Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Eclesiástico/Ben Sirá 22


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BIBLIABIBBIA VOLGARE
1 A una piedra sucia se parece el perezoso,
todo el mundo silba sobre su deshonra.
1 In pietra di loto è lapidato il pigro; e tutti favellaranno sopra il disprezzo di colui.
2 Bola de excrementos es el perezoso,
que todo el que la toca se sacude la mano.
2 Dello sterco de' buoi lapidato è il pigro; e chiunque lo toccherae, si scoterà le mani.
3 Es vergüenza de un padre tener un hijo ineducado,
pero la hija le nace ya para su confusión.
3 La confusione del padre si è il figliuolo pazzo; ma la figlia stolta sarà in isbandimento.
4 Para la hija prudente la herencia es su marido,
la desvergonzada es la tristeza de su progenitor.
4 La figlia savia sarà un ereditaggio al marito suo; però che quella che confonde, si fa in contumelia al padre.
5 La hija insolente es la vergüenza del padre y del marido,
y por los dos es despreciada.
5 Confonde il padre e il marito l'ardita, e dai malvagi non sarà spartita; ma dall' uno e dall' altro sarà vituperata.
6 Música en duelo es un relato inoportuno,
azotes y corrección son siempre sabiduría.
6 Lo importuno parlare è sì come la musica nel pianto; le battiture e la dottrina sì sono in ogni tempo sapienza.
7 Colui che ammaestrarà il pazzo, fa come colui che ricoglie il testo rotto.
8 Colui che favella a colui che non ode, fa come colui che isveglia del grave sonno colui che dorme.
9 Como pegar cascotes es enseñar al necio,
o despertar al que duerme con sueño pesado.
9 Con uno dormitore favella chi parla allo stolto [la sapienza]; il quale in fine della narrazione dirae: chi è costui?
10 Conversar con el necio es conversar con un dormido;
al acabar dirá: «¿Qué estás diciendo?»
10 Piagni sopra il morto, però che la luce sua è mancata; e sopra il pazzo piagni, però ch' egli mancoe nel senno.
11 Llora al muerto, pues la luz le abandonó,
llora también al necio, porque dejó la inteligencia.
Llora más suavemente al muerto, porque ya reposa,
que la vida del necio es peor que la muerte.
11 Piagni poco sopra il morto, però ch' egli si riposoe.
12 El duelo por un muerto dura siete días,
por el necio y el impío, todos los días de su vida.
12 La vita del reissimo è più reissima oltre la vita del pazzo.
13 Con el insensato no multipliques las palabras,
con el tonto no vayas de camino;
guárdate de él para evitar el aburrimiento,
y para que su contacto no te manche.
Apártate de él y encontrarás descanso,
y no te enervarán sus arrebatos.
13 Il pianto del morto sia sette dì; del pazzo e del reo, tutti i dì della vita loro è da piagnere.
14 ¿Qué hay más pesado que el plomo?
¿qué nombre dar a esto sino «necio»?
14 Non parlare molto col pazzo, e col disensato non andare.
15 Arena, sal, o una bola de hierro
son más fáciles de llevar que el hombre tonto.
15 Astienti da lui, acciò che tu non abbi gravezza; e non ti sozzerai del peccato di colui.
16 El maderamen bien trabado de una casa
ni por un terremoto es dislocado;
así un corazón firme por reflexión madura,
llegado el momento no se achica.
16 Schìfati da lui, e troverai requie, e non cadrai nella sua stoltizia.
17 Corazón apoyado en reflexión prudente
es como revoque de arena en pared raspada.
17 Quale cosa si graverà sopra il piombo? e che è a colui altro nome, che pazzo?
18 Estacas plantadas en altura
no resisten al viento;
así el corazón del necio, falto de reflexión,
ante un miedo cualquiera no resiste.
18 Più agevole è a portare rena e sale o masse di ferro, che l'uomo sciocco e pazzo e malvagio.
19 Quien hiere el ojo hace correr las lágrimas,
quien hiere el corazón descubre el sentimiento.
19 Sì come il tavolato del legno, incatenato al fondamento dello edificio, non si dissolve, così il cuore confermato col pensiero del consiglio.
20 Quien tira una piedra a un pájaro, lo ahuyenta,
quien afrenta al amigo, rompe la amistad.
20 Il pensiero del savio in nullo tempo incattiverae (nè) per paura.
21 Si has sacado la espada contra tu amigo,
no desesperes, que aún puede volver;
21 Come la paglia negli alti luoghi, e la calcina trita sanza mistione, posta alla faccia del vento, non staranno ferme;
22 si contra tu amigo has abierto la boca,
no te inquietes, que aún cabe reconciliación,
salvo caso de ultraje, altanería, revelación de
secreto, golpe traidor,
que ante esto se marcha todo amigo.
22 così il cuore pauroso nel pensiero dello stolto non resisterae contro allo assalto della paura.
23 Gana la confianza de tu prójimo en la pobreza,
para que, en su prosperidad, con él te satisfagas;
en tiempo de tribulación permanece con él,
para que cuando herede con él lo compartas.
23 Come (l' ornato arenoso nel pariete polito così) il cuore timoroso nel pensiero del pazzo in ogni tempo non ha paura, così colui che persevera nelli comandamenti di Dio sempre.
24 Antes del fuego sale vapor del horno y humo,
así las injurias preceden a la sangre.
24 Colui che si pugne l'occhio, ne fa uscire le lagrime; e colui che si pugne il cuore profera, senno.
25 No me avergonzaré yo de proteger a un amigo,
de su presencia no me esconderé;
25 Si come colui che getta la pietra nelli uccelli, caccia quelli; così colui che villaneggia l'amico dissolve l' amistade.
26 y si por su causa me ocurre algún mal,
todo el que lo oiga se guardará de él.
26 Verso l'amico se tu traesti fuori il coltello, non ti disperare; però che si puote ritornare allo amico.
27 ¿Quién pondrá guardia a mi boca,
y a mis labios sello de prudencia,
para que no venga a caer por su culpa,
y que mi lengua no me pierda?
27 Se elli aprirae la bocca con tristizia, non temere; però che se ne puote rammendare, eccetto la villania e il rimprovero e la superbia e del secreto la revelazione e la piaga fraudolente; in queste cose tutte l'amico fuggirae.
28 La fede possiedi collo amico nella povertade sua, acciò che ti rallegri nel bene suo.
29 Nel tempo della sua tribulazione stàlli fedele, acciò che nella sua ereditade tu sia erede con lui.
30 Il vapore è dinanzi dal fuoco della caminata, e il fumo del fuoco va in alto; così vanno innanzi al sangue li rei detti e le villanie e le minaccie.
31 Non mi vergogneroe di salutare l'amico, e non mi nasconderoe dalla faccia sua; e se per lui mi verrae male, sì lo sosterroe.
32 Ciascuno che m' intenderae, si guarderà da quello.
33 Or chi darà alla bocca mia, guardia, e sopra le labbre mie certo sigillo, sì che io non caggia in quelli, e la lingua mia perisca me?