SCRUTATIO

Martedi, 17 giugno 2025 - San Marciano ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 14


BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 E fatto è che in uno sabbato, entrando Iesù in casa di uno principe de' Farisei a mangiare il pane, coloro ch' erano quivi ponevano mente a quello che Iesù faceva.1 - In giorno di sabato entrò in casa di uno dei capi dei Farisei per prendere cibo, e mentre questi gli tenevan gli occhi addosso
2 Ed ecco, uno uomo idropico gli venne dinanzi.2 venne a porglisi innanzi un uomo idropico.
3 E Iesù rispose (alli loro iniqui pensieri e) alli savii della legge e Farisei: è lecito a curare il sabbato?3 Gesù prese a dire ai dottori della legge e ai Farisei: «È lecito o no guarire alcuno in giorno di sabato?».
4 Ed egli tacettero. E allora egli prese l' idropico, e sanollo, e lasciollo andare.4 Ma quelli stavan zitti. Allora egli, preso colui per la mano, lo guarì e lo congedò.
5 E poi rispose a coloro, e disse: qual è di voi, che avesse uno asino o uno bove, e cadesse in una fossa, ch' egli non cavasse fuora incontinente nel giorno del sabbato?5 Poi soggiunse: «Chi di voi, se di sabato gli cade l'asino o il bue nel fosso, non lo tira fuori subito?».
6 Ed egli non gli poterono rispondere.6 Ed essi non gli potevano opporre nulla.
7 Allora disse Iesù questa parabola a coloro ch' erano invitati, riguardando a coloro che vogliono pigliare gli primi luoghi delle mense, e diceva a loro:7 Notando poi che gl'invitati sceglievano i primi posti, raccontò loro questa parabola:
8 Quando sarai invitato alle nozze, non ti ponere ne' primi luoghi; chè se fosse invitato uno che fosse da più onore di te e migliore,8 «Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perchè non accada che tra gl'invitati vi sia un uomo più ragguardevole di te,
9 venendo egli, non ti sia poi detto da quelli che hanno invitato te e lui: dà questo luogo a costui; e tu con tua vergogna vadi poi a stare nel luogo infimo.9 e chi ha invitato te e lui venga a dirti: - Cedigli il posto -; e allora tu debba con vergogna cominciare a metterti all'ultimo posto.
10 E imperò, quando tu sei invitato, va e siedi nell' ultimo luogo (di sotto); sì che, venendo colui che ti ha invitato, ti dica: amico, va e sta di sopra. E allora ti sarà gloria dinanzi a tutti gli uomini invitati.10 Ma quando sarai invitato, vai a metterti all'ultimo posto, affinchè venendo colui che ti ha invitato, possa dirti: - Amico, vieni più in su. - E allora ne avrai onore presso tutti i commensali.
11 Imperò che qualunque si esalta, sarà umiliato; e qualunque si umilia, sarà esaltato.11 Perchè chiunque si inalza sarà abbassato e chiunque s'abbassa sarà inalzato».
12 E diceva a cui l'avea invitato: quando tu fai desinare, ovvero cena, non volere chiamare l'amico tuo ovvero fratello ovvero cognato, nè etiam gli vicini ricchi, acciò forse loro non ti reinvitino e a te sia retribuito.12 Poi disse a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici o i tuoi fratelli, nè i tuoi parenti, nè i vicini ricchi, perchè non avvenga che anch'essi t'invitino e ti sia reso il contraccambio.
13 Ma quando fai il convito, chiama li poveri e gli deboli, li zoppi e gli ciechi.13 Ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi e ciechi;
14 E sarai beato, conciosia che loro non hanno da retribuirti; ma saratti retribuito nella resurrezione de' giusti.14 e sarai fortunato che non abbian modo di contraccambiarti, perchè il contraccambio ti sarà dato certamente alla resurrezione dei giusti».
15 E udendolo uno di quelli che sedevano insieme a mensa nel convito, dissegli: beato quel che manuca il pane nel regno di Dio.15 Uno dei commensali, sentito questo discorso, esclamò: «Beato chi avrà parte al banchetto nel regno di Dio».
16 Ed egli disse a quello: fu uno uomo che fece una cena, e invitò molta gente.16 Gesù gli rispose: «Un uomo fece una gran cena e invitò molti.
17 E all' ora della cena mandò il servò suo per coloro ch' erano invitati, che venissero, imperò che ogni cosa era apparecchiata.17 All'ora della cena mandò il suo servo a dire ai convitati: - Venite, tutto è all'ordine. -
18 E tutti quelli invitati si incominciarono a scusarsi. El primo disse: io ho comperato una possessione, e io ho bisogno andare; imperò pregoti che tu mi abbi escusato.18 Ma tutti presero a scusarsi. Il primo gli disse: - Ho comprato un podere e bisogna che vada a vederlo; abbimi, ti prego, per iscusato. -
19 E l'altro disse: io ho comprato cinque para di buoi; voglio andare a provargli; pregoti che mi abbi per iscusato.19 E un altro disse: - Ho comperato cinque paia di buoi e vado a provarli; abbimi, ti prego, per iscusato. -
20 E l'altro disse: io ho menato mogliere, e imperò non posso venire.20 Un altro ancora disse: - Ho preso moglie e quindi non posso venire. -
21 E il servo tornò, e disse queste risposte al signore suo. Allora il padre della famiglia adirossi, e disse al servo suo; va tosto in piazza e (cerca) per tutti gli borghi della città, e mena teco tutti quanti e poveri e ciechi, zoppi e deboli.21 Tornato, il servo riferì queste cose al padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: - Presto, va' per le piazze e per le contrade della città e conduci qua i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi. -
22 E il servo disse: fatto sarà quello che hai comandato. E fatto che fu, disse il servo al signore suo signore, anche vi avanza luoghi (che sono vòti).22 Poi il servo disse: - Signore, è stato fatto come hai ordinato, e ancora c'è del posto. -
23 E il signore suo disse: va per le vie e per le piazze, (e tanto che meni) eziandio sforzandogli, sì che la casa si empia.23 Il padrone ordinò al servo: - Va' per le strade e lungo le siepi e costringi la gente a entrare, affinchè la mia casa si riempia.
24 E in verità vi dico, che niuno degli uomini ch' erano invitati, non gustaranno della mia cena.24 Perchè io vi dico che nessuno di coloro ch'erano stati invitati, assaggerà la mia cena -».
25 Andavano adunque molte genti con quello; e tornato disse a quelli:25 Siccome una gran folla camminava con lui, egli si voltò e disse loro:
26 Se alcuno viene a me, e non odia il padre e la madre sua, mogliere e figliuoli, fratelli e sorelle e anche l'anima sua, non può essere mio discepolo.26 «Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle e perfino la sua vita, non può essere mio discepolo.
27 E chi non toglie la croce sua e sèguita me, non è di me degno.27 E chi non porta la sua croce e non mi segue, non può essere mio discepolo.
28 E qual è di voi, che volesse edificare una torre, che in prima non pensasse e facesse ragione dell' opere che vi son bisogno, e se egli ha da poterla compire,28 Infatti chi di voi, volendo inalzare una torre, dapprima non si siede a calcolare la spesa per vedere se ha da poterla finire?
29 acciò che, poscia che avesse principiato il fondamento, e non la potesse compire, chiunque la vedesse incominciata, ed egli non seguisse, schernirebbelo,29 Perchè non avvenga che, gettate le fondamenta, nè potendo terminarla, tutti quelli che stanno a vedere comincino a burlarsi di lui,
30 dicendo questo uomo incominciò a edificare, e non ha potuto compire?30 dicendo: - Costui ha cominciato a fabbricare e non ha potuto finire. -
31 Ovvero qual è quello re che abbia a combattere con uno altro re, e non si debba egli inanzi molto bene avvisare (e antivedere), se egli può con diecimilia farsi in contra a colui che n'ha ventimilia, che viene contra lui?31 Oppure qual è quel re, che partendo per muovere guerra a un altro re, non si raccolga prima a esaminare se possa con diecimila uomini affrontare l'altro che gli vien contro con ventimila?
32 Certo, essendo quelli ancora da lungi, mandaragli li ambasciatori, (invitandolo e) pregandolo di pace.32 Altrimenti quando l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasciata a chiedere di trattar la pace.
33 Così ciascuno di voi, il quale non renunzia a tutte quelle cose che possiede, non può essere mio discepolo.33 Così, chiunque di voi non rinunzia a tutto quanto possiede, non può essere mio discepolo.
34 Egli è buono il sale; ma se etiam squagliarassi il sale, in che si salerà?34 Certo, il sale è buono; ma se il sale diventa scipito, con che gli si darà sapore?
35 Egli non è utile in terra, e ne' luoghi immondi; ma gitterassi fuori. Chi ha orecchie da udire, oda.35 Non è buono nè per la terra, nè per il concime e lo si butta via. Chi ha orecchi da udire, oda».