Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Giobbe 7


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 Non ha l’uomo un termine della sua milizia in su la terra? E non sono i suoi giorni simili a quelli di un mercenario?1 « La vita dell'uomo sulla terra è una milizia, e i suoi giorni sono come la giornata d'un salariato.
2 Come il servo aspira all’ombra, E il mercenario aspetta il premio della sua opera;2 Come lo schiavo sospira l'ombra, e l'operaio aspetta la fine del suo lavoro,
3 Così mi sono stati dati per eredità de’ mesi molesti; E mi sono state assegnate per parte mia notti penose.3 così, essendomi toccati mesi vuoti, ho contato le notti d'affanno.
4 Se mi son posto a giacere, dico: Quando mi leverò? Quando sarà passata la notte? E mi stanco di dimenarmi fino all’alba.4 Se mi metto a dormire, dico: Quando mi leverò? E poi di nuovo dovrò aspettare la sera, pieno d'affanni fino alla notte.
5 La mia carne è rivestita di vermini, e di gromma di terra; La mia pelle si schianta, e si disfa.5 La mia carne è rivestita di putredine e di croste terrose, la mia pelle è secca e raggrinzita,
6 I miei giorni son passati via più leggermente che la spola del tessitore, E son venuti meno senza speranza6 i miei giorni son passati più veloci dell'attimo in cui dal tessitore è recisa la tela, e sono svaniti senza speranza.
7 Ricordati che la mia vita è un vento, Che l’occhio mio non tornerà più a vedere il bene.7 Ricordati che la mia vita è un soffio, che l'occhio mio non tornerà a vedere la felicità.
8 L’occhio di chi mi vede non mi riguarderà più; Se tu rivolgi gli occhi verso me, io non sarò più.8 Lo sguardo dell'uomo non mi vedrà: mi cercherai ed io non sarò più.
9 Come la nuvola si dilegua, e se ne va via; Così chi scende nel sepolcro non ne salirà più fuori.9 Come si consuma una nube e dilegua, così chi scende nel soggiorno dei morti non ne uscirà.
10 Egli non ritornerà più a casa sua, E il luogo suo non lo riconoscerà più.10 Non tornerà più nella sua casa, nè più lo ravviserà la sua dimora.
11 Io altresì non ratterrò la mia bocca; Io parlerò nell’angoscia del mio spirito, Io mi lamenterò nell’amaritudine dell’anima mia.11 Per questo non risparmierò la mia bocca, parlerò nell'angoscia del mio spirito, ragionerò nell'amarezza dell'anima mia.
12 Sono io un mare, o una balena, Che tu mi ponga guardia attorno?12 Son forse io il mare, o un mostro marino, chè m'hai chiuso in un carcere?
13 Quando io dico: La mia lettiera mi darà alleggiamento, Il mio letto solleverà parte del mio lamento;13 Se io dico: il mio letto mi consolerà, avrò sollievo parlando meco sul mio giaciglio,
14 Allora tu mi sgomenti con sogni, E mi spaventi con visioni.14 tu mi spaventerai con sogni, mi terrai agitato con orrende visioni.
15 Talchè io nell’animo sceglierei innanzi di essere strangolato, E innanzi vorrei la morte che le mie ossa.15 Per questo l'anima mia preferisce d'essere soffocata, e le mie ossa bramano la morte:
16 Io son tutto strutto; io non viverò in perpetuo; Cessati da me; conciossiachè i miei giorni non sieno altro che vanità16 son senza speranza; la vita mi fugge. Abbi pietà di me, perchè i miei giorni sono un niente.
17 Che cosa è l’uomo, che tu ne faccia sì grande stima, Che tu ponga mente ad esso?17 Che cosa è l'uomo, che tu ne fai tanto conto? E perchè poni in lui il tuo cuore?
18 E che tu lo visiti ogni mattina, E ad ogni momento l’esamini?18 Lo visiti la mattina presto e lo metti subito alla prova.
19 Fino a quando non ti rivolgerai indietro da me, E non mi darai alcuna posa, Tanto che io possa inghiottir la mia saliva?19 Quando avrai pietà di me, e mi permetterai d'inghiottire la mia saliva?
20 Io ho peccato; che opererò inverso te, o Guardiano degli uomini? Perchè mi hai posto per tuo bersaglio, E perchè sono io grave a me stesso?20 Ho peccato: che devo farti, o custode degli uomini? Perchè mi hai posto contro di te, ed io son divenuto grave a me stesso?
21 E perchè non perdoni il mio misfatto, E non rimuovi la mia iniquità? Conciossiachè di presente giacerò nella polvere; E, se poi tu mi ricerchi, io non sarò più21 Perchè non perdoni il mio peccato? Perchè non togli la mia iniquità? Ecco presto dormirò nella polvere, e se domattina mi cercherai, io non sarò più ».