Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Esodo 36


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DIODATINOVA VULGATA
1 Besaleel adunque, e Oholiab, e ogni uomo industrioso, in cui il Signore ha posto industria ed ingegno, da saper lavorare, facciano tutto il lavorio dell’opera del Santuario, secondo tutto quello che il Signore ha comandato.1 Fecit ergo Beseleel et Ooliab et omnis vir sapiens, quibus dedit Dominus sapientiam et intellectum, ut scirent fabre operari, quae in usus sanctuarii necessaria sunt et quae praecepit Dominus.
2 E Mosè chiamò Besaleel, e Oholiab, e ogni uomo industrioso, nel cui animo il Signore avea posta industria; ogni uomo il cui cuore lo sospinse a profferirsi a quell’opera, per farla.2 Cumque vocasset Moyses Beseleel et Ooliab et omnem eruditum virum, cui dederat Dominus sapientiam, omnes, qui sponte sua obtulerant se ad faciendum opus,
3 Ed essi tolsero d’innanzi a Mosè tutta quella offerta, che i figliuoli d’Israele aveano portata, acciocchè se ne facesse l’opera del lavoro del Santuario. Ma i figliuoli d’Israele portando loro ancora ogni mattina alcuna offerta volontaria;3 acceperunt ab ipso universa donaria, quae attulerant filii Israel ad faciendum opus in cultum sanctuarii. Ipsi autem cotidie mane donaria ei offerebant.
4 tutti que’ maestri artefici, che facevano tutto il lavorio del Santuario, lasciato ciascuno il suo lavorio che facevano, vennero, e dissero a Mosè:4 Unde omnes sapientes artifices venerunt singuli de opere suo pro sanctuario
5 Il popolo porta troppo, vie più che non bisogna per lo lavoro dell’opera, che il Signore ha comandato che si faccia.5 et dixerunt Moysi: “ Plus offert populus quam necessarium est operi, quod Dominus iussit facere ”.
6 Laonde Mosè comandò che si facesse andare una grida per lo campo, dicendo: Non faccia più nè uomo nè donna offerta di alcuna roba per lo Santuario. Così si divietò che il popolo non portasse altro.6 Iussit ergo Moyses praeconis voce per castra clamari: “ Nec vir nec mulier quidquam offerat ultra pro omni opere sanctuario ”. Sicque cessatum est a muneribus offerendis,
7 Perciocchè coloro aveano, in quelle robe che si erano già portate, quanto bastava loro per far tutto quel lavorio, e anche ne avanzava7 eo quod oblata sufficerent et superabundarent.
8 COSÌ tutti i maestri artefici, d’infra coloro che facevano il lavorio, fecero il Padiglione di dieci teli di fin lino ritorto, e di violato, e di porpora, e di scarlatto; essi fecero que’ teli lavorati a Cherubini, di lavoro di disegno.8 Feceruntque omnes corde sapientes inter artifices habitaculi cortinas decem de bysso retorta et hyacintho et purpura coccoque, cum cherubim intextis arte polymita;
9 La lunghezza di un telo era di ventotto cubiti, e la larghezza di quattro cubiti: tutti que’ teli erano di una stessa misura.9 quarum una habebat in longitudine viginti octo cubitos et in latitudine quattuor: una mensura erat omnium cortinarum.
10 E accoppiarono cinque teli l’uno con l’altro; parimente accoppiarono cinque altri teli l’uno con l’altro.10 Coniunxitque cortinas quinque alteram alteri et alias quinque sibi invicem copulavit.
11 E fecero de’ lacciuoli di violato all’orlo dell’un de’ teli, all’estremità dell’uno degli accoppiamenti; fecero ancora il simigliante nell’orlo dell’estremo telo nel secondo accoppiamento.11 Fecit et ansas hyacinthinas in ora cortinae unius in extremitate iuncturae et in ora cortinae extremae in iunctura altera similiter.
12 Fecero cinquanta lacciuoli all’uno di que’ teli; e fecero parimente cinquanta lacciuoli all’estremità del telo che era al secondo accoppiamento; que’ lacciuoli erano l’uno dirincontro all’altro.12 Quinquagenas ansas fecit pro utraque cortina, ut contra se invicem venirent ansae et mutuo iungerentur.
13 Fecero ancora cinquanta graffi d’oro, e accoppiarono i teli l’uno con l’altro con quei graffi; e così il Padiglione fu giunto in uno13 Unde et quinquaginta fudit fibulas aureas, quae morderent cortinarum ansas, et fieret unum habitaculum.
14 Fecero, oltre a ciò, de’ teli di pel di capra, per Tenda sopra il Padiglione.14 Fecit et saga undecim de pilis caprarum pro tentorio super habitaculum;
15 Fecero undici di que’ teli. La lunghezza d’uno di essi era di trenta cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; quegli undici teli erano di una stessa misura.15 unum sagum in longitudine habebat cubitos triginta et in latitudine cubitos quattuor: unius mensurae erant omnia saga.
16 E accoppiarono cinque teli da parte, e sei teli da parte.16 Quorum quinque iunxit seorsum et sex alia separatim.
17 E fecero cinquanta lacciuoli all’orlo del telo estremo dell’uno degli accoppiamenti; e altri cinquanta lacciuoli all’orlo del medesimo telo del secondo accoppiamento.17 Fecitque ansas quinquaginta in ora sagi ultimi iuncturae unius et quinquaginta in ora sagi iuncturae alterius, ut sibi invicem iungerentur;
18 Fecero, oltre a ciò, cinquanta graffi di rame, per giugnere insieme la Tenda, acciocchè fosse giunta in uno.18 et fecit fibulas aeneas quinquaginta, quibus necteretur tentorium, ut esset unum.
19 Fecero ancora alla Tenda una coverta di pelli di montone, tinte in rosso; e un’altra coverta di pelli di tasso, di sopra.19 Fecit et opertorium tentorio de pellibus arietum rubricatis aliudque desuper velamentum de pellibus delphini.
20 Poi fecero per lo Tabernacolo le assi di legno di Sittim, da esser ritte.20 Fecit et tabulas habitaculi de lignis acaciae stantes.
21 La lunghezza di ciascun’asse era di dieci cubiti, e la larghezza di un cubito e mezzo.21 Decem cubitorum erat longitudo tabulae unius, et unum ac semis cubitum latitudo retinebat.
22 E in ciascun’asse v’erano due cardini da incastrar l’un pezzo con l’altro; così fecero a tutte le assi del Tabernacolo.22 Bini pedes erant per singulas tabulas, ut altera alteri iungeretur: sic fecit in omnibus tabulis habitaculi.
23 Fecero adunque le assi per lo Tabernacolo; venti assi pel lato Australe, verso il Mezzodì;23 E quibus viginti ad plagam meridianam erant contra austrum
24 e quaranta piedistalli di argento, per metter sotto quelle venti assi; due piedistalli sotto ciascun’asse, per li suoi due cardini.24 cum quadraginta basibus argenteis. Duae bases sub singulis tabulis ponebantur pro duabus pedibus.
25 E per l’altro lato del Tabernacolo, verso l’Aquilone, venti assi;25 Ad plagam quoque habitaculi, quae respicit ad aquilonem, fecit viginti tabulas
26 co’ lor quaranta piedistalli di argento, due piedistalli sotto ciascun’asse.26 cum quadraginta basibus argenteis: duas bases per singulas tabulas.
27 E per lo fondo del Tabernacolo, verso l’Occidente, fecero sei assi.27 Contra occidentem vero, id est ad eam partem habitaculi quae mare respicit, fecit sex tabulas
28 Fecero ancora due assi per li cantoni del Tabernacolo, nel fondo di esso.28 et duas alias per singulos angulos habitaculi retro;
29 E quelle erano a due facce fin da basso; e tutte erano ben commesse insieme al capo di ciascuna di queste assi, con un anello; fecero queste due assi ch’erano per li due cantoni, di una medesima maniera.29 quae gemellae erant a deorsum usque sursum in unam compaginem. Ita fecit duas tabulas in duobus angulis,
30 V’erano adunque otto assi, insieme co’ lor sedici piedistalli di argento; due piedistalli sotto ciascun’asse.30 ut octo essent simul tabulae et haberent bases argenteas sedecim: binas scilicet bases sub singulis tabulis.
31 Fecero, oltre a ciò, cinque sbarre di legno di Sittim, per le assi dell’uno de’ lati del Tabernacolo.31 Fecit et vectes de lignis acaciae quinque ad continendas tabulas unius lateris habitaculi
32 Parimente cinque sbarre per le assi dell’altro lato del Tabernacolo; e cinque sbarre per le assi del fondo del Tabernacolo, verso l’Occidente.32 et quinque alios ad alterius lateris coaptandas tabulas; et extra hos quinque alios vectes ad occidentalem plagam habitaculi contra mare.
33 E fecero la sbarra di mezzo, per traversar per lo mezzo delle assi, da un capo all’altro.33 Fecit autem vectem medium, qui per medias tabulas ab una extremitate usque ad alteram perveniret.
34 E copersero d’oro le assi, e fecero d’oro i loro anelli, per mettervi dentro le sbarre; copersero anche d’oro le sbarre34 Ipsa autem tabulata deauravit. Et anulos eorum fecit aureos, per quos vectes induci possent; quos et ipsos laminis aureis operuit.
35 Fecero ancora la Cortina di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di disegno: la fecero di lavoro di disegno a Cherubini.35 Fecit et velum de hyacintho et purpura coccoque ac bysso retorta, opere polymitario, cum cherubim intextis;
36 E fecero per essa quattro colonne di legno di Sittim e le copersero d’oro; e i lor capitelli erano d’oro; e fonderono per quelle colonne quattro piedistalli di argento.36 et quattuor columnas de lignis acaciae, quas cum uncis suis deauravit, fusis basibus earum argenteis.
37 Fecero eziandio per l’entrata del Tabernacolo un Tappeto di violato, e di porpora, e di scarlatto, e di fin lino ritorto, di lavoro di ricamatore; con le lor cinque colonne,37 Fecit et velum in introitu tabernaculi ex hyacintho, purpura, cocco byssoque retorta opere plumarii;
38 e i lor capitelli; e copersero d’oro i capitelli, e i fili di esse; e fecero loro cinque piedistalli di rame38 et columnas quinque cum uncis suis. Et operuit auro capita et anulos earum basesque earum fudit aeneas.