Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Primo dei Re 1


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 1974
1 E fue uno uomo (bello) di Ramataim Sofim, del monte di Efraim, il nome del quale era Elcana, figliuolo di Ieroam, figliuolo di Eliu, figliuolo di Tou, figliuolo di Suf di Efrata.1 C'era un uomo di Ramatàim, uno Zufita delle montagne di Efraim, chiamato Elkana, figlio di Ierocàm, figlio di Eliàu, figlio di Tòcu, figlio di Zuf, l'Efraimita.
2 Ed ebbe due mogli; l' una avea nome Anna, e la seconda avea nome Fenenna. Ed ebbe figliuoli Fenenna; ma Anna non ebbe figliuoli.2 Aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninna. Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva.
3 E quello uomo, ne' dì ordinati, ascendeva (in Ierusalem) della sua città, per adorare e per sacrificare al Signore degli eserciti in Silo. E ivi erano due figliuoli di Eli: Ofni e Finees, sacerdoti di Dio.3 Quest'uomo andava ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti in Silo, dove stavano i due figli di Eli, Cofni e Pìncas, sacerdoti del Signore.
4 Or venne il dì che Elcana offerse a Dio il suo sacrifizio; e diede a Fanenna sua moglie, e a tutti i suoi figliuoli e figliuole, a ciascuno la sua parte.4 Un giorno Elkana offrì il sacrificio. Ora egli aveva l'abitudine di dare alla moglie Peninna e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti.
5 E ad Anna con tristizia diede una parte; imperò che amava Anna, e Dominedio aveva serrato il suo ventre.5 Ad Anna invece dava una parte sola; ma egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo.
6 E la sua avversaria l' affliggea fortemente, e si la strignea, intanto che gli rimproverava che Iddio gli avea serrato il ventre.6 La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.
7 E così faceva per ciascheduno anno. Or tornando il tempo, e loro ascendessero al tempio di Dio, ed ella fosse così provocata, piagnea e non prendea cibo.7 Così succedeva ogni anno: tutte le volte che salivano alla casa del Signore, quella la mortificava.
Anna dunque si mise a piangere e non voleva prendere cibo.
8 Per la qual cosa il suo marito Elcana disse a lei: Anna, perchè piagni? e perchè non manuchi? e perchè così il tuo core s' affligge? Non ti sono io migliore, che dieci figliuoli?8 Elkana suo marito le disse: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?".
9 E poi ch' ella ebbe manucato e bevuto in Silo, levossi Anna. E sedendo Eli sacerdote in suso una seggiola, dinanzi alle porte del tempio,9 Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore.
10 essendo ella d'animo amaro, orò a Dio, piagnendo largamente.10 Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore, piangendo amaramente.
11 E fece voto a Dio, dicendo: Signore degli eserciti, se guardando vedrai l'afflizione della tua serva, e non ti scorderai della tua servigiale, e dara'gli figliuolo maschio; io lo darò al Signore per tutti i di della vita sua, e rasoio non ascenderà sopra il suo capo.11 Poi fece questo voto: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo".
12 E moltiplicando ella sempre le sue orazioni in cospetto di Dio, Eli attendeva alla sua bocca.12 Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca.
13 Ma Anna favellava nel suo cuore, e solamente le sue labbra si movevano e la sua voce non s' intendeva niente. Eli credendo che fosse ebbra,13 Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca.
14 disse a lei: quando sarai disebbriata? va, e ismaltisci un poco il vino, del quale tu se' molle.14 Le disse Eli: "Fino a quando rimarrai ubriaca? Lìberati dal vino che hai bevuto!".
15 E Anna respuose: signore mio, non è così; ma io sono una femina isventurata troppo e vino o cosa che possa inebbriare non ho bevuto; anzi hoe aperta la mia anima dinanzi da Dio.15 Anna rispose: "No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogandomi davanti al Signore.
16 Non reputare la serva tua, sì come una delle figliuole del diavolo; però che per moltitudine di pianto e di mio dolore io ho favellato insino ad ora.16 Non considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia amarezza".
17 Allora gli disse Eli: va in pace; Iddio d' Israel ti dea la petizione la quale tu l' hae pregato.17 Allora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto".
18 E quella disse: a Dio piaccia che l' ancilla tua trovi grazia nel cospetto tuo. Ed ella andò alla sua via, e mangiò (e bevè), e gli suoi visi non si mutarono in varietà da indi innanzi.18 Essa replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi". Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima.
19 E levaronsi la mattina, e adorarono a Dio; e ritornando vennero a casa sua in Ramata. E Alcana cognobbe la sua moglie Anna, e Iddio si ricordò di lei.19 Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei.
20 E dopo il circolo del tempo Anna concepette, e partorì figliuolo; e puosegli nome Samuel, però che l' avea domandato a Dio.20 Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele. "Perché - diceva - dal Signore l'ho impetrato".
21 E ascendeo Elcana suo marito, e tutta la sua casa, a sacrificare a Dio ostia solenne, e il voto suo.21 Quando poi Elkana andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto,
22 E Anna non ascendeo, ma disse al suo marito; io non vi verrò insino a tanto che il fanciullo non sia levato dal latte, e menarollo, acciò che appaia nel cospetto di Dio, e istia qui continuamente.22 Anna non andò, perché diceva al marito: "Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre".
23 Ed Elcana suo marito disse a lei: fa quello che ti pare bene, e istà tanto che tu lievi il fanciullo dal latte; e io prego Iddio, che fornisca la sua parola. E la femina istette, e levò il fanciullo suo figliuolo da latte.23 Le rispose Elkana suo marito: "Fa' pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l'abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola". La donna rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe divezzato.
24 E quando l' ebbe levato, il menò con esso lei, con tre vitelli e tre moggia di farina e una mezzina di vino; e menollo in Silo alla casa di Dio. E ancora era il fanciullo piccolo.24 Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni, un''efa' di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro.
25 E sacrificarono il vitello, e offersono il fanciullo a Eli.25 Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli
26 E disse Anna: io ti priego, signore mio; vive il Signore, e vive l' anima tua; signore, io sono quella femina, la quale stette quiritta dinanzi da te facendo orazione (per questo fanciullo).26 e Anna disse: "Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore.
27 Io feci l'orazione per questo fanciullo; e il Signore mi diede la petizione, la quale io gli domandai.27 Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto.
28 E imperò io l' hoe dato a Dio, tutto il tempo che sarae dato al Signore. E adorarono ivi al Signore; e ord Anna, e disse:28 Perciò anch'io lo dò in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore". E si prostrarono là davanti al Signore.