Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Qoelet 1


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DIODATINOVA VULGATA
1 Le parole del Predicatore, figliuolo di Davide, re in Gerusalemme.1 Verba Ecclesiastes filii David regis Ierusalem.”
2 VANITÀ delle vanità, dice il Predicatore; vanità delle vanità; ogni cosa è vanità.2 “ Vanitas vanitatum,
dixit Ecclesiastes,
vanitas vanitatum et omnia vanitas ”.
3 Che profitto ha l’uomo di tutta la sua fatica nella quale egli si affatica sotto il sole?3 Quid lucri est homini
de universo labore suo, quo laborat sub sole?
4 Una età va via, un’altra età viene; e la terra resta in perpetuo.4 Generatio praeterit, et generatio advenit,
terra autem in aeternum stat.
5 Il sole si leva anch’esso, e poi tramonta; e, ansando, trae verso il luogo suo, ove egli si deve levare.5 Oritur sol, et occidit sol
et ad locum suum anhelat ibique renascitur.
6 Il vento trae verso il Mezzodì, e poi gira verso il Settentrione; egli va sempre girando, e ritorna a’ suoi giri.6 Gyrat per meridiem et flectitur ad aquilonem,
lustrans universa in circuitu pergit spiritus
et in circulos suos revertitur.
7 Tutti i fiumi corrono nel mare, e il mare non s’empie; i fiumi ritornano sempre a correre al luogo dove sogliono correre.7 Omnia flumina pergunt ad mare, et mare non redundat;
ad locum, unde exeunt, flumina illuc revertuntur in cursu suo.
8 Ogni cosa si affatica più che l’uomo non può dire; l’occhio non si sazia giammai di vedere, e l’orecchio non si riempie di udire8 Cunctae res difficiles;
non potest eas homo explicare sermone.
Non saturatur oculus visu,
nec auris auditu impletur.
9 Quello che è stato è lo stesso che sarà; e quello che è stato fatto è lo stesso che si farà; e non vi è nulla di nuovo sotto il sole.9 Quod fuit,
ipsum est, quod futurum est.
Quod factum est,
ipsum est, quod faciendum est:
10 Evvi cosa alcuna, della quale altri possa dire: Vedi questo, egli è nuovo? già è stato ne’ secoli che sono stati avanti a noi.10 nihil sub sole novum.
Si de quadam re dicitur: “ Ecce hoc novum est ”,
iam enim praecessit in saeculis, quae fuerunt ante nos.
11 Non vi è alcuna memoria delle cose che sono state innanzi; così ancora non vi sarà memoria delle cose che saranno nel tempo a venire, fra coloro che verranno appresso11 Non est priorum memoria,
sed nec eorum quidem, qui postea futuri sunt,
erit recordatio apud eos,
qui futuri sunt in novissimo.
12 Io, il Predicatore, sono stato re sopra Israele, in Gerusalemme;12 Ego Ecclesiastes fui rex Israel in Ierusalem
13 ed ho recato il mio cuore a ricercare, e ad investigare, con sapienza, tutto ciò che si fa sotto il cielo; il che è una occupazione molesta, la quale Iddio ha data a’ figliuoli degli uomini, per occuparvisi.13 et proposui in animo meoquaerere et investigare sapienter de omnibus, quae fiunt sub sole. Hancoccupationem pessimam dedit Deus filiis hominum, ut occuparentur in ea.
14 Io ho vedute tutte le cose che si fanno sotto il sole; ed ecco, tutto ciò è vanità, e tormento di spirito.14 Vidicuncta, quae fiunt sub sole; et ecce universa vanitas et afflictio spiritus.
15 Le cose torte non si possono dirizzare; e i difetti non si possono annoverare.15 Quod est curvum, rectum fieri non potest;
et, quod deficiens est, numerari non potest.
16 Io parlava nel cuor mio, dicendo: Ecco, io mi sono aggrandito, ed accresciuto in sapienza, più che tutti quelli che sono stati innanzi a me sopra Gerusalemme; e il cuor mio ha veduta molta sapienza e scienza;16 Locutus sum ego in corde meo dicens: “ Ecce ego magnificavi et apposuisapientiam super omnes, qui fuerunt ante me in Ierusalem; et mens meacontemplata est multam sapientiam et scientiam ”.
17 ed ho recato il mio cuore a conoscere la sapienza; ed anche a conoscere le pazzie e la stoltizia; ed ho riconosciuto che questo ancora è un tormento di spirito.17 Dedique cor meum, utscirem sapientiam et scientiam, insipientiam et stultitiam. Et agnovi quod inhis quoque esset afflictio spiritus, eo quod
18 Perciocchè, dove è molta sapienza, vi è molta molestia; e chi accresce la scienza accresce il dolore18 in multa sapientia multus sit maeror;
et, qui addit scientiam, addit et laborem.