Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Proverbi 25


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 QUESTE ancora son sentenze di Salomone, le quali gli uomini di Ezechia, re di Giuda, raccolsero1 Queste parabole ancora sono di Salomone, e furon messe insieme dagli uomini di Ezechia re di Giuda.
2 La gloria di Dio è di celar la cosa; Ma la gloria dei re è d’investigare la cosa.2 E gloria di Dio il velare la sua parola, ed è gloria dei re l'investigare il senso della parola.
3 L’altezza del cielo, e la profondità della terra, E il cuor dei re, non si possono investigare3 Il cielo nella sua sublimità, e la terra nella sua profondità, e il cuore dei re, sono cose imperscrutabili.
4 Togli le schiume dell’argento, E ne riuscirà un vaso all’orafo.4 Togli all'argento la ruggine, e se ne farà un vaso purissimo.
5 Rimuovi l’empio d’innanzi al re, E il trono di esso sarà stabilito con giustizia5 Togli gli empj dal cospetto del re, e il trono di lui si stabilirà sopra la giustizia.
6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re, E non istar nel luogo de’ grandi;6 Non fare il grande dinanzi al re, e non ti mettere nel posto dei magnati.
7 Perciocchè val maglio che ti si dica: Sali qua; Che se tu fossi abbassato davanti al principe, Che gli occhi tuoi hanno veduto7 Perocché è meglio per te, che ti sia detto: Vieni più in su, che se ti toccasse di essere umiliato dinanzi al principe.
8 Non uscir subitamente alla contesa; Che talora alla fin d’essa tu non faccia qualche cosa, Quando il tuo prossimo ti avrà fatta vergogna.8 Non correre a furia a manifestare in occasione di contesa quello, che vedesti cogli occhi tuoi, perché dopo aver fatto disonore all'amico, non sarà in tuo potere di rimediare.
9 Dibatti la tua lite col tuo prossimo; Ma non palesare il segreto di un altro;9 Tratta del tuo negozio col tuo amico, e non rivelare il tuo segreto ad uno straniero;
10 Che talora chi ti ode non ti vituperi, E che la tua infamia non possa essere riparata10 Affinchè questi quando l'avrà saputo, non ti insulti, e ti faccia sempre de' rimproveri. La grazia, e l'amicizia fanno l'uomo franco: e tu conservale per fuggire i rimproveri.
11 La parola detta in modi convenevoli È simile a pomi d’oro tra figure d’argento.11 La parola detta a tempo è come i pomi d'oro a un letto di argento.
12 Il savio riprenditore ad un orecchio ubbidiente È un monile d’oro, ed un ornamento d’oro finissimo12 La riprensione fatta al saggio, è all'orecchio docile, è un orecchino di oro con una perla rilucente.
13 Il messo fedele è, a quelli che lo mandano, Come il fresco della neve in giorno di ricolta; E ristora l’anima de’ suoi padroni13 L'ambasciadore fedele è per colui, che lo ha mandato, come fredda neve nella stagion della messe: egli tiene in riposo l'animo di lui.
14 L’uomo che si gloria falsamente di liberalità È simile alle nuvole, ed al vento senza pioggia14 Il vantatore, che non mantiene quel, che ha promesso, è una nuvola ventosa, cui non succede la pioggia.
15 Il principe si piega con sofferenza, E la lingua dolce rompe le ossa15 La pazienza raddolcirà il principe, e la lingua molle spezzerà ogni dura cosa
16 Se tu trovi del miele, mangiane quanto ti basta; Che talora, se tu te ne satolli, tu nol vomiti fuori16 Hai trovato il miele? Mangiane tanto, che a te basti, affinchè se te he empissi non l'abbi a vomitare.
17 Metti di rado il piè in casa del tuo prossimo; Che talora egli non si sazii di te, e ti odii17 Ritira il piede dalla casa del tuo vicino, affinchè questi non si stufi di te, e ti prenda in avversione.
18 Un uomo che dice falsa testimonianza contro al suo prossimo È come un martello, una spada, ed una saetta acuta18 L'uomo, che attesta il falso contro il suo prossimo è un dardo, una spada, ed una acuta saetta.
19 La confidanza che si pone nel disleale è, in giorno di afflizione, Un dente rotto, ed un piè dislogato19 Chi confida in un uomo infedele nel dì della tribolazione, è come chi ha un dente guasto, e stanca la gamba,
20 Chi canta canzoni presso di un cuor dolente È come chi si toglie la vesta d’addosso in giorno di freddo, E come l’aceto sopra il nitro20 E resta senza mantello al tempo freddo.
E un mettere aceto sul nitro, il cantare delle canzoni a un cuore molto affitto. Come la tignuola fa male alla veste, e il tarlo al legno: cosi la malinconia al cuore dell'uomo.
21 Se colui che ti odia ha fame, dagli da mangiar del pane; E se ha sete, dagli da bere dell’acqua;21 Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli acqua da bere:
22 Perciocchè così tu gli metterai delle brace in su la testa; E il Signore te ne farà la retribuzione22 Perocché cosi ragunerai sul capo di lui ardenti carboni, e il Signore ti ricompenserà.
23 Il vento settentrionale dissipa la pioggia; E il viso sdegnoso la lingua che sparla di nascosto23 Il vento di settentrione scaccia la pioggia, e una faccia severa (reprime) la lingua del detrattore.
24 Meglio vale abitare sopra il canto di un tetto, Che con una moglie rissosa in casa comune24 E meglio il sedere in un angolo del solaio, che in una casa comune con una donna, che garrisce.
25 Una buona novella di lontan paese È come acqua fresca alla persona stanca ed assetata25 Una buona nuova, che vien di lontano, è acqua fresca ad uno, che patisce la sete.
26 Il giusto che vacilla davanti all’empio, È una fonte calpestata, ed una vena d’acque guasta26 Il giusto che cade veggente l'empio è una fontana intorbidata co' piedi, e una vena di acque imbrattata.
27 Il mangiar troppo miele non è bene, E l’investigar colui che è la gloria degli uomini è cosa gloriosa27 Come il miele fa male a chi troppo ne mangia, così colui che si fa scrutatore della maestà di Dio, rimarrà sotto il peso della sua gloria.
28 L’uomo, il cui animo non ha ritegno alcuno, È una città sfasciata, senza mura28 L'uomo, il quale in parlando non può affrenare il suo spirito, è una città spalancata, e non cinta di muro.