Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Qoelet 12


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Ma ricordati del tuo Creatore ai dì della tua giovanezza, avanti che sieno venuti i cattivi giorni, e giunti gli anni, de’ quali tu dirai: Io non vi ho alcun diletto.1 Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che venga il tempo dell'afflizione e si avvicinino gli anni dei quali dirai: «Non mi piacciono per nulla »,
2 Avanti che il sole, e la luce, e la luna, e le stelle sieno oscurate; e che le nuvole ritornino dopo la pioggia;2 prima che s'oscuri il sole e la luce e la luna e le stelle, e tornino le nuvole dopo la pioggia.
3 allora che le guardie della casa tremeranno, ed i possenti si piegheranno, e le macinatrici cesseranno, perchè saranno diminuite; e quelli che riguardono per le finestre saranno oscurati;3 Quando tremeranno i custodi della casa e i gagliardi vacilleranno, e staranno oziose le macinanti ridotte a poche, e si offuscheranno quelli che guardan per le finestre,
4 e i due usci d’in su la piazza saranno serrati con abbassamento del suon della macina; e l’uomo si leverà al suon dell’uccelletto, e tutte le cantatrici saranno abbassate;4 e si chiuderanno le porte sulla via, e diminuirà il rumore della macina, e ci sarà da levarsi al canto del gallo, e diventeran sorde tutte le figlie dei canti,
5 ed anche l’uomo temerà dei luoghi elevati, ed avrà spaventi, camminando per la strada; e il mandorlo fiorirà, e la locusta si aggraverà, e l’appetito scaderà; perciocchè l’uomo se ne va alla sua casa perpetua; e quelli che fanno cordoglio gli andranno d’intorno per le strade.5 e si avrà paura delle alture, e si avrà degli spaventi per la via. Fiorirà il mandorlo, la cavalletta diventerà pesante, il cappero non farà più effetto (perchè l'uomo deve andare alla sua dimora eterna e già son per la strada le piangenti).
6 Avanti che la fune d’argento si rompa, e la secchia d’oro si spezzi, e il vaso si fiacchi in su la fonte, e la ruota vada in pezzi sopra la cisterna;6 Prima che si rompa il cordone d'argento, e faccia le grinze la benda d'oro, e si spezzi sulla fonte la brocca, e la carrucola cada in frantumi dentro la cisterna.
7 e la polvere ritorni in terra, come era prima; e lo spirito ritorni a Dio, che l’ha dato7 E torni la polvere alla sua terra da cui ebbe origine e lo spirito torni a Dio che l'aveva dato.
8 VANITÀ delle vanità, dice il Predicatore; ogni cosa è vanità.8 Vanità delle vanità — disse l'Ecclesiaste — tutto è vanità.
9 Più il Predicatore è stato savio, più ha insegnata scienza al popolo, e gliel’ha fatta intendere, ed ha investigate, e composte molte sentenze.9 L'Ecclesiaste, essendo sapientissimo, istruì il popolo, divulgò quanto aveva fatto, e, dopo molte ricerche, compose gran numero di parabole.
10 Il Predicatore ha cercato, per trovar cose approvate; e ciò che è scritto è dirittura, parole di verità.10 Cercò utili detti e scrisse massime rottissime piene di verità.
11 Le parole de’ savi son come gli steccati, e come i pali piantati de’ mandriani che stabbiano; e sono state date da uno stesso Pastore.11 Le parole dei saggi son come pungoli, come chiodi che penetrano pròfondamente. E sono state date, mediante il consiglio dei maestri, dall'unico pastore.
12 Perciò, figliuol mio, guardati da quello che è oltre ad esse; non vi è fine alcuno al far molti libri; e molto studiare è fatica alla carne12 Figlio mio, non cercar nulla di più: i libri si posson moltiplicare senza numero, il continuo studio affatica il corpo.
13 La conclusione del ragionamento, ogni cosa udita, è: Temi Iddio, ed osserva i suoi comandamenti; perchè questo è il tutto dell’uomo.13 Ascoltiamo tutti insieme la conclusione del discorso: Temi Dio ed osserva i suoi comandamenti: questo è tutto l'uomo.
14 Perciocchè Iddio farà venire ogni opera, buona e malvagia, al giudicio, ch’egli farà d’ogni cosa occulta14 E tutte le nostre azioni Dio le porterà in giudizio, per qualunque errore commesso, siano esse buone o cattive.