Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Shir ha-Shirim (שיר השירים ) - Cantico dei Cantici 35


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHDIODATI
1 וַיַּעַן אֱלִיהוּ וַיֹּאמַר1 ED Elihu proseguì il suo ragionamento, e disse:
2 הֲזֹאת חָשַׁבְתָּ לְמִשְׁפָּט אָמַרְתָּ צִדְקִי מֵאֵל2 Hai tu stimato che ciò convenga alla ragione, Della quale tu hai detto: La mia giustizia è da Dio,
3 כִּי־תֹאמַר מַה־יִּסְכָּן־לָךְ מָה־אֹעִיל מֵחַטָּאתִי3 Di dire: Che mi gioverà ella? Che profitto ne avrò più che del mio peccato?
4 אֲנִי אֲשִׁיבְךָ מִלִּין וְאֶת־רֵעֶיךָ עִמָּךְ4 Io ti risponderò, Ed a’ tuoi compagni teco.
5 הַבֵּט שָׁמַיִם וּרְאֵה וְשׁוּר חָקִים גָּבְהוּ מִמֶּךָּ5 Riguarda i cieli, e vedi; E mira le nuvole, quanto sono più alte di te.
6 אִם־חָטָאתָ מַה־תִּפְעָל־בֹּו וְרַבּוּ פְשָׁעֶיךָ מַה־תַּעֲשֶׂה־לֹּו6 Se tu pecchi, che cosa opererai tu contro a lui? E se i tuoi misfatti son moltiplicati, che gli farai tu?
7 אִם־צָדַקְתָּ מַה־תִּתֶּן־לֹו אֹו מַה־מִיָּדְךָ יִקָּח7 Se tu sei giusto, che cosa gli darai? Ovvero che prenderà egli dalla tua mano?
8 לְאִישׁ־כָּמֹוךָ רִשְׁעֶךָ וּלְבֶן־אָדָם צִדְקָתֶךָ8 Come la tua malvagità può nuocer solo ad un uomo simile a te, Così anche la tua giustizia non può giovare se non ad un figliuolo d’uomo
9 מֵרֹב עֲשׁוּקִים יַזְעִיקוּ יְשַׁוְּעוּ מִזְּרֹועַ רַבִּים9 Gli oppressati gridano per la grandezza dell’oppressione, E dànno alte strida per la violenza de’ grandi;
10 וְלֹא־אָמַר אַיֵּה אֱלֹוהַּ עֹשָׂי נֹתֵן זְמִרֹות בַּלָּיְלָה10 Ma niuno dice: Ove è Dio, mio fattore, Il quale dà materia di cantar di notte?
11 מַלְּפֵנוּ מִבַּהֲמֹות אָרֶץ וּמֵעֹוף הַשָּׁמַיִם יְחַכְּמֵנוּ11 Il qual ci ammaestra più che le bestie della terra, E ci rende savi più che gli uccelli del cielo?
12 שָׁם יִצְעֲקוּ וְלֹא יַעֲנֶה מִפְּנֵי גְּאֹון רָעִים12 Quivi adunque gridano, ed egli non li esaudisce, Per la superbia de’ malvagi.
13 אַךשְָׁ־וְא לֹא־יִשְׁמַע ׀ אֵל וְשַׁדַּי לֹא יְשׁוּרֶנָּה13 Certamente Iddio non esaudisce la vanità, E l’Onnipotente non la riguarda
14 אַף כִּי־תֹאמַר לֹא תְשׁוּרֶנּוּ דִּין לְפָנָיו וּתְחֹולֵל לֹו14 Quanto meno esaudirà egli te, che dici che tu nol riguardi? Giudicati nel suo cospetto, e poi aspettalo.
15 וְעַתָּה כִּי־אַיִן פָּקַד אַפֹּו וְלֹא־יָדַע בַּפַּשׁ מְאֹד15 Certo ora quello che l’ira sua ti ha imposto di castigo è come nulla; Ed egli non ha preso conoscenza della moltitudine de’ tuoi peccati molto innanzi.
16 וְאִיֹּוב הֶבֶל יִפְצֶה־פִּיהוּ בִּבְלִי־דַעַת מִלִּין יַכְבִּר׃ פ16 Giobbe adunque indarno apre la sua bocca, Ed accumula parole senza conoscimento