dall' India persino alla Etiopia, di cento e ventisette provincie, a tutti li prìncipi e li duchi, li quali sono sotto il suo imperio, manda salute.
2 Cum plurimis gentibus imperarem, et universum orbem meæ ditioni subjugassem, volui nequaquam abuti potentiæ magnitudine, sed clementia et lenitate gubernare subjectos, ut absque ullo terrore vitam silentio transigentes, optata cunctis mortalibus pace fruerentur.2 Conciosia che io sia signore di molte genti, e abbi soggiogato tutto il mondo al mio comandamento, non ho però voluto usare male la grandezza della mia potenza, ma ho voluto governare i miei sudditi con clemenza e mansuetudine, acciò che senza alcuno spavento passando la sua vita, potessero adempire i suoi desiderii, nelle cose di questo mondo, con pace.
3 Quærente autem me a consiliariis meis quomodo posset hoc impleri, unus qui sapientia et fide ceteros præcellebat, et erat post regem secundus, Aman nomine,3 E dimandando io dalli miei consiglieri, a che modo io potessi fare questo, uno di costoro, il quale eccedeva tutti in sapienza e in fede, ed era il secondo dopo il re, chiamato Aman,
4 indicavit mihi in toto orbe terrarum populum esse dispersum, qui novis uteretur legibus, et, contra omnium gentium consuetudinem faciens, regum jussa contemneret, et universarum concordiam nationum sua dissensione violaret.4 mi significò esser uno popolo disperso in tutte le terre del mondo, lo qual vive con leggi nuove le quali sono contro la consuetudine di tutte le genti, lo qual disprezzava li comandamenti del re, e corrompeva con la sua divisione la concordia di tutte le nazioni.
5 Quod cum didicissemus, videntes unam gentem rebellem adversus omne hominum genus perversis uti legibus, nostrisque jussionibus contraire, et turbare subjectarum nobis provinciarum pacem atque concordiam,5 E avendo noi inteso, e vedendo una gente ribelle usare leggi perverse contro a tutte le generazioni degli uomini, e contrafare alli nostri comandamenti, e turbar la pace de' nostri sudditi, e delle nostre provincie la concordia,
6 jussimus ut quoscumque Aman, qui omnibus provinciis præpositus est et secundus a rege, et quem patris loco colimus, monstraverit, cum conjugibus ac liberis deleantur ab inimicis suis, nullusque eorum misereatur, quartadecima die duodecimi mensis Adar anni præsentis :6 facemmo comandare che tutti quelli i quali avrà dimostrato Aman, lo qual è sopra tutte le nostre provincie, e la seconda persona dopo il re, e anco il quale amiamo come padre, siano uccisi dalli suoi inimici con le loro mogli e figliuoli, e a nullo si abbi misericordia; e questo sia lo quartodecimo dì del duodecimo mese chiamato Adar (cioè marzo) dell' anno presente;
7 ut nefarii homines uno die ad inferos descendentes, reddant imperio nostro pacem, quam turbaverant. Pergensque Mardochæus, fecit omnia quæ ei mandaverat Esther.
7 acciò che questi mali uomini essendo in uno dì tutti uccisi, sia restituita la pace a tutto il mio imperio, la qual loro aveano turbata.

Persino a qui è lo esemplare della epistola. E questo che sëguita, dopo questo, dove si legge; E andando Mardocheo, fece tutte quelle cose che li comandò Ester. Nientedimeno non si trova in Ebreo, e non si trova appo alcuno interprete.
8 Mardochæus autem deprecatus est Dominum, memor omnium operum ejus,8 Mardocheo (però ch' era Giudeo) pregò Iddio, il quale era suo aiutatore e suo difensore.
9 et dixit : Domine, Domine rex omnipotens, in ditione enim tua cuncta sunt posita, et non est qui possit tuæ resistere voluntati, si decreveris salvare Israël.9 E disse: Signore Iddio onnipotente, chè nel tuo cospetto sono poste tutte le cose, e niuno puote resistere alla tua volontà, se tu [hai] deliberato di camparci da questo giudicio, (noi siamo liberati).
10 Tu fecisti cælum et terram, et quidquid cæli ambitu continetur.10 Tu facesti il cielo e la terra, e ciò che dentro ci abita.
11 Dominus omnium es, nec est qui resistat majestati tuæ.11 Iddio se' d' ogni cosa, e niuno puote resistere alla tua potenza.
12 Cuncta nosti, et scis quia non pro superbia et contumelia, et aliqua gloriæ cupiditate, fecerim hoc, ut non adorarem Aman superbissimum12 E niuna cosa t'è nascosta, e sai bene che non per superbia nè per contenzione, nè per altro desiderio di vanagloria (nè per mala volontà), io non volsi adorare Aman superbo.
13 (libenter enim pro salute Israël etiam vestigia pedum ejus deosculari paratus essem),13 Però ch' io sono bene apparecchiato, per la salute del popolo mio, di basciarli le vestigie dei piedi (non tanto adorarlo).
14 sed timui ne honorem Dei mei transferrem ad hominem, et ne quemquam adorarem, excepto Deo meo.14 Ma temetti di non offendere te, che dovendo adorar te, io adorassi gli uomini; però ch' io sono bene acconcio di giammai adorare, se non solo te.
15 Et nunc, Domine rex, Deus Abraham, miserere populi tui, quia volunt nos inimici nostri perdere, et hæreditatem tuam delere.15 Imperciò, Signore Iddio di Abraam, libera il popolo tuo delle mani di costoro nostri nimici, i quali ci vogliono uccidere, e (che) questa tua eredità vogliono consumare.
16 Ne despicias partem tuam, quam redemisti tibi de Ægypto.16 Non abbandonare questa tua particella, la quale tu traesti dello Egitto.
17 Exaudi deprecationem meam, et propitius esto sorti et funiculo tuo, et converte luctum nostrum in gaudium, ut viventes laudemus nomen tuum, Domine : et ne claudas ora te canentium.17 Priegoti, Signore, che tu esaudischi la mia orazione, e sia tu in adiutorio a questa tua eredità; e questa amaritudine (la quale noi aspettiamo) convertila tu in allegrezza, acciò che vivendo possiamo laudare il tuo nome; e non volere serrare le bocche di coloro che sempre ti lodano.
18 Omnis quoque Israël pari mente et obsecratione clamavit ad Dominum, eo quod eis certa mors impenderet.18 E tutto il popolo d' Israel, con eguale mente e prego, chiamò al Signore Iddio; però che erano in pericolo della morte.