Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Isaia 40


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DIODATINOVA VULGATA
1 CONSOLATE, consolate il mio popolo, dirà il vostro Dio.1 Consolamini, consolamini populum meum,
dicit Deus vester.
2 Parlate al cuor di Gerusalemme, e predicatele che il suo termine è compiuto, che la sua iniquità è quietata; perchè ella ha ricevuto dalla mano del Signore il castigo di tutti i suoi peccati al doppio2 Loquimini ad cor Ierusalem
et clamate ad eam,
quoniam completa est militia eius,
expiata est iniquitas illius;
suscepit de manu Domini
duplicia pro omnibus peccatis suis.
3 Vi è una voce d’uno che grida: Acconciate nel deserto la via del Signore, addirizzate per la solitudine la strada all’Iddio nostro.3 Vox clamantis:
“ In deserto parate viam Domini,
rectas facite in solitudine
semitas Dei nostri.
4 Ogni valle sia alzata, ed ogni monte e colle sia abbassato; e sieno i luoghi distorti ridirizzati, e i luoghi erti ridotti in pianura.4 Omnis vallis exaltetur,
et omnis mons et collis humilietur;
et fiant prava in directa,
et aspera in plana:
5 E la gloria del Signore si manifesterà, ed ogni carne la vedrà; perciocchè la bocca del Signore ha parlato.5 et revelabitur gloria Domini,
et videbit omnis caro pariter
quod os Domini locutum est ”.
6 Vi è una voce che dice: Grida. Ed è stato detto: Che griderò? Grida, che ogni carne è fieno, e che tutto il bene ch’ella fa è come un fiore della campagna.6 Vox dicentis: “ Clama! ”.
Et dixi: “ Quid clamabo? ”.
Omnis caro fenum,
et omnis gloria eius quasi flos agri;
7 Il fieno si secca, il fiore si appassa, quando lo Spirito del Signore vi soffia contra; in verità il popolo non è altro che fieno.7 exsiccatum est fenum, et cecidit flos,
quia spiritus Domini sufflavit in eo. Vere fenum est populus.
8 Il fieno si secca, il fiore si appassa; ma la parola di Dio dimora in eterno8 Exsiccatum est fenum, et cecidit flos;
verbum autem Dei nostri manet in aeternum.
9 O Sion, che rechi le buone novelle, sali sopra un alto monte; o Gerusalemme, che rechi le buone novelle, alza di forza la tua voce; alzala, non temere; di’ alle città di Giuda: Ecco l’Iddio vostro.9 Super montem excelsum ascende,
tu, quae evangelizas Sion;
exalta in fortitudine vocem tuam,
quae evangelizas Ierusalem;
exalta, noli timere;
dic civitatibus Iudae:
“ Ecce Deus vester,
10 Ecco, il Signore Iddio verrà contro al forte, e il suo braccio lo signoreggerà; ecco, la sua mercede è con lui, e la sua opera è dinanzi alla sua faccia.10 ecce Dominus Deus in virtute venit,
et brachium eius dominatur:
ecce merces eius cum eo,
et praemium illius coram illo.
11 Egli pasturerà la sua greggia, a guisa di pastore; egli si accoglierà gli agnelli in braccio, e li torrà in seno; egli condurrà pian piano le pregne11 Sicut pastor gregem suum pascit,
in brachio suo congregat agnos
et in sinu suo levat;
fetas ipse portat ”.
12 CHI ha misurate le acque col pugno, e chi ha fatto il conto dello spazio del cielo con la spanna, ed ha compresa la polvere della terra in una misura, ed ha pesati i monti con la stadera, e i colli con la bilancia?12 Quis mensus est pugillo aquas
et caelos palmo disposuit,
modio continuit pulverem terrae
et libravit in pondere montes
et colles in statera?
13 Chi ha addirizzato lo Spirito del Signore? o chi è stato suo consigliere, e chi gli ha insegnata alcuna cosa?13 Quis direxit spiritum Domini?
Aut quis consilium suum
ostendit illi?
14 Con chi si è egli consigliato, e chi l’ha avvisato, o chi l’ha ammaestrato nel sentier del giudicio? e chi gli ha insegnata scienza, o mostrata la via degl’intendimenti?14 Cum quo iniit consilium, et instruxit eum
et docuit eum semitam iustitiae
et erudivit eum scientiam
et viam prudentiae ostendit illi?
15 Ecco, le genti sono come una gocciola della secchia, e son reputate come la polvere minuta delle bilance; ecco, egli può trasportar le isole di luogo in luogo, come polvere minuta.15 Ecce gentes quasi stilla situlae
et quasi momentum pulveris in statera reputantur;
ecce insulae quasi pulvis exiguus.
16 E il Libano non basterebbe per lo fuoco, e le bestie che sono in quello non basterebbero per l’olocausto.16 Et Libanus non sufficiet ad succendendum,
et animalia eius non sufficient ad holocaustum.
17 Tutte le genti sono come un niente nel suo cospetto; son da lui reputate men di nulla, e per una vanità17 Omnes gentes, quasi non sint, coram eo;
quasi nihilum et inane reputantur ab eo.
18 Ed a cui assomigliereste Iddio, e qual sembianza gli adattereste?18 Cui ergo similem facitis Deum?
Aut quam imaginem ponitis ei?
19 Il fabbro fonde la scultura, e l’orafo vi distende su l’oro, da coprirla; e le fonde de’ cancelli di argento.19 Sculptile conflat faber,
et aurifex auro figurat illud,
et laminis argenteis argentarius.
20 Colui che fa povera offerta sceglie un legno che non intarli; egli si cerca un artefice industrioso, per formargli una scultura che non si muove.20 Nimis pauper, ut offerat lignum imputribile:
exquirit sibi sapientem artificem,
ut statuat simulacrum,
quod non moveatur.
21 Non avete voi alcun conoscimento? non ascoltate voi? la cosa non vi è ella stata dichiarata fin dal principio? non intendete voi come la terra è stata fondata?21 Numquid non scitis? Numquid non audistis?
Numquid non annuntiatum est vobis ab initio?
Numquid non intellexistis fundamenta terrae?
22 Egli è quel che siede sopra il globo della terra, ed a cui gli abitanti di essa sono come locuste; che stende i cieli come una tela, e li tende come una tenda da abitare;22 Qui sedet super gyrum terrae,
et habitatores eius sunt quasi locustae;
qui extendit sicut velum caelos
et expandit eos sicut tabernaculum ad inhabitandum;
23 che riduce i principi a niente, e fa che i rettori della terra son come una cosa vana;23 qui redigit in nihilum principes,
iudices terrae velut inane facit.
24 come se non fossero pure stati piantati, nè pur seminati, o che il lor ceppo non fosse pure stato radicato in terra; sol che soffi contro a loro, si seccano, e il turbo li porta via come stoppia.24 Et quidem neque plantatus neque satus
neque radicatus in terra truncus eorum;
repente flavit in eos, et aruerunt,
et turbo quasi stipulam aufert eos.
25 A cui dunque mi assomigliereste? o a cui sarei io agguagliato? dice il Santo.25 “ Et cui assimilabitis me,
quasi aequalis ei sim ego? ”,
dicit Sanctus.
26 Levate ad alto gli occhi vostri, e vedete; chi ha create quelle cose? chi fa uscire l’esercito loro a conto? chi le chiama tutte per nome, per la grandezza della sua forza, e, perciocchè egli è potente in virtù, senza che ne manchi pure una?26 Levate in excelsum oculos vestros
et videte: Quis creavit haec?
Qui educit in numero militiam eorum
et omnes ex nomine vocat;
prae multitudine fortitudinis et roboris virtutisque eius
neque unum deest.
27 Perchè diresti, o Giacobbe; e perchè, o Israele, parleresti così: La mia via è occulta al Signore, e la mia ragione non viene più davanti all’Iddio mio?27 Quare dicis, Iacob,
et loqueris, Israel:
“ Abscondita est via mea a Domino,
et a Deo meo iudicium meum transit? ”.
28 Non sai tu, non hai tu udito? Il Signore è l’Iddio eterno, che ha create le estremità della terra; egli non si stanca, e non si affatica; il suo intendimento è infinito.28 Numquid nescis? Aut non audisti?
Deus sempiternus Dominus,
qui creavit terminos terrae;
non deficiet neque laborabit,
nec est investigatio sapientiae eius.
29 Egli dà forza allo stanco, ed accresce vigore a chi è senza forze.29 Qui dat lasso virtutem
et invalido robur multiplicat.
30 I giovani si stancano, e si affaticano; e i più scelti giovani traboccano, e cadono.30 Deficient pueri et laborabunt,
et iuvenes lapsu labentur;
31 Ma quelli che sperano nel Signore acquistano del continuo nuove forze; salgono con l’ale, come l’aquile; corrono, e non si affaticano; camminano, e non si stancano31 qui autem sperant in Domino,
mutabunt fortitudinem,
assument pennas sicut aquilae,
current et non laborabunt,
ambulabunt et non deficient.