Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Ezechiele 19


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 OR tu prendi a far lamento dei principi d’Israele. E di’:1 E tu pronunzia una lamentazione sui principi d'Israele,
2 Quale era tua madre? una leonessa; ella era giaciuta fra i leoni, ella avea allevati i suoi leoncini in mezzo de’ leoncelli.2 e dirai: « Perchè tua madre, qual leonessa, s'è accovacciata fra i leoni, e in mezzo ai leoncelli ha nutriti i suoi piccoli?
3 Or ella avea allevato uno de’ suoi leoncini, che divenne leoncello, e imparò a rapir la preda, e divorava gli uomini.3 e mise fuori uno dei suoi leoncelli, che divenne leone, e imparò a rapire la preda e a divorare gli uomini.
4 E le nazioni, uditone il grido, vennero contro a lui; ed egli fu preso nella lor fossa; e lo menarono incatenato nel paese di Egitto.4 Le nazioni sentirono parlare di lui, non senza averne ferite lo presero e lo menarono incatenato nella terra d'Egitto.
5 Ed ella, quando vide che si era assai trattenuta aspettando, e che la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi leoncini, e ne fece un leoncello.5 E (la leonessa) vedendosi senza forze e priva delle sue attese speranze, prese un altro dei suoi leoncelli e lo fece leone,
6 Ed egli, essendo divenuto leoncello, andava, e veniva fra i leoni, e imparò a rapir la preda, e divorava gli uomini.6 ed egli andava insieme coi leoni, diventato leone, e imparò a rapire la preda e a divorar gli uomini,
7 Ed ebbe sol cura de’ suoi palazzi, e desertò le lor città; e il paese, e tutto ciò che è in esso fu desolato per la voce del suo ruggire.7 imparò a far delle vedove e a ridurre le loro città a deserti, e la terra con tutto ciò che conteneva fu desolata dal rumore dei suoi ruggiti.
8 E le nazioni delle provincie d’ogn’intorno gli diedero addosso, e tesero contro a lui la lor rete, ed egli fu preso nella lor fossa.8 Allora le genti da ogni parte delle provincie si adunarono contro di lui, stesero sopra di lui la loro rete, e con loro ferite fu preso;
9 Poi lo misero incatenato in una gabbia, e lo condussero al re di Babilonia; e lo misero in certe fortezze, acciocchè la sua voce non si udisse più ne’ monti d’Israele9 e lo misero in una gabbia, e lo menarono incatenato al re di babilonia, e lo rinchiusero in una prigione, affinchè non si sentisse più la sua voce sui monti d'Israele.
10 La madre tua, quando tu ti fosti taciuto, divenne come una vite piantata presso alle acque; divenne fruttifera, e fronzuta, per la copia dell’acqua.10 La tua madre è come una vigna, nel tuo sangue piantata lungo l'acqua: crebbero i suoi frutti e le sue fronde a causa delle acque abbondanti.
11 Ed ebbe delle verghe forti, da scettri di signori; e divenne alta di ceppo, sopra gli alberi folti, fra i quali ella era, e fu ragguardevole per la sua altezza, per l’abbondanza de’ suoi tralci.11 E i suoi rami diventarono vigorosi per essere scettri di sovrani, e il suo fusto si levò tra le fronde ed essa si vide esaltata nel gran numero dei suoi tralci.
12 Ma è stata sterpata con ira, è stata gettata in terra, e il vento orientale ha seccato il suo frutto; le sue verghe forti sono state rotte, e non seccate; il fuoco le ha consumate.12 Ma è stata schiantata con furore e gettata per terra, il vento infocato ne ha fatto seccare i frutti; marcirono, inaridirono i suoi vigorosi tralci, il fuoco la divorò.
13 Ed ora, ella è piantata nel deserto, in terra secca ed arida.13 Ed ora è trapiantata in un deserto, in una terra impraticabile e senz'acqua.
14 E d’una verga de’ suoi rami è uscito un fuoco che ha consumato il frutto di essa, e non vi è più in lei verga forte, scettro da signoreggiare. Quest’è un lamento, e sarà per lamento14 E dalla verga dei suoi rami è uscito un fuoco che ne ha divorati i frutti, e non è rimasta in lei una verga forte per essere scettro di sovrano: questa è una lamentazione e sarà per il pianto ».