Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Lettera ai Filippesi 3


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DIODATINOVA VULGATA
1 QUANT’è al rimanente, fratelli miei, rallegratevi nel Signore. A me certo non è grave scrivervi le medesime cose, e per voi è sicuro.1 De cetero, fratres mei, gaudete in Domino. Eadem vobis scribe re mihiquidem non pigrum, vobis autem securum.
2 Guardatevi da’ cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dal ricidimento.2 Videte canes, videte malos operarios,videte concisionem!
3 Poichè la circoncisione siam noi, noi che serviamo in Ispirito a Dio, e ci gloriamo in Cristo Gesù, e non ci confidiamo nella carne3 Nos enim sumus circumcisio, qui Spiritu Dei servimus etgloriamur in Christo Iesu et non in carne fiduciam habentes,
4 Benchè eziandio nella carne io avrei di che confidarmi; se alcun altro si pensa aver di che confidarsi nella carne, io l’ho molto più.4 quamquam egohabeam confidentiam et in carne. Si quis alius videtur confidere in carne, egomagis:
5 Io, che sono stato circonciso l’ottavo giorno, che sono della nazione d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quant’è alla legge, Fariseo;5 circumcisus octava die, ex genere Israel, de tribu Beniamin, Hebraeusex Hebraeis, secundum legem pharisaeus,
6 quant’è alla zelo, essendo stato persecutor della chiesa; quant’è alla giustizia, che è nella legge, essendo stato irreprensibile.6 secundum aemulationem persequensecclesiam, secundum iustitiam, quae in lege est, conversatus sine querela.
7 Ma le cose che mi eran guadagni, quelle ho reputate danno, per Cristo.7 Sed, quae mihi erant lucra, haec arbitratus sum propter Christum detrimentum.
8 Anzi pure ancora reputo tutte queste cose esser danno, per l’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale io ho fatta perdita di tutte queste cose, e le reputo tanti sterchi, acciocchè io guadagni Cristo8 Verumtamen existimo omnia detrimentum esse propter eminentiam scientiaeChristi Iesu Domini mei, propter quem omnia detrimentum feci et arbitror utstercora, ut Christum lucrifaciam
9 E sia trovato in lui, non già avendo la mia giustizia, che è dalla legge; ma quella che è per la fede di Cristo: la giustizia che è da Dio, mediante la fede;9 et inveniar in illo non habens meamiustitiam, quae ex lege est, sed illam, quae per fidem est Christi, quae ex Deoest iustitia in fide;
10 per conoscere esso Cristo, e la virtù della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte;10 ad cognoscendum illum et virtutem resurrectionis eiuset communionem passionum illius, conformans me morti eius,
11 per provare se una volta perverrò alla risurrezione de’ morti.11 si quo modooccurram ad resurrectionem, quae est ex mortuis.
12 Non già ch’io abbia ottenuto il premio, o che già sia pervenuto alla perfezione; anzi proseguo, per procacciar di ottenere il premio; per la qual cagione ancora sono stato preso da Gesù Cristo.12 Non quod iam acceperim autiam perfectus sim; persequor autem si umquam comprehendam, sicut et comprehensussum a Christo Iesu.
13 Fratelli, io non reputo d’avere ancora ottenuto il premio;13 Fratres, ego me non arbitror comprehendisse; unum autem:quae quidem retro sunt, obliviscens, ad ea vero, quae ante sunt, extendens me
14 ma una cosa fo: dimenticando le cose che sono dietro, e distendendomi alle cose che son davanti, proseguo il corso verso il segno, al palio della superna vocazione di Dio, in Cristo Gesù14 ad destinatum persequor, ad bravium supernae vocationis Dei in Christo Iesu.
15 Perciò, quanti siamo compiuti, abbiam questo sentimento; e se voi sentite altrimenti in alcuna cosa, Iddio vi rivelerà quello ancora.15 Quicumque ergo perfecti, hoc sentiamus; et si quid aliter sapitis, et hocvobis Deus revelabit;
16 Ma pur camminiamo d’una stessa regola, e sentiamo una stessa cosa, in ciò a che siam pervenuti16 verumtamen, ad quod pervenimus, in eodem ambulemus.
17 Siate miei imitatori, fratelli; e considerate coloro che camminano così, come avete noi per esempio.17 Coimitatores mei estote, fratres, et observate eos, qui ita ambulant, sicuthabetis formam nos.
18 Percioccchè molti camminano, de’ quali molte volte vi ho detto, ed ancora al presente lo dico piangendo, che sono i nemici della croce di Cristo,18 Multi enim ambulant, quos saepe dicebam vobis, nunc autemet flens dico, inimicos crucis Christi,
19 il cui fine è perdizione, il cui Dio è il ventre, e la cui gloria è in ciò che torna alla confusione loro; i quali hanno il pensiero, e l’affetto alle cose terrestri.19 quorum finis interitus, quorum deusventer et gloria in confusione ipsorum, qui terrena sapiunt.
20 Poichè noi viviamo ne’ cieli, come nella nostra città: onde ancora aspettiamo il Salvatore, il Signor Gesù Cristo.20 Noster enimmunicipatus in caelis est, unde etiam salvatorem exspectamus Dominum IesumChristum,
21 Il quale trasformerà il nostro corpo vile, acciocchè sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la virtù per la quale può eziandio sottoporsi ogni cosa21 qui transfigurabit corpus humilitatis nostrae, ut illud conformefaciat corpori gloriae suae secundum operationem, qua possit etiam subicere sibiomnia.