SCRUTATIO

Venerdi, 1 agosto 2025 - Sant'Alfonso Maria de' Liguori ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 7


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 E congregoronsi a lui li Farisei, e alcuni de' Scribi, che venivano da Ierusalem.1 Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
2 E vedendo loro alcuni de' suoi discepoli mangiare il pane senza lavarsi le mani, gli vituperorono.2 Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate
3 Imperò che gli Farisei, e tutti gli Iudei, non mangiano se frequentemente non si lavano, tenenti l'ordinazione degli antiqui.3 – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi
4 E venuti (dal mercato ovvero) dalla piazza, se non si battezzano prima, non mangiano; e molte altre cose sono a loro date a osservare, li battesimi de' vasi e de' calici e de' letti.4 e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –,
5 E li Farisei e Scribi addimandavanlo: perchè non vanno li tuoi discepoli secondo l'ordine antiquo, ma manducano il pane senza lavarsi le mani?5 quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
6 Ed egli respondendogli disse: bene profetò Isaia di voi, ipocriti, come è scritto: questo popolo mi onera con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.6 Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
7 E invano mi adorano, insegnanti le dottrine e comandamenti degli uomini.7 Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8 Imperò che lasciando il comandamento di Dio, tenete le ordinazioni degli uomini, li battesimi delli vasi e delli calici; e simili a queste voi fate molte cose.8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
9 Ed egli diceva: bene avete fatto vano il comandamento di Dio, per osservare la vostra ordinazione.9 E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione.
10 Onde Moisè disse: onora tuo padre e la madre tua; e chi maledicerà il padre o la madre, sarà morto.10 Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte.
11 E voi dicete: se dirà l'uomo al padre ovvero alla madre: CORBAN, che è a dire il dono, qualunque sia a te, per me ti giovarà.11 Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”,
12 E non lasciate più fare al padre suo, ovvero alla madre sua, alcuna cosa,12 non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre.
13 rompendo il verbo di Dio per la vostra ordinazione, che avete data; e molte simili tali cose facete.13 Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
14 E chiamata un' altra volta la turba, dicevali: udite me tutti, e intendete.14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!
15 Nulla cosa è fuora dell' uomo, entrante in esso, che possa maculare; ma quelle cose che vengono dell' uomo, sono quelle che maculano l'uomo.15 Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
16 Se è alcuno che abbia orecchie da udire, oda.16
17 Ed essendo entrato in casa, partito dalla turba, domandorlo li discepoli la parabola.17 Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola.
18 Ed egli sì gli disse: così etiam voi siete imprudenti? non intendete, come tutto quel ch' è di fuori, entrando nell' uomo, non può maculare;18 E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro,
19 imperò che non entra nel suo cuore, ma va nel ventre, ed esce fuori, purgante tutti li cibi nel secesso?19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
20 E diceva, come quelle cose ch' escono fuori dell' uomo, quelle màculano l'uomo.20 E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.
21 Onde dalla parte dentro del cuore delli uomini escono li mali pensieri, (che sone) adulterii, fornicazioni, omicidii,21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi,
22 furti, avarizie, iniquità, inganno, impudicizie, occhio iniquo, blasfemia, snperbia, stultizia.22 adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
23 Tutti questi mali vengono dalla parte dentro, e maculano l'uomo.23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
24 E quindi partendosi, andò nelle parti de' confini di Tiro e Sidone; ed entrato che fu in casa, non volea che alcuno il sapesse, e non possette celarsi.24 Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
25 E incontinente una femina, Gentile di Sirofenissa, intendendo di lui, e avendo una figliuola la quale avea il spirito immondo, entrò da esso, e inginocchiandosi innanzi alli piedi suoi,25 Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi.
26 pregava quello, che Scacciasse le demonia dalla figliuola sua.26 Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.
27 Il quale gli rispose: lascia prima satollare i figliuoli; già non è buono tòrre il pane dalli figliuoli, e gittarlo alli cani.27 Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
28 E quella rispondendo disse a lui: gli è vero, Signore; ma anche li cagnoli sotto la tavola (degli suoi messeri) mangiano delli minuzzoli delli putti.28 Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli».
29 E disse a quella: per questo tuo parlare vattene; il demonio è uscito dalla tua figliuola.29 Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
30 E come ella fu ritornata a casa, trovò la figliuola sopra il letto giacere, e il demonio esser partito.30 Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
31 E uscendo Iesù delle confine di Tiro, venne per Sidone al mare di Galilea in mezzo della contrada de' Decapoleos.31 Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
32 E fugli menato uno ch' era sordo e muto; e (quelli che il menorono) pregorono Iesù, che gli ponesse le mani addosso.32 Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.
33 E Iesù preselo e trasselo da parte fuori della turba; e puosegli il suo dito nella orecchia, e sputo'li in su la lingua.33 Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
34 E riguardò in cielo, e mostrogli compassione, e dissegli: EFFETA, che vuole dire aprire.34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!».
35 E incontanente furongli aperte le orecchie, e la lingua gli sciolse, e parlava dirittamente.35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
36 E Iesù comandò a loro, che non dicessero a persona; ma quanto più il comandava loro, più il (dicevano e) predicavano.36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano
37 E molto più meravigliavansi, e dicevano: ogni cosa ha ben fatto; li sordi ha fatto udire, e li muti parlare.37 e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».