Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 5


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 DEL tutto si ode che vi è fra voi fornicazione; e tal fornicazione, che non pur fra i Gentili è nominata, cioè, che alcuno si tien la moglie del padre.1 - Si sente dire comunemente che tra voi v'è della fornicazione, e di tal fatta quale non è neppur fra i Gentili, tanto che uno convive colla moglie di suo padre.
2 E pure ancora voi siete gonfi, e più tosto non avete fatto cordoglio, acciocchè colui che ha commesso questo fatto fosse tolto del mezzo di voi.2 E voi siete gonfi; e non piuttosto vi siete rammaricati perchè fosse tolto di mezzo a voi chi ha commesso tale azione.
3 Poichè io, come assente del corpo, ma presente dello spirito, ho già giudicato, come presente, che colui che ha commesso ciò in questa maniera3 Io, assente di corpo ma presente di spirito, ho già giudicato come fossi presente chi ha fatto ciò;
4 voi, e lo spirito mio essendo raunati nel nome del nostro Signor Gesù Cristo, con la podestà del Signor nostro Gesù Cristo;4 e nel nome del Signore Gesù adunati voi e insieme il mio spirito, per il potere che mi viene dal Signore nostro Gesù,
5 che il tale, dico, sia dato in mano di Satana, alla perdizion della carne, acciocchè lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù.5 decido di consegnare un uomo siffatto a Satana; per la rovina della sola carne però, affinchè lo spirito si salvi nel giorno del Signore.
6 Il vostro vanto non è buono; non sapete voi che un poco di lievito levita tutta la pasta?6 Non è mica bello il vostro gloriarvi! Non sapete che un po' di fermento fa fermentare tutta la pasta?
7 Purgate adunque il vecchio lievito, acciocchè siate nuova pasta, secondo che siete senza lievito; poichè la nostra pasqua, cioè Cristo, è stata immolata per noi.7 Togliete via il vecchio fermento, affinchè siate una pasta nuova, come siete azzimi; poichè la nostra Pasqua, Cristo, è stata immolata.
8 Perciò facciam la festa, non con vecchio lievito, nè con lievito di malvagità, e di nequizia, ma con azzimi di sincerità, e di verità8 Sicchè celebriamo la festa non col vecchio fermento, nè col fermento della malizia e della malvagità, ma cogli azzimi della purità e della verità.
9 Io vi ho scritto in quell’epistola che voi non vi mescoliate co’ fornicatori;9 Vi ho scritto nella mia lettera di non avere rapporti coi fornicatori;
10 non però del tutto co’ fornicatori di questo secolo, o con gli avari, o co’ rapaci, o con gl’idolatri; perciocchè altrimenti vi converrebbe uscire del mondo.10 non però in modo assoluto coi fornicatori di questo mondo, o cogli avari o coi rapaci o cogli idolatri; perchè dovreste uscire a dirittura dal mondo.
11 Ma ora, ecco coloro co’ quali vi ho scritto che non vi mescoliate, cioè, che se alcuno, che si nomina fratello, è o fornicatore, o avaro, o idolatra, o ubbriaco, o maldicente, o rapace, non pur mangiate con un tale.11 Ma ho inteso scrivervi di non aver rapporti; se uno chiamandosi fratello, fosse poi un fornicatore o avaro o idolatra, o maldicente o ubriacone o rapace; con un siffatto neppur mangiare dovete.
12 Perciocchè che ho io da far di giudicar que’ di fuori? non giudicate voi que’ di dentro?12 Che devo giudicar io quei di fuori? ma quei di dentro non siete voi che li giudicate?
13 Or Iddio giudica que’ di fuori; ma togliete il malvagio d’infra voi stessi13 Quei di fuori li giudicherà Iddio. Dunque eliminate di mezzo a voi chi è il malvagio.