Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Geremia 39


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 NELL’anno nono di Sedechia, re di Giuda, nel decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito, sopra Gerusalemme, e l’assediò.1 Nell'anno nono di Sedecia, re di Giuda, nel mese decimo, venne Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito contro Gerusalemme e posero l'assedio attorno ad essa.
2 Nell’anno undecimo di Sedechia, nel quarto mese, nel nono giorno del mese, i Caldei penetrarono dentro alla città.2 Nell'anno undecimo di Sedecia, nel mese quarto, il nove del mese, fu fatta una breccia nella città,
3 E tutti i capitani del re di Babilonia vi entrarono, e si fermarono alla porta di mezzo, cioè: Nergal-sareser, Samgar-nebu, Sarsechim, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli altri capitani del re di Babilonia.3 entrarono tutti i prìncipi del re di Babilonia e si stabilirono presso la Porta di Mezzo: Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer comandante delle truppe di frontiera, e tutto il resto dei prìncipi del re di Babilonia.
4 E quando Sedechia, re di Giuda, e tutta la gente di guerra, li ebber veduti, se ne fuggirono, e uscirono di notte della città, traendo verso l’orto del re, per la porta d’infra le due mura; e il re uscì traendo verso il deserto.4 Or appena li vide, Sedecia, re di Giuda, e tutti gli uomini di guerra, fuggirono e uscirono di notte dalla città per la via del Giardino del re, attraverso la Porta che sta tra i due muri e si diressero verso l'Araba.
5 Ma l’esercito de’ Caldei li perseguitò, e raggiunse Sedechia nelle campagne di Gerico; e lo presero, e lo menarono a Nebucadnesar, re di Babilonia, in Ribla, nel paese di Hamat; e quivi egli gli pronunziò la sua sentenza.5 Ma i soldati dei Caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecia nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor, re di Babilonia, a Ribla, nel territorio di Amat, dove istituì contro di lui un giudizio.
6 E il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedechia in Ribla, in sua presenza; fece eziandio scannare tutti i nobili di Giuda.6 Poi il re di Babilonia fece scannare i figli di Sedecia in Ribla sotto i suoi occhi, quindi fece scannare tutti i nobili di Giuda.
7 Poi fece abbacinar gli occhi a Sedechia, e lo fece legar di due catene di rame, per menarlo in Babilonia.7 Poi cavò gli occhi di Sedecia e lo fece legare con catene per condurlo a Babilonia.
8 E i Caldei arsero col fuoco la casa del re, e le case del popolo e disfecero le mura di Gerusalemme.8 I Caldei, quindi, diedero alle fiamme la casa del re e le case del popolo e abbatterono le mura di Gerusalemme.
9 E Nebuzaradan, capitano delle guardie, menò in cattività in Babilonia il rimanente del popolo ch’era restato nella città; e quelli che si erano andati ad arrendere a lui, e tutto l’altro popolo ch’era restato.9 Nabuzaradàn, capo delle guardie, portò in esilio il resto del popolo che era rimasto in città, i fuggitivi che erano passati a lui e il resto del popolo rimasto.
10 Ma Nebuzaradan, capitano delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i più poveri d’infra il popolo, i quali non avevano nulla; e diede loro in quel giorno vigne e campi10 In quanto al popolo dei poveri che non possedevano alcunché, Nabuzaradàn, comandante della guardia, lo fece restare nel territorio di Giuda e in quel tempo assegnò loro vigne e campi.
11 Or Nebucadnesar, re di Babilonia, aveva data commessione a Nebuzaradan, capitano delle guardie, intorno a Geremia, dicendo:11 Riguardo a Geremia, invece, Nabucodònosor, re di Babilonia, ordinò a Nabuzaradàn, capo della guardia:
12 Prendilo, ed abbi cura di lui, e non fargli alcun male; anzi fa’ inverso lui come egli ti dirà.12 "Prendilo e metti i tuoi occhi su di lui, ma non fargli alcunché di male, anzi come ti dirà così agirai nei suoi riguardi".
13 Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, e Nebusazban, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli altri capitani del re di Babilonia,13 Incaricò, dunque, Nabuzaradàn, capo della guardia, e Nabusazbàn, capo dei funzionari, e Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli ufficiali del re di Babilonia,
14 mandarono a far trarre Geremia fuor delle corte della prigione, e lo diedero a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, per condurlo fuori in casa sua. Ma egli dimorò per mezzo il popolo.14 e costoro mandarono a prendere Geremia dal cortile della guardia e lo consegnarono a Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché lo conducesse a casa. Così egli abitò in mezzo al popolo.
15 Or la parola del Signore era stata indirizzata a Geremia, mentre egli era rinchiuso nella corte della prigione, dicendo:15 Ora la parola del Signore fu rivolta a Geremia, mentre era prigioniero nel cortile della guardia, in questi termini:
16 Va’ e parla ad Ebed-malec Etiopo, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Ecco, io fo venire le mie parole contro a questa città, in male, e non in bene; e in quel giorno esse avverranno nella tua presenza.16 "Va' e di' a Ebed-Melech, l'etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Ecco, io sto per compiere le mie parole di sventura e non di felicità contro questa città; esse si realizzeranno sotto i tuoi occhi in quel giorno.
17 Ma in quel giorno io ti libererò, dice il Signore; e tu non sarai dato in man degli uomini, de’ quali tu temi.17 Ma io ti salverò in quel giorno, oracolo del Signore, e non sarai consegnato in mano degli uomini di cui tu temi la presenza.
18 Perciocchè io ti scamperò di certo, e tu non caderai per la spada; e l’anima tua ti sarà per ispoglia; conciossiachè tu ti sii confidato in me, dice il Signore18 Sì, certo, ti scamperò e non cadrai di spada, ma la tua vita sarà per te il tuo bottino, perché confidasti in me". Oracolo del Signore.