Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Genesis 3


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Sed et serpens erat callidior cunctis animantibus terræ quæ fecerat Dominus Deus. Qui dixit ad mulierem : Cur præcepit vobis Deus ut non comederetis de omni ligno paradisi ?1 Ma il serpente, il quale era più callido di tutti gli altri animali della terra li quali avea fatto il Signore Iddio, se ne venne alla femina, conoscendola di più fragile natura che l'uomo, e dissele: perchè comando Iddio a voi, che voi non mangiasti del legno della sapienza del bene e del male, ma d'ogni altro pomo del legno del paradiso sie?
2 Cui respondit mulier : De fructu lignorum, quæ sunt in paradiso, vescimur :2 Al quale rispose la femina: de' frutti delli legni che sono nel paradiso usiamo noi bene;
3 de fructu vero ligni quod est in medio paradisi, præcepit nobis Deus ne comederemus, et ne tangeremus illud, ne forte moriamur.3 ma del frutto del legno, che è nel mezzo del paradiso, ci comandò a noi Iddio, che noi non ne mangiassimo, e non ne toccassimo di quello, acciò che noi non moriamo.
4 Dixit autem serpens ad mulierem : Nequaquam morte moriemini.4 Disse ancora il serpente alla femina: mai non morirai, nè tu nè egli.
5 Scit enim Deus quod in quocumque die comederitis ex eo, aperientur oculi vestri, et eritis sicut dii, scientes bonum et malum.5 Ma sa bene Iddio, che qualunque di voi mangerete di quello pomo, s'apriranno gli occhi vostri, e sarete sì come Idii, sapiendo lo bene e lo male.
6 Vidit igitur mulier quod bonum esset lignum ad vescendum, et pulchrum oculis, aspectuque delectabile : et tulit de fructu illius, et comedit : deditque viro suo, qui comedit.6 Allora vide la femina, che buono fosse lo legno ad usarlo, ed agli occhi bello, e all'aspetto dilettevole. E poi tolse di quello frutto, e mangionne; e diedene al marito suo Adam, lo quale lo mangioe.
7 Et aperti sunt oculi amborum ; cumque cognovissent se esse nudos, consuerunt folia ficus, et fecerunt sibi perizomata.7 Ed incontenente s'apersero gli occhi d'amen due; e conciosia cosa ch' egli si conoscessero essere ignudi amendue, si tolsero le foglie del fico, e feceno voluppo insieme.
8 Et cum audissent vocem Domini Dei deambulantis in paradiso ad auram post meridiem, abscondit se Adam et uxor ejus a facie Domini Dei in medio ligni paradisi.8 E conciosiacosa ch' egli udissero la voce del Signore Iddio, il quale venne nel paradiso all'aura dopo il meridie, si nascosono Adam e la moglie sua dinante alla faccia sua (cioè del Signore).
9 Vocavitque Dominus Deus Adam, et dixit ei : Ubi es ?9 Iddio sì chiamoe Adam, e disse: dove sei, Adam?
10 Qui ait : Vocem tuam audivi in paradiso, et timui, eo quod nudus essem, et abscondi me.10 E Adam rispose a Dio: la voce tua nel paradiso ho udito; e temetti molto, conciosiacosachè ignudo fossi; e sì mi nascosi.
11 Cui dixit : Quis enim indicavit tibi quod nudus esses, nisi quod ex ligno de quo præceperam tibi ne comederes, comedisti ?11 E Iddio disse a lui: chi ti ha manifestato ch' eri ignudo, se non che del legno, del quale io ?'avea comandato che tu non mangiassi mai (del frutto ch' io t'avea vietato) e tu n'hai mangiato?
12 Dixitque Adam : Mulier, quam dedisti mihi sociam, dedit mihi de ligno, et comedi.12 Rispose allora Adam: insegnollomi la femina, che tu mi desti per mia compagnia; ed ella mi diede del legno, onde io ne mangiai.
13 Et dixit Dominus Deus ad mulierem : Quare hoc fecisti ? Quæ respondit : Serpens decepit me, et comedi.
13 Disse allora il Signore alla femina: e tu perchè facesti questa cosa? Ed ella rispose e disse: lo serpente m'ingannoe, ond'io ne mangiai.
14 Et ait Dominus Deus ad serpentem : Quia fecisti hoc,
maledictus es inter omnia animantia, et bestias terræ :
super pectus tuum gradieris, et terram comedes cunctis diebus vitæ tuæ.
14 Disse lo Signore Iddio allo serpente: perciò che tu hai fatta questa cosa, maledetto sii tu tra tutti gli animali e le bestie della terra; e sopra lo petto tuo anderai, e la terra mangerai tutti i dì della vita tua.
15 Inimicitias ponam inter te et mulierem,
et semen tuum et semen illius :
ipsa conteret caput tuum,
et tu insidiaberis calcaneo ejus.
15 E l'inimistà porrò tra te e la femina, e tra il seme tuo e il seme di lei; ed anco t'ra ella ti attriterà lo capo tuo, e tu insidierai lo calcagno suo.
16 Mulieri quoque dixit : Multiplicabo ærumnas tuas, et conceptus tuos : in dolore paries filios, et sub viri potestate eris, et ipse dominabitur tui.16 E poi disse in verità alla femina: Eva, io moltiplicheroe le sciagure tue e li concepimenti tuoi; in dolore parturirai i figliuoli; e sotto la signoria dell' uomo sarai, ed egli ti signorizzerà.
17 Adæ vero dixit : Quia audisti vocem uxoris tuæ, et comedisti de ligno, ex quo præceperam tibi ne comederes, maledicta terra in opere tuo : in laboribus comedes ex ea cunctis diebus vitæ tuæ.17 Poi disse ad Adam: imperciochè tu udisti la voce della moglie tua, e mangiasti del frutto del legno, del quale io t'avea vietato, e comandato che tu non ne mangiasti, sì sarae maledetta la terra nel lavorio tuo; e nelle fatiche mangerai di quella tutti i dì della vita tua.
18 Spinas et tribulos germinabit tibi, et comedes herbam terræ.18 Le spine e i triboli germinerà a te, e mangerai l'erba della terra.
19 In sudore vultus tui vesceris pane, donec revertaris in terram de qua sumptus es : quia pulvis es et in pulverem reverteris.19 E nel sudore del tuo volto userai del pane tuo, insino a tanto che tu ritornerai nella terra, della quale fatto se'; imperciocchè di polvere se', ed in polvere ritornerai.
20 Et vocavit Adam nomen uxoris suæ, Heva : eo quod mater esset cunctorum viventium.20 Poi chiamò Adam il nome della moglie sua, Eva; imperciocchè madre fosse di tutti viventi.
21 Fecit quoque Dominus Deus Adæ et uxori ejus tunicas pelliceas, et induit eos :21 Fece poi il Signore Iddio ad Adam, ed alla sua moglie, gonelle di pelle, e vestio loro.
22 et ait : Ecce Adam quasi unus ex nobis factus est, sciens bonum et malum : nunc ergo ne forte mittat manum suam, et sumat etiam de ligno vitæ, et comedat, et vivat in æternum.22 E disse: ecco, Adam, fatto se quasi come uno di noi, sapiente lo bene e lo male. Adunque acciò che per avventura non metta la mano sua, e pigli del legno della vita, e mangilo, e viva semireinai.
23 Et emisit eum Dominus Deus de paradiso voluptatis, ut operaretur terram de qua sumptus est.23 E dopo questo il Signore Iddio mandò Adam (e la moglie) fuori del paradiso della dilettanza, acciò ch' egli adoperasse la terra della quale era fatto.
24 Ejecitque Adam : et collocavit ante paradisum voluptatis cherubim, et flammeum gladium, atque versatilem, ad custodiendam viam ligni vitæ.24 E mandò fuora Adam, e collocò dinanzi uno cherubino con uno coltello di fuoco spaventevole, a guardare la via del legno della vita.