SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 6


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1 E fatto è uno giorno del sabbato, passando egli per biade, gli suoi discepoli cavavano le spiche; e fricandole con le mani, manucavano.1 - Un giorno di sabato, detto secondo-primo, egli attraversava dei campi di grano e i suoi discepoli coglievan spighe e, stropicciandole con le mani, ne mangiavano.
2 Onde alcuni de' Farisei dicevanli: il perchè facete quel che non è lecito nelli giorni del sabbato?2 Allora alcuni Farisei chiesero: «Perchè fate quello che non è lecito fare in giorno di sabato?».
3 E rispondendo Iesù a loro, disse: etiam non avete leggiuto quel che fece David, avendo egli fame, ed etiam coloro ch' erano con lni?3 Gesù rispose loro: «Non avete dunque mai letto neppure quello che fece David, quand'egli e quei che l'accompagnavano ebbero fame?
4 Come entrò nella casa di Dio, e tolse del pane della proposizione, e mangiò, e dettene a quelli ch' erano con lui; alli quali non era lecito a manucare, salvo a' soli sacerdoti?4 Come egli entrò nella casa di Dio e prese i pani della Proposizione e ne mangiò e ne diede anche a coloro ch'erano con lui, mentre ai soli sacerdoti è lecito mangiarne?».
5 E a loro diceva, come il Figliuolo dell' uomo egli è etiam signore del sabbato5 E soggiungeva loro: «Il Figliuol dell'uomo è padrone anche del sabato».
6 E fatto fu nell' altro sabbato, ch' entrò nella sinagoga, e insegnava. E quivi era uno uomo, la cui mano dritta era secca.6 Un altro sabato entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Vi si trovava un uomo che aveva la mano destra inaridita.
7 Eli Scribi e li Farisei ponevano mente, se egli sanasse nel sabbato, acciò trovassero la cagione ad accusarlo.7 Gli Scribi e i Farisei gli tenevan gli occhi addosso per vedere se egli facesse delle guarigioni in giorno di sabato, e così avere un pretesto per accusarlo.
8 Ma egli sapeva loro pensieri; e disse all' uomo che avea la man secca: lèvati, e sta nel mezzo. Ed egli levato sì stette.8 Ma egli, che conosceva i loro pensieri disse all'uomo dalla mano secca: «Alzati su e vieni qua in mezzo!». E colui, alzatosi, si tenne ritto.
9 Onde Iesù disse a loro: addimandovi, s' egli è lecito nel sabbato a fare bene, ovvero male, a fare salva la sua anima, ovvero a ucciderla?9 Gesù disse loro: «Io vi domando: - In giorno di sabato è lecito far del bene o del male, salvar la vita a una persona o ucciderla? -».
10 E guardando tutti dintorno, disse all' uomo: istendi la tua mano. Ed egli la istese, e fu restituita la sua mano alla sanità.10 Data un'occhiata in giro su tutti loro, disse all'uomo: «Stendi la mano». Quegli la stese e la sua mano divenne sana.
11 Ma quelli furono empiuti di insipienza; e parlavano insieme quello che potessero fare a Iesù.11 Ma essi, ripieni di pazzia, complottavano tra loro su ciò che potessero fare a Gesù.
12 E fatto è in quelli giorni, ch' egli uscitte a orare nel monte; ed egli dispensò tutta la notte in orazione.12 In quei giorni andò sul monte a pregare, e vi passò la notte pregando Iddio.
13 Ed essendo fatto il giorno, chiamò li suoi discepoli, e di essi eleggette dodici, li quali etiam nominò apostoli;13 All'alba, chiamò i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli, cioè:
14 (li quali furono questi): Simone nominato Pietro, e Andrea suo fratello, Iacobo e Ioanne, Filippo e Bartolomeo,14 Simone, a cui mise anche nome Pietro, e Andrea fratello di lui, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo,
15 e Matteo e Tomaso, Iacobo figliuolo di Alfeo, e Simone che si chiama Zelote,15 Matteo e Tommaso, Giacomo figlio d'Alfeo e Simone detto Zelote,
16 e Iuda di Iacobo, e Iuda Scariote, il quale fu traditore.16 Giuda fratello di Giacomo e Giuda Iscariote, che fu poi traditore.
17 E discendendo con quelli, ristette in uno luogo campestre con la turba e con gli suoi discepoli, e molte grande turba del popolo di Iudea e di Ierusalem e di molte parti, i quali passorono il mare di Tiro e di Sidone;17 E sceso con loro, si fermò in una pianura, con gran folla de' suoi discepoli e gran quantità di popolo,
18 li quali erano venuti per udir Iesù, e per esser sanati di loro infermità. E quelli, ch' erano vessati dalli demonii, erano da lui curati.18 i quali erano venuti da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e Sidone, per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro infermità. E quelli ch'eran tormentati da spiriti immondi, ne erano guariti.
19 E tutta la turba cercava di toccarlo; imperò che virtù usciva di lui, che sanava tutti.19 E tutto il popolo cercava di toccarlo, perchè usciva da lui una forza che guariva tutti.
20 Ed egli levando gli occhi inverso gli discepoli suoi, disse: beati gli poveri (di spirito), imperò ch' egli è loro il regno del cielo.20 Allora alzati gli occhi verso i suoi discepoli, egli disse: «Beati voi, o poveri, perchè il regno di Dio è vostro!
21 Beati quelli che piangono ora, imperò che si rallegreranno. Beati coloro che hanno fame, imperò che saranno saturati.21 Beati voi che ora avete fame, perchè sarete saziati! Beati voi che ora piangete, perchè riderete!
22 Beati sarete, quando gli uomini vi aranno in odio, e separerannovi e vergognarannovi e cacciarannovi e disprezzeranno li nomi vostri, sì come rei (e cattivi), per lo Figliuolo dell' uomo.22 Sarete beati, quando gli uomini vi odieranno e vi bandiranno dalla loro compagnia, e vi caricheranno di obbrobrio e ripudieranno come abominevole il vostro nome, per causa del Figliuol dell'uomo.
23 Godete in quel giorno, e rallegratevi; imperò che la vostra mercede è copiosa in cielo; imperò che loro padri facevano alli profeti secondo queste cose.23 Rallegratevi in quel giorno e tripudiate, perchè il vostro premio sarà grande nei cieli; così facevano i padri loro ai profeti.
24 Nientedimeno, guai a voi, ricchi, li quali avete la vostra consolazione.24 Ma guai a voi, o ricchi, perchè avete già la vostra consolazione!
25 Guai a voi che viete satolli, imperò che sarete affamati! Guai a voi che al presente ridete, imperò che lacrimarete e piagnerete!25 Guai a voi, che siete satolli, perchè patirete la fame! A voi, che ora ridete, perchè piangerete e gemerete!
26 Guai a voi, quando tutti li uomini diranno bene di voi! Imperò che i loro padri facevano alli [falsi] profeti secondo tutte queste cose.26 Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perchè i padri di costoro facevano così coi falsi profeti.
27 Ma a voi che udite dico: amate li vostri inimici, ben fate a coloro che vi hanno avuto in odio.27 Ma a voi, che ascoltate, io dico: - Amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano.
28 Benedicete alli vostri maldicenti; orate per coloro che vi calunniano.28 Benedite coloro che vi maledicono e pregate per i vostri calunniatori.
29 E cui ti percote nella guancia, porgili l'altra; e a colui che ti tolle il mantello, non li voler vietare etiam la vestimenta.29 Se uno ti percuote su una guancia, e tu porgigli anche l'altra; e se uno ti toglie il mantello, e tu non impedirgli di prenderti anche la tunica.
30 Ma a ognuno che ti dimanda, donali; e cui ti tolle quel ch' è tuo, non ripetere.30 Dà a chiunque ti chiede, e se qualcuno ti toglie il tuo, non ridomandarglielo.
31 A modo che volete che gli uomini a voi facciano, similmente fate a loro.31 Ciò che voi volete che gli uomini facciano a voi, fatelo voi pure a loro.
32 E se voi amate coloro che vi amano, a voi che grazia è? onde etiam li peccatori amano coloro che amano loro.32 Se voi amate coloro che vi amano, qual merito ne avete? Anche i peccatori amano coloro che li amano.
33 E se voi farete bene a quelli che vi fanno bene, che grazia sarà a voi? onde certo etiam li peccatori fanno questo.33 E se fate del bene a coloro che lo fanno a voi, qual merito ne avete? I peccatori fanno altrettanto.
34 E se imprestate a quelli, da' quali sperate di ricevere, che grazia egli è a voi? onde e li peccatori imprestano alli peccatori, perchè ricevano le cose eguali.34 E se prestate denaro a coloro, dai quali sperate di ricavarne, qual merito ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per ricevere altrettanto.
35 Ma dicovi: amate li vostri inimici, fate bene, e imprestate, non sperando conseguire alcuna cosa; e molta sarà la vostra mercede, e voi sarete figliuoli dell' Altissimo; imperò ch' egli è benigno sopra li ingrati e mali uomini.35 Ma voi amate i vostri nemici; fate del bene e date in prestito senza speranza di ricambio; e grande sarà la vostra ricompensa e voi sarete i figli dell'Altissimo, ch'è buono pure verso gl'ingrati, e i cattivi.
36 Siate adunque misericordiosi, a modo che il vostro padre è misericordioso.36 Siate dunque misericordiosi, com'è misericordioso il Padre vostro.
37 Non vogliate giudicare, e non sarete giudicati; non vogliate condannare, e non sarete condannati; perdonate, e saravvi perdonato.37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato.
38 Date, e a voi sarà dato; loro daranno nel vostro seno la misura buona ed empiuta, e bene fondata e soprabbondante; ma con quella medesima. misura con la quale misurate, a voi sarà misurato.38 Date e vi sarà dato; vi sarà versata in grembo una misura buona, pigiata, scossa e straboccante, perchè con la medesima misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi -».
39 E a loro diceva la similitudine: or può il cieco guidar l' altro cieco? or ambidue non caderanno nella fossa?39 Poi disse loro questa parabola: «Può mai un cieco guidare un altro cieco? Non cascheranno tutt'e due nel fosso?
40 E non v'è alcuno discepolo sopra il maestro; certo ogni uomo sarà perfetto, se egli è come il maestro suo.40 Il discepolo non è da più del maestro ma ogni discepolo sarà perfetto quando sia come il suo maestro.
41 E tu il perchè vedi la festuca nell'occhio del tuo fratello, ma non consideri lo trabe ch' è nel tuo occhio?41 Perchè poi guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non badi alla trave che hai nel tuo?
42 Ovvero come puoi dicere al tuo fratello : fratello, lascia ch' io cavi la festuca del tuo occhio; e tu stesso non vedi lo trabe nell' occhio tuo? O ipocrita, leva prima lo trabe dall' occhie tuo, e allora vederai a togliere via la festuca dall' occhio del tuo fratello.42 Come puoi dire a tuo fratello: - Lascia, fratello, ch'io ti cavi la pagliuzza che hai nell'occhio -; mentre tu stesso non vedi la trave che sta nell'occhio tuo? Ipocrita, leva prima la trave dal tuo occhio, e allora ci vedrai bene per cavare la pagliuzza, che è nell'occhio di tuo fratello.
43 Certo quel non è buono arboro, che fa mali frutti; e non è arboro malo, che facci buoni frutti.43 Non è infatti albero buono quello che dà frutti cattivi, nè vi è albero cattivo che dia frutti buoni;
44 Egli è conosciuto ogni arboro per il frutto suo. Certo non ricogliono li fichi dalli spini; e non vendemmiano l'uva dalla rovere.44 ciascun albero si conosce perciò dal suo frutto e così non si raccolgono fichi dalle spine, nè si vendemmia uva dal pruno.
45 Il buono uomo proferisce il bene dal buono tesauro del suo cuore; e il mal uomo proferisce il male dal malo tesauro. Imperò che per l' abbondanza del cuore parla la bocca.45 L'uomo buono cava fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore e il cattivo cava fuori il male dal suo cattivo tesoro poichè la bocca parla dall'abbondanza del cuore.
46 Ma il perchè mi chiamate: Signore, Signore, e non fate quel ch' io vi dico?46 Perchè mi chiamate: - Signore, Signore, - mentre non fate ciò che vi dico?
47 Io vi mostrerò a cui sia simile ogni uomo, che a me viene, e ode li parlari miei, e opera quelli.47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi somiglia.
48 Egli è simile all' uomo edificante la casa, il quale cavò in profondo, e pose il fondamento sopra la pietra; ma fatto il crescere d'acqua, con impeto corse (e alzossi) il fiume (correndo) a quella casa, e non la possette movere; imperò che lei era fondata. sopra la (ferma) pietra.48 Somiglia a un uomo, il quale, fabbricando una casa, ha scavato molto profondo e ha gettato le fondamenta sulla roccia. Venuta l'inondazione, il torrente ha urtato contro la casa, ma non l'ha potuta scrollare, perchè era piantata sulla roccia.
49 Ma cui ode, e non fa, egli è simile all' uomo edificante la sua casa sopra la terra senza fondamento; nella qual corse impetuosamente il fiume, e incontanente quella cascò; e fu fatta una grande ruina nella casa di colui.49 Invece chi ascolta la mia parola e non la mette in pratica, somiglia a un uomo, che ha fabbricato la sua casa sul suolo senza fondamenta; è venuto il torrente a urtare contro di essa, e subito è crollata; e grande fu la rovina di quella casa».