Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 19


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 E fu rapportato a Ioab: Ecco, il re piange, e fa cordoglio di Absalom.1 - Fu riferito a Joab che il re piangeva ed era in lutto per il figlio suo,
2 E la vittoria tornò in quel dì a tutto il popolo in duolo; perciocchè il popolo udì dire in quel dì: Il re è addolorato del suo figliuolo.2 e la vittoria di quel giorno si cambiò per tutto il popolo in cagione di duolo, poichè il popolo sentì dirsi in quel giorno: «Il re si duole per il suo figliuolo».
3 E il popolo in quel dì entrò furtivamente nella città, come furtivamente entrerebbe gente che si vergognasse per esser fuggita nella battaglia.3 E il popolo evitò in quel giorno di entrare nella città, come suol astenersi un popolo sconfitto e fuggito dalla battaglia.
4 E il re si coprì la faccia, e gridava con gran voce: Figliuol mio Absalom, figliuol mio Absalom, figliuol mio!4 Inoltre il re si coprì il capo e ad alta voce gridava: «Figliuol mio Absalom! Absalom figliuol mio, figliuol mio!».
5 Ma Ioab entrò dal re in casa, e disse: Tu hai oggi svergognato il volto a tutta la tua gente, che ha oggi salvata la vita a te, ed ai tuoi figliuoli, ed alle tue figliuole, ed alle tue mogli, ed alle tue concubine;5 Joab allora entrò nella casa del re e disse: «Oggi tu hai coperto di confusione la faccia di tutti i tuoi servi, che hanno salvato la tua vita e quella dei tuoi figliuoli e delle tue figliuole, delle tue mogli e delle tue concubine.
6 amando quelli che ti odiano, e odiando quelli che ti amano; perciocchè tu hai oggi dichiarato che capitani e soldati non ti son nulla; perchè io conosco oggi che, se Absalom fosse in vita, e noi tutti fossimo oggi morti, la cosa allora ti piacerebbe.6 Tu ami quelli che ti odiano e hai in odio quei che ti amano e oggi hai mostrato che non ti curi dei tuoi duci e dei tuoi soldati, e ho veramente conosciuto ora che, se Absalom vivesse e noi tutti fossimo morti, ne avresti piacere.
7 Or dunque levati, esci fuori, e parla alla tua gente graziosamente; perciocchè io giuro per lo Signore, che se tu non esci fuori, non pure un uomo dimorerà teco questa notte; e ciò ti sarà un male peggiore che ogni altro male che ti sia avvenuto dalla tua giovanezza infino ad ora.7 Ora adunque alzati, vieni fuori e parlando soddisfa i tuoi servi, poichè ti giuro per il Signore, che se tu non esci, neppur uno rimarrà teco questa notte e questo sarà per te peggio di tutti i mali che ti sian capitati dalla tua adolescenza fino ad ora».
8 Allora il re si levò, e si pose a sedere nella porta. E fu rapportato, e detto a tutto il popolo: Ecco, il re siede nella porta. E tutto il popolo venne davanti al re. ORA, essendosene gl’Israeliti fuggiti ciascuno alle sue stanze,8 Si alzò adunque il re e si pose a sedere alla porta; a tutto il popolo fu annunziato che il re se ne stava seduto alla porta, e tutta la moltitudine venne a presentarsi al re. Israele poi fuggì alle sue tende.
9 tutto il popolo contendeva fra sè stesso in tutte le tribù d’Israele, dicendo: Il re ci ha riscossi dalle mani de’ nostri nemici: egli ancora ci ha salvati dalle mani de’ Filistei; e ora egli è fuggito dal paese per cagione di Absalom.9 Ora in tutte le tribù d'Israele il popolo altercava e diceva: «Il re ci liberò dalle mani dei nostri nemici; egli ci salvò dalle mani dei Filistei ed ora fuggì da questa terra a cagione di Absalom.
10 Ed Absalom, il qual noi avevamo unto sopra noi, è morto nella battaglia. Ora dunque, perchè non dite voi nulla di far ritornare il re?10 Absalom poi che noi abbiamo unto re sopra di noi, è morto in battaglia. Fino a quando non parlerete di richiamare il re?».
11 E il re Davide mandò a dire a’ sacerdoti Sadoc ed Ebiatar: Parlate agli Anziani di Giuda, dicendo: Perchè sareste voi gli ultimi a ricondurre il re in casa sua? or i ragionamenti di tutto Israele erano pervenuti al re in casa sua.11 Dal canto suo Davide spedì messaggi a Sadoc e ad Abiatar sacerdoti per dire: «Parlate agli anziani di Giuda, e dite loro: - Perchè venite ultimi di tutti a ricondurre il re in sua casa? -». (Infatti quel che si diceva in tutto Israele era pervenuto a conoscenza del re).
12 Voi siete miei fratelli, mie ossa, e mia carne; perchè dunque sareste gli ultimi a ricondurre il re?12 «Voi siete miei fratelli, mie ossa e mia carne; perchè ultimi di tutti richiamate il re?
13 Dite ancora ad Amasa: Non sei tu mie ossa, e mia carne? Così mi faccia Iddio, e così aggiunga, se tu non sei capo dell’esercito davanti a me in perpetuo, in luogo di Ioab.13 E ad Amasa dite: - Non sei tu mie ossa e carne mia? Il Signore faccia a me questo e peggio ancora se non ti costituirò stabilmente capo delle mie schiere in luogo di Joab -».
14 Così egli piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come di un uomo solo; laonde essi mandarono a dire al re: Ritornatene con tutta la tua gente.14 Così piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come quello di un solo uomo e mandarono dal re a dirgli: «Ritorna tu e tutti i tuoi servi».
15 E il re se ritornò, ed arrivò al Giordano. Or que’ di Giuda erano venuti in Ghilgal, per andare incontro al re, per fargli passare il Giordano15 E il re fece ritorno e venne fino al Giordano, e tutto [il popolo di] Giuda venne fino a Galgala per incontrare il re a fargli passare il fiume.
16 E Simi, figliuolo di Ghera, Beniaminita, ch’era da Bahurim, si affrettò, e scese con que’ di Giuda incontro al re Davide,16 Semei figlio di Gera figlio di Jemini di Baurim si affrettò a venire incontro al re Davide cogli uomini di Giuda,
17 avendo seco mille uomini di Beniamino; e Siba, famiglio della casa di Saulle, con quindici suoi figliuoli, e venti suoi servitori; e passarono il Giordano davanti al re.17 avendo seco mille uomini di Beniamino. Anche Siba il servo della casa di Saul e i quindici suoi figli e i venti servi erano con lui e attraversarono il Giordano davanti al re
18 Poi la barca passò, per tragittare la famiglia del re, e per far ciò che piacerebbe al re. E, come il re era per passare il Giordano, Simi, figliuolo di Ghera, gli si gittò ai piedi;18 e passarono i guadi, per condurre al di là la famiglia del re ed eseguirne gli ordini. Semei poi figlio di Gera, prostratosi dinanzi al re, dopo che egli ebbe passato il Giordano,
19 e disse al re: Il mio signore non m’imputi a colpa, e non ridurti a memoria il misfatto che il tuo servitore commise al giorno che il re, mio signore, uscì fuor di Gerusalemme, per recarselo a cuore.19 gli disse: «Non tener conto, o mio signore, delle mie iniquità, nè ricordati delle ingiurie del tuo servo, proferite nel giorno in cui tu, re mio signore, uscivi da Gerusalemme, e non ritenerle, o re, in cuor tuo.
20 Perciocchè il tuo servitore conosce che io ho peccato; ed ecco, oggi son venuto il primo, avanti ogni altro della casa di Giuseppe, per iscendere incontro al re, mio signore.20 Poichè conosco io tuo servo il mio delitto e perciò oggi me ne venni fra i primi di tutta la casa di Giuseppe e scesi incontro al re mio signore».
21 Ma Abisai, figliuolo di Seruia, si mosse a dire: Non si farebbe egli morir Simi, perciò ch’egli ha maledetto l’Unto del Signore?21 Rispondendo Abisai figlio di Sarvia, disse: «E per queste parole non sarà ucciso Semei, che ha maledetto l'unto del Signore?».
22 E Davide disse: Che ho io da far con voi, figliuoli di Seruia, che oggi mi siate in luogo di Satana? Farebbesi oggi morire alcuno in Israele? perciocchè non conosco io che oggi son re sopra Israele?22 Ma Davide disse: «Che v'ha tra me e voi figli di Sarvia? Perchè farvi oggi miei avversari? Forse che oggi potrebbe uccidersi un uomo in Israele? Ignoro io forse di esser fatto oggi re d'Israele?».
23 E il re disse a Simi: Tu non morrai. E il re gliel giurò23 Poi disse a Semei: «Non morirai», e glielo giurò.
24 Poi scese ancora incontro al re Mefiboset, figliuolo di Saulle; il quale non si avea acconci i piedi, nè la barba, nè lavati i vestimenti, dal dì che il re se n’era andato, fino al giorno ch’egli tornò in pace.24 Mifiboset figlio di Saul discese anch'egli incontro al re, coi piedi sporchi e la barba intonsa; dal giorno dell'uscita del re fino al suo ritorno pacifico, non s'era mai lavato le vesti.
25 E quando egli venne in Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: Perchè non venisti meco, Mefiboset?25 Mentre moveva incontro al re in Gerusalemme, il re gli disse: «Perchè non venisti meco, Mifiboset?».
26 Ed egli disse: O re, mio signore, il mio servitore m’ingannò; perciocchè il tuo servitore avea detto: Io mi farò sellar l’asino, e monterò su, ed andrò col re; conciossiachè il tuo servitore sia zoppo.26 Ed egli rispose: «Re, mio signore, il mio servitore si burlò di me; io, tuo servo, gli aveva detto di allestirmi l'asino affinchè io montandovi sopra andassi col re, poichè io, tuo servo, sono zoppo;
27 Ed egli ha calunniato il tuo servitore appo il re, mio signore; ma pure il re, mio signore, è come un angelo di Dio; fa’ dunque ciò che ti piacerà.27 di più egli accusò me tuo servo innanzi al re mio padrone. Ma tu, mio signore, sei come un angelo di Dio; fai quello che ti piace,
28 Conciossiachè tutta la casa di mio padre non sia se non d’uomini che hanno meritata la morte appo il re, mio signore; e pur tu avevi posto il tuo servitore fra quelli che mangiano alla tua tavola. E qual diritto ho io ancora, e che ho io da gridare più al re?28 poichè la casa del padre mio non ha meritato dal re mio signore altro che morte; tu invece hai collocato me tuo servo tra i convitati alla tua mensa; di che posso io giustamente lamentarmi? oppure che ho io da gridare di più al re?».
29 E il re gli disse: Perchè conteresti più le tue ragioni? Io ho detto: Tu, e Siba, partite le possessioni.29 Il re allora gli disse: «Perchè tu parli ancora? Resta fisso quel che ho detto: - Tu e Siba dividetevi i possedimenti-».
30 E Mefiboset disse al re: Anzi prenda egli pure il tutto, poichè il re, mio signore, è venuto in pace in casa sua30 Ma Mifiboset disse al re: «Che si prenda anche tutto, dacchè il re mio signore ha fatto ritorno in pace alla casa sua».
31 Or Barzillai Galaadita era disceso da Roghelim, e passò il Giordano col re, per accompagnarlo fin di là dal Giordano.31 Anche Berzellai il Galaadita, scendendo da Rogelim, passò il Giordano col re, pronto anche ad accompagnarlo oltre il fiume.
32 E Barzillai era molto vecchio, d’età di ottant’anni; ed egli avea nudrito il re, mentre era dimorato in Mahanaim; perciocchè egli era uomo di grandissime facoltà.32 Era Berzellai il Galaadita vecchio assai, cioè ottuagenario, e aveva fornito alimenti al re, mentre dimorava negli accampamenti, poichè era uomo assai ricco.
33 E il re disse a Barzillai: Tu, vientene meco, ed io ti nudrirò appresso di me in Gerusalemme.33 Il re pertanto disse a Berzellai: «Vieni con me a Gerusalemme e vi riposerai tranquillo».
34 Ma Barzillai disse al re: Di che età sono io, per salir col re in Gerusalemme?34 Ma rispose Berzellai al re: «Quanti saranno oramai i giorni del viver mio, perchè salga col re a Gerusalemme?
35 Io sono omai d’età di ottant’anni; potrei io discernere fra il buono e il cattivo? potrebbe il tuo servitore gustar ciò che mangerebbe o berrebbe? potrei io ancora udir la voce de’ cantatori e delle cantatrici? e perchè sarebbe il tuo servitore più in gravezza al re, mio signore?35 Io sono ottuagenario; possono i miei sensi essere in grado di discernere ciò che è dolce e ciò che è amaro? Oppure possono il cibo e la bevanda dilettare il tuo servo? O posso io ancora udire la voce dei cantori e delle cantanti? Perchè il tuo servo ti sarà egli di aggravio, o re mio signore?
36 Il tuo servitore passerà un poco di là dal Giordano col re; e perchè mi farebbe il re una cotal ricompensa?36 Il tuo servo se ne verrà teco un po' oltre il Giordano. Ma io non ho bisogno di tal cambiamento.
37 Deh! lascia che il tuo servitore se ne ritorni, e che io muoia nella mia città, presso alla sepoltura di mio padre e di mia madre; ma ecco Chimham, tuo servitore; passi egli col re, mio signore, e fagli ciò che ti piacerà.37 Lascia, ti prego, ritornare il tuo servo a morirsene nella sua città per esservi seppellito nel sepolcro di mio padre e di mia madre. Ma ecco il tuo servo Camaam; venga egli con te, o re mio signore, e fa' a lui quello che ti parrà bene».
38 E il re disse: Vengasene Chimham meco, e io gli farò ciò che ti piacerà; ed a te ancora farò tutto ciò che tu chiederai da me.38 Allora il re gli disse: «Verrà meco Camaam ed io farò a lui tutto quello che a te piacerà e tutto ciò che domanderai da me l'otterrai».
39 E quando tutto il popolo ebbe passato il Giordano, e che il re ancora fu passato, il re baciò Barzillai, e lo benedisse. Ed egli se ne ritornò al suo luogo39 Dopo che tutto il popolo col re ebbe passato il Giordano, il re baciò Berzellai e lo benedisse, ed egli ritornò al suo paese,
40 E il re passò in Ghilgal, e Chimham passò con lui. E tutto il popolo di Giuda, e anche parte del popolo d’Israele, ricondussero il re.40 mentre il re accompagnato da Camaam passò a Galgala. Tutto il popolo di Giuda e solo metà del popolo d'Israele era presente, [quando il re passò il Giordano];
41 Or ecco, tutti gli altri Israeliti vennero al re, e gli dissero: Perchè ti hanno i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, furtivamente menato via, ed hanno fatto passare il Giordano al re, ed alla sua famiglia, ed a tutta la sua gente con lui?41 perciò tutti gli uomini d'Israele accorsi dal re, gli dissero: «Perchè i nostri fratelli della tribù di Giuda ti hanno rubato ed essi han fatto passare il Giordano a te e alla tua casa e a tutti gli uomini di Davide con lui?».
42 E tutti gli uomini di Giuda risposero agli uomini d’Israele: Perciocchè il re è nostro prossimo; e perchè vi adirate voi per questo? abbiamo noi mangiato cosa alcuna del re? ovvero, ci ha egli fatto alcun dono?42 Risposero tutti gli uomini di Giuda agli uomini d'Israele: «Perchè il re appartiene a noi più da vicino. A che scopo adirarvi per un fatto simile? Abbiamo noi mangiato a spese del re o ci furono dati dei regali?».
43 E gli uomini d’Israele risposero agli uomini di Giuda, e dissero: Noi abbiamo dieci parti nel re, ed anche inverso Davide noi siamo da più di voi; perchè dunque ci avete voi sprezzati? E non abbiamo noi i primieri parlato fra noi di far ritornare il nostro re? Ma il parlar degli uomini di Giuda fu più aspro che il parlar degli uomini d’Israele43 E gli uomini d'Israele risposero agli uomini di Giuda e dissero: «Noi siamo dieci volte più di voi presso il re, e Davide appartiene più a noi che a voi; perchè ci avete usato lo sgarbo di non annunciarci prima affinchè anche noi riconducessimo il nostro re?». Ma gli uomini di Giuda risposero con troppa asprezza agli uomini d'Israele.